lunedì 5 marzo 2007

La chiave Gaudí: così Antoni Gaudí vive un'avventura in stile Dan Brown

E se Antoni Gaudí, il geniale architetto catalano, non fosse morto investito casualmente da un tram, ma fosse stato assassinato da un'organizzazione segreta? Questa l'inquietante domanda che si pongono Andreu Carranza ed Esteban Martín e che dà il via al loro libro, Clave Gaudí, in uscita in catalano e castigliano a fine marzo e, poco dopo, simultaneamente, in Germania, Italia, Olanda, Polonia e Stati Uniti. Il libro ripercorre la vita e l'opera di Gaudí in chiave esoterica, utilizzando la pista offerta dalle opere visionarie del grande catalano. Un po' come ha fatto Matilde Asensi ne L'ultimo Catone, in cui la Divina Commedia viene considerata una chiave di lettura per accedere ai misteri e ai diversi livelli di un'antica confraternita. Il modello di entrambi è  Il Codice da Vinci di Dan Brown, che in Spagna ha ispirato vari thriller. Oltre alla Asensi c'è infatti anche Julia Navarro, autrice de La Fratellanza della Sacra Sindone e La Bibbia d'argilla.
"Il progetto è nato un anno e mezzo fa: abbiamo deciso di scrivere qualcosa utilzzando un personaggio conosciuto e siamo stati subito d'accordo che fosse Gaudi. Abbiamo studiato l'architetto per un anno e abbiamo scritto il libro in otto mesi. A novembre l'abbiamo portato all'agente letteraria Carmen Balcells e in poco meno di una settimana avevamo dietro gli editori. Gli ultimi ad arrivare sono stati gli olandesi, che ieri hanno comprato i diritti d'autore" hanno detto i due scrittori a El Pais. Un anno e mezzo che ha lasciato loro soprattutto il reincontro con Gaudi, "un personaggio attraente, che ha dedicato 40 anni della sua vita allo stesso progetto, mettendoci tutto il suo amore e la disciplina, in uno sforzo per realizzare il suo capolavoro, la Sagrada Familia".
Se Clave Gaudí si propone come una nuova avventura stile Dan Brown, anche la storia personale dei due scrittori è curiosa, dato che i due si definiscono "uno scrittore affamato e un editore mezzo fallito". Il 49enne Adreu Carranza, ha vinto vari premi letterari e pubblicato vari libri, ma sopravvive grazie al lavoro in una scuola media e alcune collaborazioni in radio e giornali; il coetaneo Esteban Martín è un antropologo disoccupato, fondatore e proprietario di una piccola casa editrice, Littera, che vive però grazie al lavoro di funzionaria di sua moglie.
Se Clave Gaudí mantiene le promesse, i quasi due anni di lavoro dell'opera avrebbero risolto loro la vita.