mercoledì 24 ottobre 2012

L'arte di Cartier, nella mostra più glamour dell'anno, al Museo Thyssen di Madrid

"Una grande esposizione, che offrirà al pubblico l'occasione unica di conoscere la migliore collezione di gioielli del mondo, di ammirare la creatività e la maestria dei suoi disegnatori e artisti gioiellieri" Così il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid presenta El arte de Cartier, la mostra con cui conclude l'anno, aperta da oggi, 24 ottobre 2012, fino al 17 febbraio 2013 e inaugurata, un paio di giorni fa, con una cena muy glamour a cui ha preso parte Charlotte Casiraghi.
I commissari della mostra Guillermo Solana e Jorge Varala hanno selezionato 420 oggetti dalla collezione di Cartier, formata da oltre 1450 pezzi di alta gioielleria. Si possono così apprezzare, tra i tanti gioielli esposti, una tiara della regina Vittoria Eugenia di Spagna, adesso utilizzata dalla regina Sofia, l'anello di fidanzamento regalato da Ranieri di Monaco a Grace Kelly, una spilla a forma di fenicottero della Duchessa di Windsor, una collana di rubini e diamanti appartenuta a Elizabeth Taylor. Si mescolano aristocrazia, celebrities e divine del cinema, per un patrimonio raffinato ed esclusivo che poche volte il pubblico può vedere da vicino.
"E' una collezione sontuosa e meravigliosa" riassume per i media Simoneta Gómez-Acebo, figlia dell'Infanta Pilar e responsabile delle relazioni pubbliche di Cartier in Spagna.
Ed è una mostra importante per Cartier, la più completa che abbia organizzato finora; lo testimonia la collaborazione della Casa Reale spagnola e della Casa del Principe di Monaco, che hanno prestato i gioielli già citati (l'Infanta Pilar ha prestato poi uno specchio del 1905 e un orologio da polso del 1935 di sua proprietà). Ma non c'è solo l'aristocrazia nella storia di Cartier.
Il Museo Thyssen offre un vero e proprio viaggio in cent'anni di alta gioielleria, illustrando i cambiamenti di gusto e di stile: l'art decò degli inizi, l'interesse per le culture orientali, India e Cina in primis, ma anche per l'Egitto dei faraoni. L'art decò risulta nella combinazione di pietre di diversi colori come i turchesi, la giada, gli zaffiri o il corallo, in gioielli tagliati con forme triangolari o trapezoidali; l'India ha influenzato le creazioni di Tutti Frutti, con le linee barocche in cui si trovano smeraldi, zaffiri, rubini e diamanti. Negli anni 30 Cartier disegna gioielli per le milionarie di ogni continente: Mona Bismarck, Barbara Hutton, Maria Felix: donne ricche "e audaci, che volevano gioielli vistosi". Di quest'epoca la mostra del Thyssen offre un gioiello di due coccodrilli con diamanti e smeraldi e orecchini a forma di serpente in oro rosa e giallo e rubini, appartenuti alla diva fatale del cinema messicano, Maria Felix.
Nella collezione in esposizione anche una spilla a forma di fenicottero, in oro e platino con diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini fatto realizzare dal Duca di Windsor per la moglie Wally Simpson; per lei Cartier ha creato numerosi gioielli e questa spilla, ritornata da poco alla casa francese, è un simbolo del rapporto con i raffinatissimi Duchi.
L'orario per visitare El arte de Cartier è dalle 10 alle 19 dal martedì alla domenica; il lunedì il Museo Thyssen è chiuso; il biglietto d'ingresso costa 8 euro, ridotto 5,5 euro; la visita al Museo più la mostra costa 12 euro, ridotto 7,5 euro; il Museo consiglia l'acquisto dei biglietti online, per risparmiare code; info nel sito web www.museothyssen.org