venerdì 3 maggio 2013

copenhagenize.eu: Siviglia è la quarta città migliore al mondo per le biciclette

Ti sfrecciano accanto sul Ponte di Triana e devi stare attenta in Avenida San Fernando, dove i confini tra piste ciclabili e spazi pedonali, in mezzo alle terrazas dei bar all'aperto, è piuttosto labile. Da qualche anno Siviglia si è dotata di lunghissime piste ciclabili e promuove continuamente tra i turisti Sevici, un servizio di biciclette in affitto, che possono essere prese e lasciate in vari punti del centro, per scoprire la città con tempi e ritmi più rilassanti.
Non so se in altre città l'introduzione della bicicletta come modus vivendi abbia avuto un successo così travolgente, ma posso testimoniare che a Siviglia è stato enorme, per di più ottenuto nel giro di pochi anni. Così non meraviglia affatto che copenhagenize.eu, che intende diffondere l'uso della bicicletta e che promuove ovunque le politiche che ne favoriscono l'uso, l'abbia piazzata al quarto posto nel mondo nel suo indice delle most bike-friendly city, le città migliori per chi ama la bicicletta. Prima di Siviglia ci sono solo Amsterdam, Copenhagen e Utrecht. L'Olanda e la Danimarca, i due Paesi più famosi per l'uso della bicicletta. Scusate se è poco.
Nelle sue motivazioni copenhagenize.eu spiega che "Siviglia è come il bambino del manifesto, nel movimento moderno dell'uso delle biciclette. Nel 2006 il suo uso modale era dello 0,5% ed è passata da zero a eroe, perché adesso vanta una quota modale del 7%". In un solo anno la città si è dotata di ben 80 km di piste ciclabili e "la trasformazione è stata rapida, intensa e positiva. Altre città guardano a Siviglia per ispirarsi, perché ha dimostrato che è possibile". Certo, ammette realisticamente copenhagenize.eu, il 7% è lontano dalle quote delle tre città che la precedono nella classifica, ma "Siviglia ha raccolto il massimo dei punti, 12, in una serie di categorie tra cui le infrastrutture, l'aumento della quota modale, la politica". E, siccome tutto è perfettibile, si può dire che "una quota modale del 15% sarebbe la gloria per le città europee. Ottenere il 5% è difficile, ma arrivare da lì al 15% è molto più facile". Dunque Siviglia può farcela, è sufficiente "una maggiore volontà politica", perché "investimenti e visione vanno di pari passo". "Se quest'anno la Spagna adotterà la temuta legge del casco obbligatorio, il posizionamento di Siviglia, e il suo futuro come città amica delle biciclette saranno in gioco".
Quando tutto questo è iniziato, sembrava un gioco turistico. Decine di biciclette, per un totale di 2500, piazzate in punti strategici come la Torre del Oro o la plaza de San Francisco, all'inizio delle due strade pedonali e commerciali più importanti della città, calle Sierpes e calle Tetuán, per un totale di 250 aree parcheggio; un sistema di affitto facile e pratico, che funziona tramite abbonamento e che permette di prendere e lasciare le bici in qualunque area parcheggio, con il contatore del proprio abbonamento che termina automaticamente con un bip, non appena la bicicletta viene 'agganciata' nell'area in cui la si lascia; la pubblicità sui giornali locali, che ha insistito sulla praticità dell'uso della bicicletta e sulla sua necessità, in una delle città più inquinate di Spagna, per ridurre il traffico; gli studenti stranieri e i pensionati, i primi a prendere sul serio le nuove politiche in favore della bicicletta, che sfrecciavano sulla nuova (e confusionaria) Avenida de la Constitución, dove la pista ciclabile ha confini ambigui ed è presa d'assalto dalle folle di pedoni che tracimano dai marciapiedi.
C'è voluto un po' di tempo per prendere sul serio la nuova passione di Siviglia per la bicicletta, soprattutto al vedere che gli spazi, tradizionalmente pedonali, dovevano essere condivisi con i ciclisti. Ma alla fine ci si è abituati e ogni tanto si ha la tentazione di ricorrere a Sevici.
Su copenhagenize.eu c'è la classifica delle 14 città migliori al mondo per le amanti delle biciclette e, tranquilli, nessuna italiana risulta in lista: a rappresentare il Sud Europa, solo la Spagna, con Siviglia e Barcellona.