lunedì 19 novembre 2007

Il Patio dei Leoni dell'Alhambra sarà all'avanguardia climatica, dopo il restauro

Il Patio dei Leoni, il più famoso e fotografato complesso dell'Alhambra di Granada, sarà dotato, al termine dei restauri di cui è oggetto, di una stazione di monitoraggio su umidità, temperatura, condensazione e rischi sismici, che costituirà un sistema unico al mondo, dato che, come ha spiegato la direttrice del Patronato de la Alhambra y el Generalife, María del Mar Villafranca, "non c'è un altro esempio simile".  Lo studio del microclima del Patio ha permesso infatti di scoprire che la forte esposizione al sole di una parte del complesso, i bruschi cambi di temperatura che caratterizzano la primavera e l'autunno e, soprattutto, la condensazione, sono le cause principali del suo degrado. Di qui la necessità di tenere sotto controllo tutti i dati microclimatici per poter intervenire a tempo a salvaguardare il monumento.
Dopo sette secoli all'aperto, la Fontana e i suoi Leoni, attualmente in restauro nei laboratori dell'Alhambra, presentavano una crosta calcarea, microrganismi, alghe e fratture causate dalla filtrazione delle acque, che gelava nei tubi posti dalla zampa sinistra alla bocca dei dodici leoni. Il primo leone è già stato restaurato e si trova nel Museo dell'Alhambra, in attesa che le altre undici statue siano sottoposte allo stesso trattamento: radiografie e scansione laser prima della pulitura e del restauro. Proprio nella fase preliminare è stato scoperto che i dodici leoni che sorreggono la fontana non sono uguali: hanno un'espressione diversa, una differente disposizione della coda, un volume diverso del petto; persino il peso non è uguale, dato che oscilla tra i 250 e i 300 kg.
Una volta ricollocati nel Patio i dodici leoni conteranno su un nuovo circuito idraulico, che prevede la depurazione delle acque, in modo da minimizzare il più possibile gli effetti negativi del clima e dell'acqua. Mentre i leoni vengono restaurati nei laboratori, nel Patio gli specialisti lavorano alla pulitura della vasca.
Il Patio de los Leones è stato costruito da Mohamed V tra il XIII e il XIV secolo. E' di pianta rettangolare e circondato da una galleria sostenuta da 124 finissime colonne di marmo bianco con capitelli cubici e grandi abachi decorati con iscrizioni. Al centro dei lati più lunghi ci sono archi più grandi, che mettono in comunicazione con la Sala de los Abancerrajes e la Sala de Dos Hermanas, due degli spazi più eleganti dell'Alhambra, ricoperti da cupole semisferiche di legno finemente decorato. Al centro del cortile c'è la fontana di marmo bianco, sui cui bordi è stato scolpito un poema di Ibn Zamrak, sorretta dai dodici leoni attualmente in restauro. Tutto il complesso dà un'idea della raffinatezza e dell'armonia raggiunta dall'arte nazari ed è anche per questa eleganza della sua decorazione uno dei luoghi preferiti dai turisti dell'Alhambra.