L'immagine della folla che la solleva, per dare un ultimo
bacio al marito, pronto a consegnarsi alle autorità venezuelane, ha fatto il
giro del mondo (se vi siete persi la sequenza, potete vederla su panorama.com.ve). Da allora la
giovane Lilian Tintori, moglie del 42enne leader di Voluntad Popular Leopoldo
López, è diventata una delle donne più popolari del Venezuela e i media del
Cono Sur parlano già di lei e di Leopoldo come la nuova coppia stella della
politica venezuelana. Perché a volte sono i gesti, che rimangono in testa, più
delle promesse, delle minacce, del dibattito politico. E quell'ultimo bacio,
quell'ultimo segno di lealtà, non è passato inosservato.
Lilian Tintori è giovane e bella, ha due bambini in tenera età e, come le mogli
thirty-and-something di tanti politici (la peruviana Nadine Heredia,
per esempio), sa usare abilmente le reti sociali. Su Twitter e Instagram
abbondano le sue immagini familiari, con il marito e i figli, e professionali,
di educatrice, coach e motivatrice. Un volto giovane e sicuro, un fisico scattante,
una passione per lo sport e per la bellezza, come molte donne venezuelane,
Lilian è una di quelle donne in cui è facile identificarsi per migliaia di
connazionali.
E da quando suo marito è in carcere è diventata anche una sorta di sua
portavoce, l'icona che vuole impedire al chavismo di mangiarselo e ai media di
dimenticarlo. "Ha agitato le strade e dov'è adesso Leopoldo
López?! Dove avevo promesso che sarebbe stato: in
carcere" ha detto, smargiasso, il presidente Nicolás Maduro, che, a quanto pare,
precede qualunque verdetto della Giustizia.
"Ho fiducia e non ho alcun dubbio che Leopoldo sia innocente, il Governo o vuole controllare" ha detto Tintori alla colombiana RCN la Radio. La Colombia, anche per questioni di vicinato e di una frontiera di migliaia di chilometri, è uno dei Paesi che guardano con maggiore attenzione all'agonia del chavismo senza Hugo Chávez. Numerose le interviste ai leader dell'opposizione, numerosi gli articoli d'opinione, numerosi gli aggiornamenti su quello che succede a Caracas.
"Ho fiducia e non ho alcun dubbio che Leopoldo sia innocente, il Governo o vuole controllare" ha detto Tintori alla colombiana RCN la Radio. La Colombia, anche per questioni di vicinato e di una frontiera di migliaia di chilometri, è uno dei Paesi che guardano con maggiore attenzione all'agonia del chavismo senza Hugo Chávez. Numerose le interviste ai leader dell'opposizione, numerosi gli articoli d'opinione, numerosi gli aggiornamenti su quello che succede a Caracas.
Leopoldo López è accusato di terrorismo e omicidio, perché considerato
istigatore delle violenze che finora hanno causato sei morti, decine di feriti
e centinaia di arresti. "Ieri ha passato la notte nel carcere di Ramo
Verde. Non ho dubbi che non abbia niente a che vedere con le accuse e spero che
esca… Ha fatto tutto con molto coraggio, molto sforzo e sacrificando molte
cose" ha detto la moglie alla radio colombiana. Mentre a CNN en
español, ha spiegato di avere paura, soprattutto dopo la perquisizione
subita in casa, alla presenza dei suoi due piccolissimi bambini, poco prima che
suo marito si consegnasse alle autorità: "Vediamo che non rispettano i
nostri diritti, che non abbiamo giustizia, che non ci difendono. Sì, abbiamo
paura. Io ho paura per i miei figli. Le ultime ore sono state molto difficili,
hanno perquisito la nostra casa con i volti coperti e le armi in mano, mi sono
spaventata moltissimo".
Ieri ha pubblicato su Twitter un'immagine in cui la si vede con in mano una
statua della Vergine di Coromoto, la patrona del Venezuela, che ha portato a Leopoldo, nella prima
visita in carcere (al termine dell'udienza che doveva confermare o rifiutare la
carcerazione, è stato annunciato che l'accusa ha chiesto per lui 10 anni di carcere e che il leader politico rimarrà in carcere per
altri 45 giorni). Su Twitter ha raccontato come è andata e dimostra tutto il
suo coraggio di donna impegnata politicamente e di moglie leale al poprio
matrimonio:
Leopoldo vi manda molta forza e molta fe! Non arrendetevi!!
L'udienza di ieri è terminata alle 7am, è durata 11 ore e l'hanno lasciato in
carcere senza giustificazione!
L'ho visto sereno e forte. Rispondendo per ognuno di noi!
Seguiamo con
la Non violenza+organizzazione+disciplina. @leopoldolopez Forza e Fede!
Giorno per giorno mi accompagnerete in questa cosa così forte, triste e
ingiusta per la mia famiglia. Vi voglio bene e grazie per stare con me
In una delle interviste concesse in questi giorni racconta le ultime parole di
suo marito, davanti a migliaia di militanti, con gli occhi delle telecamere che
raccontavano i suoi ultimi minuti di libertà: "Mi ha detto 'abbi cura dei
nostri bambini' e così farò". E prendersi cura dei suoi bambini significa
anche impegnarsi per un Venezuela senza violenza, senza insicurezza e dotato di
tutti i beni elementari che le sue ricchezze naturali dovrebbero garantirgli. Ma Lilian ha
già escluso qualunque coinvolgimento politico: non sarà una Cristina Fernández
o una Nadine Heredia. Sogna solo di tornare alla sua vita di madre, moglie,
educatrice e coach, in un altro Venezuela.
Dalla lunga galleria fotografica del colombiano elespectador.com, una foto di Lilian Tintori, presa, come le altre, dal suo profilo su Twitter.