mercoledì 13 febbraio 2008

Il piacere di essere Julio Iglesias, l'uomo da un miliardo di dollari

Da tempo non canta più per il vil denaro, ma per il semplice piacere di farlo. Con un patrimonio valutato intorno al miliardo di dollari, Julio Iglesias può ben permetterselo. Mentre lui a Bogotà, durante un concerto davanti a 1400 persone riconosceva modestamente: "Sono il più grande della storia, bisogna ammetterlo", il suo ex manager Fernán Martinez su El tiempo faceva l'inventario della sua fortuna, costruita grazie agli investimenti immobiliari: "E' padrone della terza parte di Punta Cana, nella Repubblica Dominicana, compreso l'aeroporto, ha una bella finca di 230 ettari sulle colline di Marbella, da cui si vede la costa africana, e una casa nell'Isola di Indian Creek, a Miami. In Spagna sta costruendo urbanizzazioni di lusso e possiede un'intera isola alle Bahamas. Il suo aereo vale 45 milioni di dollari, la sua bodega di vino non la venderebbe per meno di 30 milioni di dollari e in un garage di Miami ha le sue due Rolls Royce blu".
Nell'articolo ci sono altre sfiziose curiosità sul cantante di musica spagnola che più dischi ha venduto nella storia, ben oltre 250 milioni di copie (questo è vero, non se lo dice da solo). Per esempio, Julio simpatizza per il Partido Popular e sono noti da sempre i suoi stretti legami con alcuni leader storici del partito, da José Maria Aznar a Mariano Rajoy. Ma i suoi ospiti più illustri di Villa Bonita, una delle sei residenze che possiede a Punta Cana, sono Bill e Hillary Clinton, che vi passano lunghi periodi; i loro rapporti sono così cordiali e amichevoli che Hillary chiama spesso Miranda, la compagna del cantante, per chiedere dei loro cinque bellissimi bambini. E non è escluso che, se Hillary arrivasse alla Casa Bianca, Julio potrebbe esibirsi al party di insediamento: progressista negli USA e conservatore in Spagna, il cuore di Iglesias si divide così.
E poi: "Suo padre Julio Iglesias Puga era il suo miglior amico e il suo critico più temuto. A 60 anni, con 1 miliardo di dollari, oltre tremila donne amate, otto figli conosciuti, 1500 copertine in tutto il mondo, fumava di nascosto da suo padre, preoccupato di essere scoperto, come un quindicenne. (...) In tasca ha sempre un tubetto con tre pastiglie e un numero di telefono datogli da Valentin Fuster, un medico del cuore che cura solo milionari o poverissimi. Tutte le mattine, mentre lui nuota nel delizioso mare di fronte a casa sua, nella Repubblica Dominicana, qualcuno sulla riva, si prende cura del tubetto. Sa di più degli altri su tutto. Politica, calcio, aviazione, giardinaggio, architettura, affari o medicina, ma lo affascina parlare di sesso. Non si vanta mai delle donne che ha amato, ricorda solo quelle che gli sono sfuggite. "Il gran segreto è non dare mai le spalle a letto". Adesso preferisce le bionde nordiche, ma tra i 30 e i 40 lo affascinavano le latine, le mulatte e le asiatiche. Non gli si conosce alcuna relazione mediamente seria con una spagnola. "Agli spagnoli piace il lutto, vanno alle corride a vedere se il toro incorna il torero" gli ho sentito dire varie volte "Per aver successo bisogna andarsene, guarda cos'è successo a Picasso, Cassals o Dalí". Ma non può vivere lontano dalla sua Spagna né passare una sola domenica senza chiamare qualcuno che gli dica dal vivo i risultati della Liga. Non può andare a dormire una domenica senza sapere cosa ha fatto il Real Madrid."