La torre della Gemasolar, l'edificio più alto dell'Andalusia, grazie ai suoi 140 metri, si intravede dall'autostrada Siviglia-Madrid, poco dopo aver lasciato Carmona. Gemasolar è un impianto solare pioniere in Spagna e tra i più all'avanguardia al mondo, capace di produrre energia elettrica anche in assenza di luce solare per 15 ore consecutive, dunque di notte e nelle giornate nuvolose. E' stato inaugurato nei giorni scorsi da re Juan Carlos e dal principe ereditario di Abu Dhabi Mohamed bin Zayed Al Nahyan, il Paese che ha finanziato in parte il progetto.
E' costituito da 2650 specchi piani, disposti in anelli concentrici intorno alla torre, fino a una distanza massima di 1 km. Ogni specchio ha una superficie di 120 mq e si muove ogni 20 secondi, per seguire nel modo più efficace il sole e le condizioni meteorologiche. Nella parte alta della torre centrale c'è un ricettore cilindrico che assorbe le radiazioni catturate dagli specchi e che arriva a temperature superiori ai 500°C; l'energia viene trasmessa a un composto di sale di nitrato che circola al suo interno, permettendo di immagazzinare e di produrre energia per 15 ore consecutive. In questo modo l'impianto è altamente efficiente, non solo per la capacità di produrre energia a prescindere dalle condizioni climatiche, ma anche per gestirla in funzione della domanda.
Gemasolar ha una potenza di 19,9 MW, è in grado di fornire 110 GWh all'anno e di assicurare l'energia elettrica a 27.500 famiglie. Ma, la cosa più importante di tutte, producendo energia da una fonte rinnovabile, riduce le emissioni di CO2 di oltre 30mila tonnellate all'anno, evitando alla Spagna di bruciare 89mila tonnellate di carbone all'anno o di importare 217mila barili di petrolio.
L'impianto sivigliano è costato 240 milioni di euro, 171 milioni provengono da varie istituzioni bancarie d'Europa, compresa la Banca Europea degli Investimenti, il resto è stato investito da Torresol Energy, alleanza tra l'impresa basca Sener, che ne controlla il 60%, e la compagnia Masdar, attiva nello sviluppo delle energie rinnovabili e proprietà di Abu Dhabi. Torresol sta costruendo altri impianti di questo tipo in provincia di Cadice, al termine dei quali fornirà energia elettrica da fonti rinnovabili a 120mila famiglie.
E' costituito da 2650 specchi piani, disposti in anelli concentrici intorno alla torre, fino a una distanza massima di 1 km. Ogni specchio ha una superficie di 120 mq e si muove ogni 20 secondi, per seguire nel modo più efficace il sole e le condizioni meteorologiche. Nella parte alta della torre centrale c'è un ricettore cilindrico che assorbe le radiazioni catturate dagli specchi e che arriva a temperature superiori ai 500°C; l'energia viene trasmessa a un composto di sale di nitrato che circola al suo interno, permettendo di immagazzinare e di produrre energia per 15 ore consecutive. In questo modo l'impianto è altamente efficiente, non solo per la capacità di produrre energia a prescindere dalle condizioni climatiche, ma anche per gestirla in funzione della domanda.
Gemasolar ha una potenza di 19,9 MW, è in grado di fornire 110 GWh all'anno e di assicurare l'energia elettrica a 27.500 famiglie. Ma, la cosa più importante di tutte, producendo energia da una fonte rinnovabile, riduce le emissioni di CO2 di oltre 30mila tonnellate all'anno, evitando alla Spagna di bruciare 89mila tonnellate di carbone all'anno o di importare 217mila barili di petrolio.
L'impianto sivigliano è costato 240 milioni di euro, 171 milioni provengono da varie istituzioni bancarie d'Europa, compresa la Banca Europea degli Investimenti, il resto è stato investito da Torresol Energy, alleanza tra l'impresa basca Sener, che ne controlla il 60%, e la compagnia Masdar, attiva nello sviluppo delle energie rinnovabili e proprietà di Abu Dhabi. Torresol sta costruendo altri impianti di questo tipo in provincia di Cadice, al termine dei quali fornirà energia elettrica da fonti rinnovabili a 120mila famiglie.
