"Madrid non è una città fotogenica" scrive la scrittrice asturiana Ángeles Caso nel prologo di Madrid, il libro fotografico dedicato da Fernando Manso alla capitale spagnola. Sono un centinaio di foto che descrivono la città e la sua regione con luci inimmaginate, con un che di fiabesco e, a volte, di nordico, con una magia che non lascia indifferenti. Alcune le abbiamo già viste in una mostra di un paio di anni fa, alla Casa de Correos della Puerta del Sol.
Non sono convinta che Madrid non sia una città fotogenica: impossibile passeggiare nelle sue vie, siano i quartieri storici o quelli moderni, senza una macchina fotografica a portata di mano. Architetture, luci, prospettive, non c'è niente che non attragga e che non esprima bellezza. Il merito delle foto di Manso sono le luci, che offrono dimensioni inedite e inaspettate: le foto del Retiro, alla Cibeles, nella stessa Gran Via, luoghi tra i più turistici della capitale spagnola, hanno contrasti di grande fascino e, soprattutto le immagini scattate d'inverno, sembrano arrivare dalle fiabe nordiche e ci si aspetta di veder spuntare da un momento all'altro la Regina delle Nevi. Manso assicura che nessuna immagine è stata ritoccata e che ha preferito giocare con i tempi d'esposizione per ottenere "una luce magica e dare un'altra visione della città e dei paesaggi della Comunidad".
Il risultato è straordinariamente affascinante e se questa non è una città fotogenica, spiegatemi quale lo è.
Dalla bella galleria fotografica di elpais.com, non perdetevela
Non sono convinta che Madrid non sia una città fotogenica: impossibile passeggiare nelle sue vie, siano i quartieri storici o quelli moderni, senza una macchina fotografica a portata di mano. Architetture, luci, prospettive, non c'è niente che non attragga e che non esprima bellezza. Il merito delle foto di Manso sono le luci, che offrono dimensioni inedite e inaspettate: le foto del Retiro, alla Cibeles, nella stessa Gran Via, luoghi tra i più turistici della capitale spagnola, hanno contrasti di grande fascino e, soprattutto le immagini scattate d'inverno, sembrano arrivare dalle fiabe nordiche e ci si aspetta di veder spuntare da un momento all'altro la Regina delle Nevi. Manso assicura che nessuna immagine è stata ritoccata e che ha preferito giocare con i tempi d'esposizione per ottenere "una luce magica e dare un'altra visione della città e dei paesaggi della Comunidad".
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