martedì 27 luglio 2010

Libri da leggere lungo il Cammino di Santiago

Sono migliaia i pellegrini che in questi giorni d'estate percorrono il Camino de Santiago, per raggiungere Santiago de Compostela, in Galizia, e ottenere l'indulgenza dei propri peccati nell'Anno Santo di San Giacomo. Dicono che il Camino sia una delle cose da fare almeno una volta nella vita, si sia o meno credenti, perché il contatto con la natura, con il ritmo del tempo e con se stessi, su una delle vie millenarie su cui si è costruita l'identità europea, cambia la percezione delle cose. Dal Camino de Santiago nessuno torna uguale, ti dicono tutti quello che lo hanno percorso. E deve essere anche vero.
Forse anche per questo ha ispirato tanta letteratura. Un paio di giorni fa El Cultural, il supplemento di El Mundo che fa le veci dell'antica terza pagina, proponeva una lista di libri da leggere prima e durante il Camino. Alcuni dei libri citati sono usciti in italiano e possono essere una bella idea per chi passerà ore sotto l'ombrellone, gli altri sono per chi parla lo spagnolo. Ecco le recensioni di El Cultural.

Il pellegrino di Santiago, di Paulo Coelho. Pubblicato per la prima volta nel 1987, il primo romanzo del celebre scrittore brasiliano è una parabola sulla necessità di trovare il senso della vita individualmente, a partire dalle esperienze personali dello stesso scrittore, che ha percorso il Cammino francese. "A questi tempi" spiega Coelho "la mia ricerca spirituale era legata all'idea che esistessero segreti, cammini misteriosi e gente capace di capire e controllare le cose che rimangono nascoste alla maggior parte dei mortali. Credevo che quello che è difficile e complicato porta sempre alla comprensione dei misteri della vita".
Iacobus di Matilde Asensi. Lanciata dai suoi libri compostelani, Iacobus e Peregrinatio (il primo uscito in italiano, il secondo no, NdRSO) Matilde Asensi ricrea in esse le avventure di un ex cavaliere chiamato Galcerán de Born, el Perquisitore, che in Iacobus è inviato dal Papa Giovanni XXII a indagare la morte del proprio predecessore Clemente V e quella del re di Filippo IV di Francia dopo la condanna a morte del Gran Maestro dei Templari, in un'avventura che lo condurrà, attraverso il Cammino, fino alla fine del mondo conosciuto, Finisterre. Peregrinatio, invece, contiene i consigli che Galcerán dà al figlio dissoluto Jonás de Born, affinché cambi stile di vita percorrendo il Camino de Santiago.
El peregrino di Jesús Torbado. Libro sulla varia umanità del Camino, che, secondo la critica, "ricostruisce in modo immaginativo la folla di furbi e mendicanti sullo sfondo della santa stella compostelana" in cui si muovono "persone pietose mosse dalla fede con mendicanti e piccoli professionisti, monaci avari, anacoreti, mercanti, imbroglioni di ogni tipo, prostitute e molte più specie dell'inesauribile fauna umana"
Tra i libri più recenti, non usciti in Italia e segnalati dal supplemento, sembrano interessanti questi due:
Encuentros de Bonaval, di Sonsoles Ónega. A Santiago de Compostela, "tra pietre che piangono e pioggia che balla..." una giovane che sogna di diventare giornalista nella Spagna post-franchista, conosce un "cacciatore di pensieri" che cambia la sua vita e le ispira il desiderio di sapere tutto della sua città, delle sue leggende, i segreti e le genti.
El libro del Camino de Santiago, autori vari, 451 editores. Può esserci qualcosa di meglio che condividere il Cammino con pellegrini appassionanti come Luis Buñuel e Jean-Claude Carriere, Álvaro Cunqueiro, Luis Mateo Díez, Tirso de Molina, o Robert Graves? e se, inoltre, il volume è illustrato da El Greco, Simon Palmer, Antoine Pesne, Daniel Serveaux o Tintoretto? Esiste un'alternativa migliore?