domenica 9 ottobre 2011

Filantropo e milionario colombiano, è morto Julio Mario Santo Domingo

E' morto a New York, a 87 anni, l'uomo più ricco della Colombia, Julio Mario Santo Domingo. Anche se non è bello dirlo, molti in Europa lo conoscono soprattutto per essere il nonno di Tatiana Santo Domingo, la fidanzata di Andrea Casiraghi. In realtà il magnate colombiano era molto di più, una di queste figure affascinanti del capitalismo sudamericano, che riuniscono intraprendenza, curiosità, senso degli affari, le qualità migliori per diventare milionari, e anche complicità e amicizie politiche che non vengono mai male. In Colombia è arrivato a controllare le principali aziende che producono birra, una compagnia aerea, il quotidiano El Espectador, il gruppo Caracol, con una delle tv e delle radio più seguite del Paese. Insomma, si è trovato a capo di un gruppo economico, che fatturava il 5,2% del PIL colombiano e che spiega così il suo grande potere, accompagnato, riconoscono quelli che l'hanno conosciuto, da un singolare carisma e fascino personale. Ma non c'è stato solo questo: Santo Domingo, in una di queste mostre di contraddizione dei milionari potenti, è stato uno dei più grandi filantropi della Colombia. Tanto che in suo onore il presidente Juan Manuel Santos ha annunciato che si accelererà un programma avviato dalla Fundación Mario Santo Domingo per la costruzione di 200mila alloggi per le famiglie più disagiate.
Julio Mario Santo Domingo era nato a Panama, il 1° ottobre del 1924, ma era cresciuto a Baranquilla, che considerava la sua città e dove era entrato in contatto, giovanissimo, anche con il Grupo de Barranquilla, composto, tra gli altri, dal pittore Alejandro Obregón e dal Premio Nobel per la Letteratura Gabriel Garcia Marquez, suo amico ed estimatore (il comunista e il capitalista, legati da un'amicizia di lunga data e mai venuta meno nel nome della Colombia amata da lontano, non è male, come immagine). Di questa epoca di gioventù gli rimasero sempre le inquietudini culturali: fu un importante collezionista d'arte e, soprattutto, regalò a Bogotà il Centro Culturale Biblioteca Julio Mario Santo Domingo, finanziandone costruzione e attività.
Suo padre, Mario Santo Domingo, fu pioniere dell'aviazione commerciale colombiana e fondatore della Cervecería Águila, una delle più importanti produttrici di birra in Colombia. Da questo piccolo impero iniziale, don Julio, come era chiamato il magnate in Colombia, fondò uno dei più potenti gruppi economici sudamericani: negli anni '60 divenne il maggior socio di Bavaria, con la quale poi si fuse, per comprare poi, le altre aziende produttrici colombiane e arrivare a controllare quasi il 100% della produzione del Paese. La birra era il cuore dell'impero di Santo Domingo, con interessi anche a Panama, Ecuador e persino nelle imprese produttrici del Portogallo e della Spagna. Ma non c'era solo al birra, come si diceva.
Nel suo impero sono passate anche la compagnia aerea Avianca, Cine Colombia, il gruppo Caracol, il quotidiano El Espectador. E' lo stesso quotidiano che dà i numeri del Gruppo Santo Domingo: "Le sue operazioni industriali sono arrivate a rappresentare il 6,8% della produzione manifatturiera nazionale. Inoltre ha contribuito con il 7,8% al valore aggregato del settore manifatturiero".
I quotidiani colombiani, che raccontano vita e morte di Julio Mario Santo Domingo insistono, oltre che sulle sue attività industriali, soprattutto sulle sue inquietudini culturali e sul suo impegno filantropico. La Fundación Mario Santo Domingo offre microcredito ai giovani imprenditori senza risorse e ha costruito la Scuola d'Arte e Mestieri; uno dei gioielli della sua attività filantropica è il Centro Cultural Julio Mario Santo Domingo, costituito da due teatri, il Teatro Mayor e il Teatro Estudio, la Biblioteca Julio Mario Santo Domingo, una delle più importanti di Bogotà, sale espositive, ludoteca e sala infantile; è stato inaugurato il 27 maggio 2010 e sui suoi palcoscenici sono passati artisti come John Malkovich, Philip Glass, Dmitri Hvorostovsky o Itzhak Perlman e spettacoli di danza, teatro, musica, flamenco. "Contro i pronostici degli scettici, ha mantenuto il livello degli spettacoli e ha ottenuto un'assistenza massiccia, riempiendo le funzioni e dimostrando anche che la richiesta è anche maggiore" commenta il quotidiano di Bogotà El tiempo. Nel programma della Fondazione anche borse di studio per gli studenti senza risorse economiche, ma meritevoli, per studiare all'Universidad de los Andes, la più importante della Colombia.
La vita privata di don Julio parla di molte leggende e due matrimoni, uno con la brasiliana Edyala Braga, da cui ha avuto il figlio Julio Mario jr, il padre di Tatiana, morto nel 2009 a causa di un tumore; l'altro con Beatrice Dávila, da cui aveva avuto Andrés e Alejandro, quest'ultimo, adesso 34enne, è considerato il suo erede per affinità e senso degli affari. Dicono che la morte del primogenito abbia contribuito a minare la sua salute. La sua ultima apparizione pubblica, all'inizio di quest'anno, a un matrimonio, a Cartagena. Forbes ha stimato il suo patrimonio in 8,4 miliardi di dollari.