giovedì 1 settembre 2011

Felipe y Letizia, la miniserie più criticata di Spagna, sbarca su Rai1

Ieri sera, Rotta a Sud Ovest ha iniziato a ricevere un inusitato numero di visite; c'è stato un momento in cui si sono contati decine di utenti collegati contemporaneamente. Si è cercata subito la causa di tale inaspettato aumento d'ingressi e si è scoperto che gli utenti arrivavano tutti da Google, cercando notizie su Felipe e Letizia. Cosa è successo ai Principi delle Asturie, ieri sera? "O lei è incinta o la Casa Reale ha annunciato una nuova sorprendente "cessione temporanea della convivenza", come ai tempi di Elena e Jaime de Marichalar". Corsa sui siti spagnoli per capire se era successo qualcosa di inaspettato ai Principi e nada de nada. Poi la scoperta, grazie a Google. Ieri sera RAI1 ha trasmesso Felipe y Letizia, la miniserie arrivata in Italia con il titolo Felipe e Letizia, dovere e piacere.
E allora inizia la delusione. Di tutte le serie che la Spagna produce, cosa ti arriva in Italia in versione originale? La più ferocemente criticata e la più insulsa: Felipe y Letizia. Non El barco, Águila roja o La señora, le serie di maggiore successo degli ultimi anni, non le versioni originali di Sin tetas no hay paraiso, Los Serrano o Los hombres de Paco, tutte rifatte tradendo gli originali. No, la serie più imbarazzante prodotta da Telecinco nell'ultima stagione, tanto che la stessa Principessa delle Asturie, quando le hanno chiesto cosa ne pensava, per togliersi dagli impicci, ha risposto che non l'aveva vista (e facciamo finta di crederci).
Perché è andata così male al biopic dei Principi? Le ragioni sono varie. Ci sono le imprecisioni storiche: Felipe e Letizia raggiungono la Zarzuela, per la prima cena con i sovrani, attraversando un tunnel della M-30, ma nel 2004 quel tunnel, inaugurato nel 2007, non c'era ancora; Felipe e Letizia passeggiano su un molo, ai tempi del loro fidanzamento clandestino, e nessuno li riconosce né li ferma, nonostante lei sia il volto più noto del telegiornale della sera e lui il futuro re; mentre passeggiano Letizia mangia un gelato al cioccolato, un Magnum, uscito però qualche anno dopo. Alfredo Urdaci, che fu direttore di Letizia Ortiz a TVE, ha defnito la serie "povera e ridicola, non ne ha azzeccata una: Letizia non ha mai chiesto il trasferimento, è stata in Iraq, ma mai a Baghdad, a TVE nessuno sapeva della sua storia con il Principe, pertanto nessuno poteva fare il tifo per lei".
Poi ci sono gli attori. Amaia Salamanca, bellissima e somigliantissima a Letizia, alla prima prova importante dopo il successo di Sin tetas no hay paraiso, si è talmente imbevuta di gesti e sguardi della Principessa che ha reso la sua recitazione poco naturale. Fernando Gil interpreta un Principe troppo adolescente nelle sue reazioni e nel suo innamoramento. La regina Sofia, che parla lo spagnolo con forte accento straniero, nell'interpretazione di Marisa Paredes ha solo di tanto in tanto un leggero accento, per di più francese. Ma chi è stato veramente distrutto è stato Juanjo Puigcorbé, come re Juan Carlos, considerato troppo caratterizzato e a volte un po' tonto. Il rapporto tra Sofia e Juan Carlos per alcuni è sembrato tratto da una vecchia sit com britannica. 
