mercoledì 21 febbraio 2007

Sensuale e femminile, la donna flamenca veste così (e scopre Vicky Martin Berrocal)

Flamenca
Noi siamo abituati a considerare il traje de flamenca come il vestito tipico delle andaluse, con la coda, i volants, i colori vivaci e i pois. Non è così semplice. In realtà il traje de flamenca, che nell'aspetto che vediamo oggi fu codificato poco più di un secolo fa, è in perenne evoluzione. Cambiano i tessuti, le scollature, i colori; si attualizzano le linee, i modelli, gli accessori. Per esempio in questi anni di vita bassa e ombelico a vista si è affermato un traje de flamenca in tre pezzi, con la camicetta annodata appena sotto il seno. Da qualche anno a Siviglia si organizza la Settimana della Moda Flamenca in cui si registrano le ultime tendenze e le ultime proposte. Lo scorso fine settimana sono stati presentati ben 1000 vestiti suddivisi in 32 sfilate, tra il pubblico famose cantaoras e bailaoras, campioni dello sport e famosi senza ragione. Insomma, la Settimana della Moda Flamenca è un vero e proprio evento. 
Del resto il flamenco in Andalusia non è un prodotto per turisti, ma è davvero parte della cultura popolare. I giovani artisti locali, che spesso e volentieri diventano divi nazionali (l'Andalusia sta alla Spagna come Napoli sta all'Italia), si ispirano spesso al flamenco e lo mescolano con i ritmi pop, con l'hip hop, con la techno, dando vita a fusion curiose, che rendono il flamenco attuale e immortale. Chiaro, poi ci sono anche i puristi. Nella danza lo "scontro" flamenco è tra Joaquin Cortés, che ama le mescole e si propone come un divo pop, e Farruquito, che è il guardiano della tradizione e del flamenco puro. Incredibile pensare che Joaquin ha superato da un pezzo i 30, mentre a Farruquito manca ancora un bel po' per arrivarci. 
Ma torniamo alla Settimana Flamenca di Siviglia. Quali sono le novità proposte per l'imminente stagione delle Ferias, in cui le andaluse indosseranno i loro trajes per apparire nel recinto, incontrare gli amici, ballare las sevillanas e divertirsi fino all'alba per una settimana intera? Quest'anno si portano trajes molto femminili e audaci, molte volte rimangono scoperte la schiena e le spalle, lo scollo a V, il preferito dagli stilisti, sottolinea la femminilità, mentre i volant, sin dalla coscia, tendono a slanciare la figura. 
La sfilata più attesa è stata quella di Vicky Martin Berrocal, tutta un'icona per la stampa rosa spagnola: è una delle ragazze più belle dell'Andalusia, divorziata da un torero molto amato, El Cordobés, adesso opinionista tv in uno degli innumerevoli programmi di gossip, si è inventata con successo e passione questo nuovo lavoro di stilista e da un paio di anni presenta la sua collezione di trajes de flamenca a Siviglia. Quest'anno ha proposto colori vivacissimi, tutta la gamma del verde, dal muschio allo smeraldo, viola, marroni, rossi, le scollature a V e vestiti attillatissimi che evidenziano le curve femminili e l'estrema sensualità del traje de flamenca. E' di Vicky anche il vestito più spettacolare della manifestazione, indossato dalla modella spagnola Laura Sanchez: un vestito attillato rosso con una magnifica coda di 500 rose di stoffa. 
Dopo Vicky la mia preferita di sempre, di ritorno dal successo alla Pasarela Cibeles. Juana Martin, nata come disegnatrice dei trajes de flamenca, ha proposto una collezione "urbana", molto colorata, realizzata con tessuti tinti e decorati a mano; Juana è la stilista che più di tutte ha rinnovato il traje de flamenca, è stata la prima a utilizzare il jeans, per sdrammatizzarlo, a inserire pizzi, broccato, tulle. Quest'anno punta sulle camicette, che propone annodate sotto la vita e con il collo rialzato. Le sue sono ragazze di tutti i giorni che anche nelle Ferias vogliono mantenere il loro stile informale e si trasformano in gitane senza perdere però il contatto con il XXI secolo e con la loro identità.