mercoledì 31 agosto 2011

Turismo in Andalusia: gli antichi cortijos rurali trasformati in alberghi di lusso

La campagna andalusa è punteggiata di cortijos, che appaiono isolati su una collina, circondati di palme, o nascosti tra oleandri e pini mediterranei nelle pianure. Sono costruzioni rurali tipiche della regione, paragonabili alle nostre cascine, a volte dotate di eleganti case padronali, che in genere guardano dall'alto delle dolci colline d'Andalusia, quasi sempre bianche, circondate da palme, con ampie vetrate nelle torri miradores; molte volte le strutture principali e gli angoli sono sottolineati dall'uso del giallo, altre volte sono le decorazioni in gesso e il sapiente uso andaluso del ferro battuto ad arricchire le facciate. Quasi sempre sono circondati da palme e vegetazione mediterranea, in contrasto con i campi di cereali che li circondano: è per questo che appaiono come delle piccole oasi, dalla vegetazione diversa rispetto al territorio circostante. 
In Andalusia il cortijo è quasi sempre sinonimo di señoritos e di latifondo e fino a poco tempo fa indicava soprattutto il modello di vita rurale, con il tempo ritmato dal passare delle stagioni e dei raccolti. Un modello andato perduto da quando la Spagna è diventata un Paese moderno e urbanizzato. Per cui i cortijos si sono dovuti adattare ai nuovi tempi. Molti sono andati in rovina ed è un vero peccato, ma molti altri hanno conosciuto una nuova vita. Soprattutto grazie ai nordeuropei e al turismo rurale. 
I primi hanno acquistato e ristrutturato numerosi cortijos, soprattutto delle province di Granada e Málaga, investendo le loro liquidazioni in una nuova pagina di vita, al Sud dell'Europa, in campagna, e a pochi passi dalla Costa del Sol. Il secondo ha dato nuove opportunità alle eleganti case padronali, trasformate in costruzioni rurali di lusso, con piscine e tutti i comfort per ispirare i turisti a vedere l'Andalusia da un punto di vista diverso.
Tempo fa, su Canal Sur, avevano trasmesso un servizio sui cortijos intorno a Siviglia, ristrutturati per i turisti più esigenti, con piscine, spazi termali, arredamento originale d'epoca, suites per ogni esigenza, grandi saloni, cucine con i prodotti locali e tutte le facilitazioni per arrivare a Siviglia, a una decina di km di distanza. Avevo pensato che il giorno in cui dormirò in un cortijo, con questi meravigliosi patios di fontane e palme in cui cenare, dormirò in una torre mirador, per vedere l'alba e la Giralda all'orizzonte. I loro prezzi, del resto, non sono così impossibili per i turisti in cerca di un altro modo di visitare l'Andalusia e se si è dotati di automobile, sono una bella alternativa agli alberghi cittadini, grazie a questo carico di storia e paesaggio che offrono: intorno a Siviglia il prezzo medio delle doppie è intorno ai 120-180 euro.
Per dare un'idea di cosa siano i cortijos andalusi, ma senza voler essere un suggerimento di strutture da contattare, ché i gusti sono sempre personali, ecco un paio dei cortijos più famosi, nei dintorni di Siviglia.
Il Cortijo Soto Real, a poche decine di km da Siviglia, in direzione Jerez de la Frontera, è probabilmente il più famoso di tutti. Costruzione di origine araba, circondata da 5mila acri di terreno coltivato, è stato totalmente ristrutturato, senza tradire l'architettura originaria, per ospitare un elegante hotel a 5 stelle, dotato di 6 suites, la più bella delle quali, la Torreón, si trova nell'antica torre, con una vista a 270° sulle colline circostanti; l'hotel, che si sviluppa intorno a un antico Patio de los Naranjos, Cortile degli Aranci, ha anche una piscina, un ristorante, Al-Andalus, e un Patio de Palmeras, oltre che una bodega di vini propri e una piccola plaza de toros, che ricorda il passato del cortijo. La pagina web dell'Hotel ha versioni in spagnolo, inglese, francese, tedesco e olandese, (visitatela, anche solo per le magnifiche foto che offre sulle architetture del Cortijo e sulla sua campagna: è Andalusia pura).
Ancora in mezzo alla campagna, stavolta verso Utrera, c'è la Hacienda de Orán, circondata da 180 ettari di terreni coltivati; il complesso padronale è stato costruito nel XXVII secolo ed è accompagnato da una delle tante leggende di bandoleros, che aleggiano sulla campagna andalusa; sembra che nel XVIII secolo il bandito Diego Corrientes, ammirato dal popolo per essere un difensore degli umili, uccise un frate dell'abbazia di Valle Hermoso, un anziano e sua figlia. Nel ricordo del frate morto i confratelli elevarono una Croce, la cosiddetta Cruz del Fraile, Croce del Frate, che dà nome adesso a parte del complesso. I numerosi patios e spazi interni sono stati ristrutturati per ospitare ricevimenti di nozze, feste, congressi. La Hacienda è dotata di 6 Suite, la Junior è nell'unico Torreón della costruzione e, come anche le camere doppie, è arredata con mobili artigianali di legno e ferro battuto, che ricordano le origini rurali e andaluse della Hacienda; anche in questo casonella pagina web ci sono foto e la possibilità di visitare i patios, i saloni e le suites della Hacienda a 360°. Ma la cosa che più colpisce è la nuovissima pista d'atterraggio per aerei leggeri, che offre agli ospiti tutte "le garanzie di un viaggio privato". Chi mai volerà in segreto alla Hacienda de Orán?!