In realtà i problemi più che d'interpretazione sono stati di sceneggiatura. Da Telecinco hanno sempre assicurato che tutta la produzione è stata curata e realizzata "nel massimo rispetto". Ed è stato tale il desiderio di non urtare le suscettibilità della Zarzuela e dei monarchici che ne è venuta fuori una serie edulcorata, la classica favola di "principe si innamora di plebea, i sovrani sono contrari e l'amore trionfa". Il primo scoglio che gli sceneggiatori hanno incontrato è la mancanza di dati sulla storia d'amore dei Principi. La versione ufficiale vuole che Felipe si sia invaghito di Letizia vedendola in televisione (lo si può capire, era davvero molto bella, con un tono di voce sicuro e rassicurante), abbia chiesto a un amico giornalista di organizzare una cena, nell'autunno del 2003, e da lì abbia iniziato a corteggiarla, fino a convincerla. I Principi avrebbero deciso dunque il matrimonio in pochi mesi e Felipe avrebbe sfidato il padre fino all'ultimo: nel Dia de la Hispanidad del 2004, 20 giorni prima dell'annuncio del fidanzamento, il Principe non si è fatto vedere alla sfilata militare, mettendo Juan Carlos davanti alla scelta, o il sì al matrimonio con Letizia o la rinuncia ai diritti dinastici. Dunque i tempi sarebbero stati così rapidi da mettere il re davanti a una crisi monarchica se non avesse accettato la nuova fidanzata di Felipe, in fondo peggiore di tutte quelle che aveva rifiutato per essere figlie di divorziati, essendo lei stessa divorziata. I condizionali sono d'obbligo perché la Casa Reale non ha mai fatto chiarezza sui tempi della storia d'amore dei Principi e lo stesso Felipe, il giorno del fidanzamento ufficiale, quando gli hanno chiesto da quanto usciva con Letizia, ha tagliato ogni obiezione con un "Il tempo sufficiente". Il che ha permesso il fiorire di numerose leggende metropolitane (il solito errore della Casa Reale: non chiarisce e permette che si dica di tutto di più).
Come colmare queste lacune in una serie televisiva? Gli sceneggiatori hanno optato per la versione ufficiale, come era logico, e hanno poi riempito la serie di scene e dialoghi privati, che non si sa come, se e quando siano avvenuti. Solo che vedere la Famiglia Reale alle prese con i propri sentimenti e con la quotidianità deve aver infastidito gli spagnoli. Così vedere Felipe che cucina per la sua bella o che si presenta a una cena di amiche, annunciandosi come il dolce, ha suscitato non poche risate. Mentre qualcuno si è indignato al vedere Juan Carlos e Sofia alle prese con la lista degli invitati per le nozze, ritenendo la scena poco credibile.
Al vedere la serie dopo tutte le critiche di cui è stata oggetto, non sembra neanche così pessima. Certamente non bisogna prendere per oro colato le situazioni che propone né i dialoghi che immagina. Ma è ovvio che Felipe avrà avuto gesti romantici per Letizia, è normale che lei avrà avuto paura prima di incontrare i sovrani per la prima volta, e chissà perché Juan Carlos e Sofia non possono aver dato un'occhiata alla lista degli invitati e alla composizione dei tavoli del pranzo di nozze, prima di stufarsi e passare l'ingrato compito agli esperti di protocollo. Insomma, è normale che la Famiglia Reale abbia avuto sentimenti ed emozioni per questo fidanzamento inaspettato e per l'arrivo di una plebea come futura regina. E se non la si prende come una ricostruzione storica e fedele, Felipe y Letizia intrattiene e diverte (forse questo è il problema, che la storia dei Principi delle Asturie non dovrebbe divertire). La battuta migliore della serie è stata comunque affidata a Letizia, in partenza per Baghdad in guerra; Felipe le propone il matrimonio e lei risponde "Questo sarà peggio di Baghdad". Non ha avuto tutti i torti, in fondo.
Come si diceva, la serie non è così pessima come le critiche volevano dimostrare, ma è davvero una pena che di tutte le serie interessanti e appassionanti che la Spagna produce, si sia scelta questa produzione obbligatoriamente sdolcinata e priva di grandi basi storiche, per proporla in versione originale. Lascino in pace Felipe e Letizia e propongano agli italiani, El barco, Águila roja, El corazón del Océano (perché no?!). In versione originale!