martedì 6 gennaio 2009

Dal Perù dell'emigrazione giapponese arriva la cucina nikkei

Tra le commistioni della cucina peruviana, quella con la cucina giapponese è una delle più recenti. Ha dato origine alla cucina nikkei. Ecco un articolo che ne parla, in lingua originale è su apj.org.pe

Cucina fusión? mescola della cucina peruviana con la giapponese, cos'è davvero la cucina nikkei?La tavola è pronta. Gli ingredienti sono pronti per una prova di Humberto Sato, uno degli chef più riconosciuti della cucina nikkei nel Perù. Appena si ascolta il suo cognome si sente un sapore speciale di cucina. Prepara davanti al pubblico uno dei suoi piatti tipici: Chita al oil mushi.
Tutti osservano come prepara la chita (un pesce delle coste peruviane NdRSO) per passarle il coltello, sembra un samurai. Nove sono i membri dello staff che ha al suo lato e che lo aspettano per continuare una delle arti che ha ereditato dalla sua famiglia: cucinare.
Taglia e taglia, "per una miglior cucina", mentre suo figlio Yaquir, anche lui chef, è l'altro lato della medaglia. Mentre il padre è allegro e giocherellone, lui è più serio. Sembra che analizzi la situazione, come a chiedere permesso per sorridere. Solo lo fa quando cucina, dice.
Suo padre continua con la chita da due kg senza scaglie. Dice che non può pungerla troppo perché è un "maschio" ed è forte. Le signore ridono a crepapelle davanti alla battuta del maestro. E' incredibile, ma la ricetta della chita del mare peruviano porta come ingredienti dal classico olio vegetale al shooyu (sillau giapponese). Tutta una fusione.
Inizi della cucina nikkei
Si dice che sia iniziata come una necessità degli immigranti giapponesi che arrivarono nel Perù.
Secondo Sato, iniziò perché non avevano gli ingredienti necessari per i loro piatti e mescolarono gli alimenti. Aggiudica la vera invenzione della cucina nikkei ai suoi antenati, perché loro fecero l'adattamento o fusión, e loro vanno perfezionando mano a mano quello che raccolgono da quell'eredità.
"I nostri padri si sono adattati ai prodotti del Perù perché per molti anni non ci sono state importazioni. Loro hanno fatto l'adattamento alla cucina nikkei, che è una fusione. Quello che noi abbiamo raccolto, lo abbiamo modificato in qualcosa di più per il nostro palato".
I primi a dare notorietà alla cucina nikkei sono stati Rosita Yimura, la creatrice del polipo all'oliva, figlia di emigrati giapponesi arrivati nel Perù nel 1935, e Minoru Kunigami, del conosciuto kamaboko della bodega de La Buena Muerte.
Angélica Sasaki, un'altra riconosciuta chef, che ha imparato la cucina giapponese in casa, si mostra sorpresa per il boom della cucina nikkei, però chiarisce che non è una mescola qualunque. "E' apparsa perché i nostri genitori non avevano gli ingredienti necessari per sostituire quello che necessitavano, ma ovviamente non è qualunque stupidaggine" precisa.
Per la riconosciuta sociologa e autrice di vari libri di gastronomia Mariela Balbi, gli emigrati giapponesi si sono avvantaggiati dei progressi della Cina nelle loro verdure. "I giapponesi, mano a mano che hanno progredito, hanno fondato ristoranti di cucina peruviana. Alla carapulca (uno stufato tipico del Perù NdRSO), al lomo saltado (carne saltata in padella con vari ingredienti NdRSO) aggiungevano un po' di kyon, miso, sillau giapponese, zucchero. All'epoca delle fondas, locali, giapponesi, la cucina creola peruviana non so se dalle classi alte, ma dalla gente comune era molto apprezzata. La cucina giapponese era apprezzata in privato. Ma siccome i padroni giapponesi avevano dipendenti peruviani, mangiavano con loro nei loro negozi e questi conoscevano un po' dei prodotti giapponesi" dice Balbi.
Intanto per il poeta e autore del concetto di "cucina nikkei", in un articolo pubblicato dal quotidiano La República nel 1983, Rodolfo Hinostroza, è dal decennio degli 80 quando i ristoranti dei cuochi nipponici si "moltiplicano" e si produce il fenomeno nikkei come un mezzo per incorporarsi alla nazionalità peruviana.
Sostiene che il cebiche peruviano è un residuo del sashimi con un po' di limone. Forse nessuno si aspettava che il piatto bandiera del Perù nascesse da un prodotto della cucina giapponese, dice.
Ma quando parliamo di cucina nikkei, non si deve parlare solo della sua varietà e mescola, perché, secondo il famoso chef Gastón Acurio, uno dei principali sostenitori della cucina nikkei, non piace solo ai palati peruviani, ma, grazie alla varietà di cucine che abbiamo a Lima, è diventata anche un prodotto d'esportazione.
Quello che è indubitabile è che la cucina nikkei ha una identità propria, diversa da quella della gastronomia giapponese, ed è presente non solo in ristoranti di discendenti giapponesi, ma anche sulla tavola di sempre più peruviani, che hanno imparato ad usare ingredienti come il miso o il sillau giapponese, avvicinandosi al sapore tipico di questa cucina.