domenica 10 febbraio 2013

Jorge Drexler apre il Carnevale di Cadice, ricordando quello di Montevideo

Questo è per aficionados irriducibili dell'Andalusia, di Cadice, mi Caí, e del suo Carnevale.
Dopo i giorni al Gran Teatro Falla, dove si sono sfidate chirigotas e comparsas, è arrivata l'ora del Carnevale nelle calles della città. Lo ha aperto ieri sera Jorge Drexler con un Pregón che ha entusiasmato i gaditani e i loro media e che la tv andalusa ha trasmesso in diretta.
Forse qualcuno si ricorderà di questo cantautore uruguayano residente a Madrid da quando si è innamorato dell'attrice Leonor Watling, madre dei suoi due bambini più piccoli. Ha vinto l'Oscar qualche anno fa, per Al otro lado del rio, uno dei temi del film I diari della motocicletta; siccome negli USA non era conosciuto, l'Accademy aveva fatto cantare la sua canzone al più popolare Antonio Banderas (che non si era rifiutato); così, al ritirare l'Oscar, invece di pronunciare i soliti ringraziamenti, Jorge si mise a cantare la sua canzone. Una rivendicazione di arte e rispetto, che non è stata dimenticata.
A Cadice Drexler ha passato gli ultimi due mesi, per impregnarsi di cultura locale, delle tradizioni del Carnevale. Nella lunga diretta di ieri sera, i conduttori hanno ripetuto più volte come abbia visitato i gruppi che si preparavano alla sfida del Falla e abbia praticamente fermato la sua carriera di apprezzato cantautore per dedicarsi a Cadiz ya su Carnaval. Poi si è chiuso a scrivere il suo Pregón e a provarlo, seguito con affetto e curiosità dai gaditani.
Sul palcoscenico di plaza de San Antonio, piena anche nelle callecitas adiacenti, si è proposto come un versonauta uruguayano, arrivato a Cadice alla ricerca delle origini delle murgas, i canti satirici ed irriverenti del Carnevale di Montevideo. "Permettete che mi presenti: sono il capitano Drexler, un versonauta uruguayano, che a base di errori e prove viaggia per i cieli, con la speranza di trovare la radice profonda, l'origine della murga che cantò il mio bisnonno" ha spiegato.
E tutto lo spettacolo, di circa un'ora, è un rimando continuo ai due Carnevali, alle loro tradizioni irriverenti, siano le chirigotas o le murgas, alla loro allegria colorata. Sul palcoscenico Drexler è stato accompagnato da numerosi musicisti e artisti, che hanno interpretato i vari personaggi dello spettacolo, dai versonautas al vigile, simbolo dell'arguzia gaditana, con le sue battute (e alla fine del Pregón proclama emozionato Drexler gaditano de corazón e gli dà permesso di parcheggiare dove gli pare). Il pregonero ha suonato i ritmi  travolgenti delle due rive dell'Atlantico ispanico e ha emozionato con il sapiente uso del verso, con cui Cadice denuncia gli inganni e gli imbrogli (quasi tutte le parti recitate sono state in versi e rime ammirevoli, omaggio ulteriore a una città che li ama con passione).
Alla fine, è stata una delle più belle dichiarazioni d'amore a Cadice e al suo Carnevale, a cui Montevideo deve le proprie origini. Entusiasmo del pubblico e il miglior commento è quello letto nel web: "Il Pregón di Drexler è la prova che noi gaditani nasciamo donde nos da la gana, dove abbiamo voglia di farlo".
Su youtube, finalmente, il pregón; inizia al minuto 31 ed è consigliabile vederlo se si ha una certa disinvoltura con lo spagnolo (se non lo si capisce, c'è la musica, che è universale).