C'è poesia negli spazi inventati dall'uomo e poi da
lui abbandonati. Lo penso da quando, a Lisbona, mi sono innamorata della Chiesa
del Carmo, distrutta dal devastante terremoto del 1755 e da allora mai più
ricostruita. Le sue rovine si vedono da Rossio e da tutta la Città Bassa e non ci si
potrebbe immaginare il profilo di Lisbona senza la malinconia e la poesia della sua presenza.
Lo penso anche vedendo queste belle fotografie degli spazi abbandonati della
Comunidad de Madrid, raccolte nella mostra Madrid off, fino al 23 febbraio alla
Tabacalera Promoción de Arte di Madrid e scattate da Óscar Carrasco. "Ci
mostrano una Madrid occulta, un territorio parallelo, una topografia composta
da differenti tipologie architettoniche, tanto civili come religiose, colte o
popolari, storiche o contemporanee, che conformano un particolare catalogo,
leggibile come un'unica rovina contemporanea, un miraggio temporale di quest'altra
Madrid, rimasta sulla riva della prosperità, priva di movimento e spettatori, in cui il
tempo persevera e il paesaggio emerge" scrive il comunicato stampa e non
verrebbe voglia di aggiungere altro.
Si rimane conquistati dalla vista mozzafiato offerta dal Faro di Madrid, a
pochi passi dalla Moncloa, dalla potenza della Fábrica Gal e si è d'accordo con
le ultime righe del comunicato. Conoscere questa Madrid "non sembra
affatto un'avventura sgradevole e neanche inutile. Si tratta di saper vedere, di
recuperare frammenti della nostra memoria. Scoprire la bellezza della rovina, la
nostalgia e il passare del tempo, sia un paesi abbandonati come Aldehuela e
Polvoranca, negli spazi asettici della fábrica Gal e l'Instituto de Medicina Molecular
o nelle tracce della storia come il monastero di Santa María la Real de
Valdeiglesias".
Se siete a Madrid, potete visitare Madrid off fino al 23 febbraio alla
Tabacalera Promoción del Arte, in calle Embajadoes 51; l'orario è da martedì a
venerdì dalle 12 alle 20, sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 20,
l'ingresso è libero.
Le foto, dal sito della Tabacalera. Se capite lo spagnolo, nello stesso sito trovate il dossier per la stampa, con le schede delle 24 foto della mostra, che offrono un approfondimento del viaggio in questa Madrid dimenticata e un tempo viva e presente.