mercoledì 7 novembre 2012

Itinerari di Castiglia, sulle tracce di Isabella e Fernando d'Aragona

Prosegue la marcia trionfale di Isabel, la serie che TVE ha dedicato all'adolescenza della regina Isabella di Castiglia, fino all'ascesa al trono. Ieri, la puntata del suo matrimonio con Fernando d'Aragona ha sbaragliato al concorrenza e ha raggiunto il 20% di share. Il successo della serie sta spingendo TVE a chiedere alla Diagonal, la casa di produzione, la seconda serie rimandata per la crisi economica; lo dicono da qualche giorno i media e lo ha scritto ieri su Twitter, esultante, Michelle Jenner, l'attrice protagonista. Ma l'interesse che la regina castigliana sta suscitando nei telespettatori tracima i confini televisivi e sta spingendo a riscoprire la Castiglia.
Sono tempi strani, in cui la Spagna deve ridisegnare la propria struttura di Stato, se vuole mantenere nei propri confini gli storici nazionalismi catalano e basco, e in cui sta riscoprendo una regione, altrettanto storica, la Castiglia, che è lo scheletro dello Stato attuale e sul quale l'intera storia spagnola si è costruita.
Sulle tracce di Isabel in Castiglia, si diceva. Può essere un itinerario turistico affascinante, che copre l'intera regione, perché la regina fu una viaggiatrice instancabile, per guerre e doveri istituzionali, e che spinge a scoprire la storia da un punto di vista diverso. Finalmente quello di una donna, della donna che ha cambiato la storia di Spagna e delle Americhe.
Si inizia in provincia di Ávila, a Madrigal de las Altas Torres, dove Isabella di Castiglia è nata, il 22 aprile 1451, nel Palazzo di suo padre, il re Juan II, trasformato poi nel Monastero di Nuestra Señora de Gracia e adesso con alcuni spazi dedicati al Museo Casa Natal de Isabel la Católica. Da visitare la Scala Reale, la sala di Cortes, il chiostro, la Cappella Reale, il Salone degli ambasciatori e l'alcova della Regina: alcuni di questi ambienti conservano architetture mudéjar del XV secolo e varie opere d'arte dell'epoca, compreso un ritratto di Isabella e Fernando.
Isabella e suo fratello Alfonso hanno trascorso la loro infanzia ad Arévalo, ancora in provincia di Ávila; nei ricordi della regina gli anni di Arévalo sono stati una sorta di paradiso perduto, rimpianti sempre con nostalgia e dolcezza (ma come le ricordava ieri, nella serie televisiva, una delle dame a lei fedeli "anche ad Arévalo succedevano cose cattive, che si nascondevano ai bambini"). E questi dolci ricordi infantili hanno avuto un grande peso durante la guerra civile che, alla morte di Enrique IV, oppose Isabella e Fernando a Juana la Beltraneja, figlia di Enrique: il Duca di Arévalo, don Álvaro de Zúñiga, si dichiarò fedele a Juana e solo quando fu chiara la vittoria dei Re Cattolici, suo figlio chiese perdono ai sovrani, rinunciò al governo della città, che entrò nei possedimenti della Corona, con preciso ordine della regina, affinché non fosse "appartata né tolta alla Corona reale, per nessuna causa". Dell'epoca di Isabella, Arévalo conserva il castello costruito da Álvaro de Zúñiga, che può essere visitato nei finesettimana, e numerose chiese mudéjar.
A Guisando, di nuovo in provincia di Ávila, Isabella e il suo fratellastro, il re Enrique IV, hanno firmato il cosiddetto Pacto de Guisando, con cui il sovrano riconosceva la sorellastra come Principessa delle Asturie ed erede dei regni di Castiglia e di León, appartando dalla successione la figlia Juana, la cui legittimità era messa in dubbio dai nobili castigliani. Qui, a Guisando, la principale attrazione sono un gruppo di sculture megalitiche, grandi tori di epoca pre-romana, che dimostrano come l'ossessione della Spagna per questi animali non sia cosa recente.
A Valladolid, il 19 ottobre 1469, Isabella ha sposato il principe Fernando d'Aragona, già re di Sicilia, arrivato in Castiglia con un viaggio avventuroso per sfuggire alle spie di Enrique IV.  La firma dell'accordo di matrimonio è avvenuta nella Sala Rica del Palacio de los Vivero, dal 1996 Archivio Storico Provinciale.
Dopo il matrimonio, Isabella ha viaggiato in tutte le principali città del suo regno. Ad Alcalá de Henares, alle porte di Madrid, ha dato probabilmente alla luce la figlia Caterina, sposata da Enrico VIII d'Inghilterra (e poi ripudiata, per sposare Anna Bolena); di sicuro qui, probabilmente nel Palazzo dell'Arcivescovado, ha incontrato per la prima volta Cristoforo Colombo, nel 1485. A Dueñas, in provincia di Palencia, ha dato alla luce la figlia Isabel, nel sontuoso Palazzo dei Conti di Buendía, oggi quasi in rovina, nonostante sia Monumento Storico Artistico. A Segovia Isabella ha trascorso molto tempo sin dalla gioventù, quando era semi prigioniera del fratellastro Enrique IV; la sua residenza di riferimento è stata prima il Palazzo Reale di San Martin, oggi praticamente sparito, e l'Alcázar poi, che conserva numerose testimonianze dell'epoca dei Reyes Católicos. Segovia entra nella storia di Isabel soprattutto perché è qui, nella Chiesa di San Miguel, che il 13 dicembre 1474, è stata proclamata regina di Castiglia.
Toledo doveva essere la città del suo Mausoleo, nel Monastero di San Juan de los Reyes,oggi una delle più importanti testimonianze dell'architettura e dell'arte dell'epoca, ma la regina castigliana è morta il 26 novembre 1504,  causa di un cancro all'utero, a Medina del Campo, in provincia di Valladolid, nel Palacio Real Testamentario, così chiamato perché qui visse gli ultimi mesi e qui firmò il suo testamento. Il Palazzo è visitabile e offre un interessante itinerario attraverso la vita di Isabel.
Curiosamente, la più castigliana delle regine di Spagna, non è sepolta nell'amata Castiglia, ma a Granada, la fatale città da cui diede l'assenso alla spedizione di Cristoforo Colombo in cerca delle Indie e da cui cacciò i Mori, completando la Reconquista cristiana della penisola. Accanto a lei, è sepolto Fernando d'Aragona, traditore e fedifrago nell'alcova e leale e fedele come pochi sul trono, condividendo il suo stesso progetto politico. Con loro, nella monumentale sala della Cattedrale di Granada, ci sono anche Juana la Loca e Felipe el Hermoso, Giovanna la Pazza e Filippo il Bello, che succedettero a Isabella sul trono di Castiglia, avendo in Fernando un fiero rivale, e la cui storia è tra le più tragiche e suggestive di Spagna. La loro storia di scontri e amore ha ispirato numerosi film (non perdetevi Giovanna la Pazza di Vicente Aranda, con Pilar López de Ayala e Daniele Liotti). Ed è stato un loro figlio, Carlos V, a regnare sull'impero su cui non tramontava mai il sole. Ma questa è un'altra storia e un'altra Spagna.