martedì 10 gennaio 2012

Camila Vallejo presenta il suo libro, per cambiare il Cile

Si intitola Podemos cambiar el mundo (Possiamo cambiare il mondo) ed è il primo libro di Camila Vallejo, la 23enne studentessa di Geografia che ha guidato le manifestazioni degli studenti cileni in favore di una scuola pubblica gratuita e di qualità. Per il suo lavoro alla presidenza della Federazione degli Studenti Cileni (FECh, dalle sue iniziali in spagnolo), per il carisma con cui ha conquistato i cileni e per la chiarezza delle sue idee comuniste, Camila è stata scelta come Personaggio dell'anno dai lettori di The Guardian ed è una delle personalità scelte da Time per illustrare il suo Personaggio dell'anno, il Manifestante.
A dicembre Camila ha perso le elezioni per la presidenza della FECh, probabilmente perché la destra e gli avversari, impauriti dal suo carisma, hanno dirottato i voti sul rivale (e ancora più a sinistra di lei) Gabriel Boric, e adesso è vicepresidente dell'organizzazione. Da quando la bella studentessa ha perso le elezioni si moltiplicano le voci sul suo futuro politico: si dedicherà alla politica? Si candiderà alle prossime elezioni municipali? Potrebbe essere presidente del Cile, in un futuro adeguato?
Per ora Camila si schernisce, mostrando un'invidiabile saggezza e sicurezza a soli 23 anni. "La verità è che adesso ci stiamo dedicando al movimento studentesco, la candidatura è un argomento che magari si discuterà in un altro momento, ma adesso stiamo assumento queste responsabilità e io lo sto facendo nell'Universidad de Chile" ha detto, parlando anche a nome del collega Camilo Ballesteros "Stiamo lavorando per costruire un movimento sociale molto più ampio, più trasversale e per dargli forza"
Però sta consolidando la sua figura e la sua credibilità, curando le sue apparizioni pubbliche e le sue dichiarazioni. Podemos cambiar el mundo risponde a questa strategia intelligente che ha scelto per lavorare al cambiamento del suo Paese, affinché sia più includente e offra ai giovani di estrazione sociale medio-bassa le stesse opportunità che offre ai benestanti.
Il libro raccoglie i discorsi di Camila, varie opinioni da lei espresse durante i mesi di presidenza della FECh e un'intervista inedita che ha rilasciato al giornalista Francisco Herreros, in cui ripercorre le fasi più importanti della protesta dei giovani cileni, i rapporti con il Governo e con gli altri leader studenteschi e con i partiti politici. E' stato presentato pochi giorni fa a Santiago del Cile, durante la Fiesta de los Abrazos del Partito Comunista Cileno, ed è stato un evento seguito da tutti i principali media locali, a sottolineare l'importanza e il prestigio che la figura di Camila ha oggi per i compatrioti. Con lei c'erano il presidente del Colegio de Periodistas (una sorta di Ordine dei Giornalisti) Marcelo Castillo e il Segretario Generale della Universidad Arcis Daniel Núñez. La studentessa ha spiegato che spera che il suo libro possa contribuire "al le discussioni e ai dibattiti che ci saranno su come riusciremo a unire certe lotte, in vista di un orizzonte comune".
Camila ha sempre detto che la lotta degli stuenti presuppone un nuovo modello sociale ed economico, in cui il lucro non sia il centro dei rapporti umani e in cui tutti i cittadini abbiano le stesse opportunità. Il concetto si riassume in una frase cara agli studenti cileni e sempre ripetuta dalla loro leader: "La scuola è un diritto non un oggetto di lucro". Di qui la distanza insanabile dal Governo conservatore, per il quale "niente è gratuito nella vita". Alla presentazione del suo libro Vallejo ha insistito ancora una volta su questo concetto, ricordando che "la sfida riguarda tutti, non solo i giovani. Noi da soli non potremo cambiare le cose, abbiamo bisogno che questa lotta sia trasversale, con la partecipazione delle organizzazioni sociali, politiche, sindacali e intergenerazionali". E nella lista dei settori che devono partecipare al cambiamento del Cile, Camila inserisce anche i popoli originarios, gli indigenas cileni, vittime di politiche escludenti che per anni hanno trasformato le loro manifestazioni di protesta in "atti terroristici", mandando in carcere i loro leaders.
Ed è stato d'accordo con lei Daniel Núñez, secondo il quale per i giovani cileni l'anno cruciale non sarà il 2012, quanto il 2013, alle prossime elezioni presidenziali. L'orizzonte sembra ampio, ma non c'è tempo da perdere viste le ambizioni espresse dal Segretario Generale della Arcis: "Il movimento sociale deve esprimersi politicamente e allearsi con i settori di sinistra, inoltre si deve far sì che un settore della Concertación, con convinzioni democratiche, si unisca a questo grande fronte. E' questa unità che ci può permettere di battere la destra e dare vita a un Governo che realizzi le aspirazioni del movimento e le aspettative di migliaia di persone e di giovani che hanno manifestato nel 2011".
Camila ha firmato centinaia di copie del suo libro, che, durante la due giorni della Fiesta de los Abrazos ha venduto circa 4500 copie.
Dalla galleria fotografica di cooperativa.cl, Camila Vallejo alla presentazione e firma del suo libro, a Santiago del Cile