venerdì 27 novembre 2009

La telenovela ¿Dónde está Elisa?: come un sequestro rivela felicità di facciata e ipocrisie cilene

Tutta colpa del quotidiano cileno La Tercera, che nella Home Page della sua pagina web ha messo per tutta l'estate le ultime sorprendenti news da ¿Dónde está Elisa?, la teleserie di TVN, la tv pubblica cilena, che fino a un mese fa ha monopolizzato l'audience notturna del Paese, con punte di rating che sfioravano il 40% (per l'ultima puntata è arrivata al 54%). Quando hanno poi pubblicato la notizia della denuncia penale di TVN contro un lavoratore che aveva scattato alcune fotografie dal set dell'ultima puntata e le aveva diffuse su Internet, allora ho avuto le idee chiare: non potevo rimanere indifferente a un simile fenomeno. E infatti.
¿Dónde está Elisa? si trova in molti dei forum specializzati in produzioni latinoamericane e le sue 112 puntate si vedono in pochi giorni. Non solo perché durano circa 20 minuti, ma perché la storia, ricca di suspense e sorprese, cattura e non si vede l'ora di sapere come continua. Liberamente ispirata al sequestro di Madeleine McCann, la telenovela (ma i cileni chiamano le loro produzioni teleseries) racconta sentimenti, contrasti, rancori e ipocrisie che covano in una famiglia e che scoppiano con il rapimento di Elisa.
Siamo nella bella villa sulla spiaggia di una delle famiglie più ricche del Cile, i Dominguez, proprietari di uno dei vigneti più importanti del Paese. Stiamo festeggiando il compleanno del patriarca, il 40enne and something Raimundo: con lui ci sono la bella moglie Francisca, le tre figlie, Elisa, Antonia e Catalina, le due sorelle Olivia e Consuelo, che con lui hanno ereditato l'impresa di famiglia, con i loro mariti e i loro figli. I ragazzi vogliono concludere la serata in una discoteca della zona: è lo stesso Raimundo che li accompagna. Si salutano allegramente e Raimundo non sa che non rivedrà più la figlia. All'ora convenuta, infatti, tornano tutti, meno Elisa. Dalla rabbia per quella che sembra una ragazzata alla preoccupazione per il timore di un sequestro, il passo è breve. Raimundo e Francisca denunciano la sparizione della figlia e a Santiago vengono seguiti dal commissario Camilo Rivas e dalla sua squadra. Il commissario prende a cuore il caso dei Dominguez, si riconosce nella tragedia di questa famiglia e, soprattutto, nel dolore di Francisca, avendo perso pochi anni prima la moglie e la figlia, assassinate forse per colpa sua (per lo meno, lui non ha ancora superato i sensi di colpa che ha probabilmente ogni poliziotto quando sente che un suo intervento tempestivo o una sua intuizione migliore avrebbero potuto evitare che). Nel corso delle indagini Rivas si convince che il sequestro sia stato compiuto da qualcuno molto vicino ai Dominguez. E la sua teoria si rafforza allo scoprire che tutti i Dominguez mentono o hanno qualcosa da nascondere. La famiglia da Mulino Bianco di Raimundo, con questa felicità di facciata, che Francisca e le figlie credono reale, è in realtà una bugia: Raimundo ha una relazione extramatrimoniale da due anni con la segretaria Juanita. Sua sorella Consuelo, il suo braccio destro, lo scopre casualmente e non esita a usare l'informazione contro il fratello. A causa di un litigio Raimundo toglie infatti a suo marito Bruno, brillantissimo architetto, la costruzione di un edificio e Consuelo fa ricattare il fratello e lo costringe così a rivelare l'amore clandestino a Francisca, pur di non cedere al ricatto. Per Francisca dolore si aggiunge a dolore e l'unico che continua a comprenderla è il commissario Rivas, con la sua umanità e la sua pazienza. Lui teme di innamorarsi, lei non ci vuole pensare perché fatica ad avere le idee chiare sul presente, figuriamoci sul futuro. Anche i matrimoni di Consuelo e Olivia non sono quello che sembrano: la prima ha una relazione clandestina che viene scoperta e lei accetta umiliazioni e condizioni pur di continuare con l'apparenza di un matrimonio felice e non dover ammettere un fallimento; la seconda, sposata giovanissima a Ignacio, pure lui manager nell'azienda di famiglia, non coglie le pulsioni omosessuali del marito, innamorato, ricambiato, di Javier, il miglior amico gay di Olivia. I sospetti delle indagini cadono prima su Raimundo e quindi su Bruno, mentre i rapporti familiari sono a pezzi e nessuno più si fida degli altri. Resiste solo, incrollabile, il rapporto romantico tra Rivas e Francisca che, scoperto, costa a lui l'allontanamento dalle indagini. Viene riammesso solo quando scopre la capanna in cui era tenuta Elisa e, poco più in là, sulle rive di un fiume, il corpo inerme della giovane. Il ritrovamento di Elisa non mette a posto i rapporti familiari: le incessanti letture delle sue poesie, l'attenta analisi delle sue foto, le testimonianze dei cugini, aiutano Rivas a realizzare che Elisa aveva scoperto la relazione clandestina del padre e che per la delusione aveva cercato rifugio tra le braccia di un uomo molto più grande, lo stesso che l'ha tradita, sequestrata e gettata sull'orlo della morte.
Chi sia quest'uomo, meglio non rivelarlo a chi vuole vedere questa telenovela ricca di sentimenti, ritmo e azione. Una telenovela che non narra tanto un sequestro quanto lo sgretolamento di una famiglia perfetta di fronte a un dolore imprevisto e imprevedibile. Sembra più che altro un'analisi spietata delle ipocrisie dell'alta borghesia cilena, concentrata sulle apparenze più che sui contenuti, non ancora pronta ad accettare l'omosessualità, nonostante gli atteggiamenti progressisti, incapace di credere davvero nell'amore, se è in contrasto con le norme borghesi, pronta a dare tutto ai propri figli, dal cellulare al computer, senza però sapere cosa succede tra sms e Facebook. Ed è probabilmente questa la parte più bella di ¿Dónde está Elisa?. Insieme alle magnifiche scogliere sul Pacifico, i grattacieli di una Santiago moderna e dinamica, e le interpretazioni di attori sconosciuti e credibili, come Sigrid Alegria con la sua dolce Francisca, Alvaro Rudolphy con il malinconico Rivas, Francisco Melo con il suo Raimundo dai mille volti e Paola Volpato con la sua terribile e indimenticabile Consuelo. Muchas gracias, latercera.com!