Chiedi quali siano le vie dello shopping a Siviglia
e non ci sono dubbi: tutti tenderanno a indicare calle Sierpes e calle Tetuán, le
centralissime vie che partono dalla Campana (in realtà dalla Campana parte
Velázquez, che poi diventa Tetuán prima di arrivare nella plaza Nueva) e
terminano davanti all'Ayuntamiento, il Comune di Siviglia. E sì, in effetti qui
si trovano le tiendas dei grandi marchi internazionali: H&M, Mango, Zara,
Bijoux Brigitte, Desigual, Stradivarius, C&A, L'Occitane, I am & C. Si passa dai grandi nomi delle calzature spagnole, come Pilar Burgos,
alle scarpe low cost dell'andalusa Mary Paz fino al tutto a 3 euro dei negozi
per turisti nordici.
Nel dedalo di viuzze che da Tetuán scende verso il Guadalquivir e da Sierpes
sale verso l'Alfalfa, lo shopping si fa più sivigliano. In calle Muñoz Olivé 5 c'è il primo negozio di Colour Nude di Carmen Osuna, uno dei giovani marchi made in Spain più osservati. La breve Calle Córdoba,
che dal Salvador sale verso la plaza Jesus de la Pasión, è la via delle calzature: ce ne sono di
tutti i tipi e di tutti i prezzi, dalle alpagatas, le scarpe di tela, con o
senza tacchi, diventate popolari in Italia qualche tempo fa come espadrillas,
alle scarpe da cerimonia di tutti i colori e di tutti i materiali, dai camperos
ai sandali. Calle Cuna è popolarmente conosciuta come la via delle spose e
della moda flamenca, in realtà le tiendas più famose non sono solo su calle
Cuna, ma anche nelle vie adiacenti: se interessati, Lina (calle Sagasta 20), Angeles Verano (calle Blanca de los Rios 4), Vicky Martin Berrocal (calle Cuna 51), alcune delle stiliste più importanti del settore, sono tutte in zona. Tutte le case di moda
flamenca tendono a proporre ai clienti non solo i vestiti, ma anche gli
accessori, dagli orecchini ai braccialetti ai ventagli, così da diversificare
l'offerta e risultare interessanti anche per i turisti stranieri, desiderosi di
prodotti artigianali locali. In queste stesse strade strette intorno al
Salvador troverete molteplici piccoli negozi che vivono del flamenco, sia la
musica, siano le scuole, siano i vestiti delle ferias.
Bisogna spostarsi verso la plaza de la Encarnación per uno shopping meno
legato alla Siviglia tradizionale, seppure rivisitata con la creatività che
tutti gli anni dimostra la moda flamenca. All'ombra delle Setas, il moderno
Metropol Parasol, ogni secondo sabato del mese c'è un mercatino,
organizzato dai commercianti di calle Regina, via commerciale che si addentra nella Macarena, uno dei quartieri più
popolari e pittoreschi, punteggiato da conventi, chiese e solitari giardini. Intorno alla Encarnación c'è
sempre stata una forte vocazione commerciale, adesso esaltata dalla presenza
delle Setas, diventate punto d'incontro sia per i sivigliani che per i turisti.
Sulla calle Regina si affacciano nuove librerie, gallerie d'arte, caffè, che cercano di raccontare lo spirito del tempo e le fatiche di una Siviglia del XXI secolo, ancora in lotta con gli stereotipi che la limitano. C'è una forte attenzione all'etica, all'ambiente, alla contemporaneità. Verde Moscú (calle Regina 17) è una boutique di moda etica, che invita anche al consumo responsabile: tutti i marchi in vendita hanno una filiera riconosciuta e i capi sono 100% sostenibili dall'ambiente; La Seta Coqueta (calle Regina 9) offre capi disegnati da giovani indipendenti, Bien y bio (calle Regina 18) propone una cosmetica solo ecologica; Un gato en bicicleta (calle Regina 8) è una libreria che è un vero e proprio spazio culturale, con mostre di giovani artisti e piccoli concerti; un po' come La merceria café cultural (calle Regina 10), che vuole riprendere la tradizione europea del caffè letterario portandola al XXI secolo e a Siviglia, città piuttosto estranea all'abitudine di una pausa tra cultura, musica e ambiente accogliente (ed è cosa che è sempre risultata sorprendente, data la propensione dei sivigliani a vivere fuori di casa).
Sulla calle Regina si affacciano nuove librerie, gallerie d'arte, caffè, che cercano di raccontare lo spirito del tempo e le fatiche di una Siviglia del XXI secolo, ancora in lotta con gli stereotipi che la limitano. C'è una forte attenzione all'etica, all'ambiente, alla contemporaneità. Verde Moscú (calle Regina 17) è una boutique di moda etica, che invita anche al consumo responsabile: tutti i marchi in vendita hanno una filiera riconosciuta e i capi sono 100% sostenibili dall'ambiente; La Seta Coqueta (calle Regina 9) offre capi disegnati da giovani indipendenti, Bien y bio (calle Regina 18) propone una cosmetica solo ecologica; Un gato en bicicleta (calle Regina 8) è una libreria che è un vero e proprio spazio culturale, con mostre di giovani artisti e piccoli concerti; un po' come La merceria café cultural (calle Regina 10), che vuole riprendere la tradizione europea del caffè letterario portandola al XXI secolo e a Siviglia, città piuttosto estranea all'abitudine di una pausa tra cultura, musica e ambiente accogliente (ed è cosa che è sempre risultata sorprendente, data la propensione dei sivigliani a vivere fuori di casa).
La tendenza all'apertura di questi spazi, che offrono cultura, shopping e relax
sembra irradiarsi da calle Regina verso il resto della città. In calle Cuna, di
nuovo lei, ha appena aperto La Libélula, uno spazio commerciale e culturale che
conta poche settimane di vita e che si propone due obiettivi. Il primo è
dimostrare che arte e moda non sono concetti slegati e il secondo è dimostrare
che la cultura interessa i sivigliani, tanto quanto la Settimana Santa o la
Feria. Nei 1000 mq dell'antico palazzo patrizio in cui ha sede, in calle Cuna 45-49, vengono proposte mostre temporanee, sia individuali che collettive e
sfilate di moda, si organizzano atti letterari e cene ad hoc in occasioni
speciali, si può partecipare agli appuntamenti in agenda e organizzarne di
propri.
Insomma, al di là delle vetrine dello shopping globalizzato, si può scoprire una
Siviglia effervescente e creativa, che non rinnega le sue radici, ma ha anche
voglia di incontrarsi e di incontrare nuove chiavi di lettura, per scoprirsi
città del XXI secolo.