mercoledì 28 settembre 2011

Letizia Ortiz sul giornalismo: non sarà mai abbastanza il rigore con cui si raccontano le notizie

E' un peccato che non sia stato pubblicato integralmente da nessuna parte il discorso pronunciato oggi da Letizia Ortiz, all'inaugurazione del VI seminario Internacional de Lengua y Periodismo, nel monastero di Yuso, a San  San Millán de la Cogolla, in La Rioja. Il tema dell'appuntamento è Il Giornalismo e il linguaggio politicamente corretto; tra le numerose personalità presenti, il presidente della Real Academia de la Lengua José Manuel Blecua, il presidente dell'Agenzia EFE Alex Grijelmo, il presidente de La Rioja Pedro Sanz. E' un peccato perché sarebbe stato interessante leggere cosa pensa del linguaggio giornalistico politicamente corretto, la giornalista televisiva diventata Principessa.
larioja.com spiega quali sono le domande a cui il seminario, in corso fino a venerdì, cercherà risposte: "La parola è uno strumento del potere o un contropotere? Un'arma che si mette al servizio dei politici, terroristi o mafiosi o che li combatte? Un agente integratore o segregatore delle minoranze? Il giornalista la usa con coraggio e rigore o si scusa nel politically correct e l'eufemismo, tradendo l'essenza del suo mestiere?" Sono domande importanti e interessanti per chiunque si interessa di giornalismo. E siccome la Principessa delle Asturie è un'ex giornalista, sarebbe stato interessante vedere la mediazione trovata in questa delicata posizione di ex professionista,  che conosce dal di dentro l'argomento di cui sta parlando, e di futura sovrana.
Da quello che riportano gli articoli scritti sul seminario (pochi gli originali e molte le agenzie di stampa), la Principessa ha sottolineato come "con il linguaggio si possa truccare la realtà" e si è chiesta se questa è la pretesa del "linguaggio politicamente corretto". "La cura delle parole e la gentilezza non sono contrapposti al rigore, che, in fondo, è la cosa prioritaria nell'esercizio della professione giornalistica, in cui non saranno mai di troppo il rigore e il rispetto. Rigore per raccontare con proprietà e precisione cosa succede. E rispetto per non escludere e per avere sempre considerazione per gli altri".
"Letizia si è chiesta se il politically correct occulta la realtà al ricorrere agli eufemismi e se questi cambi nelle parole alterano la realtà" aggiunge larioja.com.
Le immagini della Principessa delle Asturie al seminario, dal web spagnolo