5 città spagnole da visitare nel 2014, perché hanno qualcosa di speciale da
raccontare o da proporre, perché offrono una celebrazione, un anniversario o un
evento che le renderà più interessanti o semplicemente perché sì, perché meritano una visita e perché no?
Il caso vuole che due città siano in Andalusia, una in Aragona, una in
Catalogna e una nelle Asturie.
Si può iniziare in Aragona, a Huesca, candidata a essere Capitale Gastronomica
2014, e che punta decisamente sulla gastronomia per far conoscere le proprie
tradizioni; città pirenaica, a metà strada tra le montagne e la pianura
dell'Ebro, conta per questo su una grande varietà di prodotti della terra. In
città ci sono la bella Cattedrale gotica, con ben 180 scalini per salire sulla
torre principale, e le solide architetture aragonesi dei suoi palazzi civili;
nei dintorni i numerosi itinerari per il trekking nella natura del Parco di
Ordesa o in quello di
Hayas del Valle de Pineta (huescaturismo.com per saperne di più).
A Barcellona, città che non ha bisogno di una ragione per essere visitata,
tutto è pronto per la celebrazione del Tricentenari: l'11 settembre si
celebreranno i 300 anni dalla fine dell'assedio di Barcellona, che consegnò la
città ai Borboni e mise fine alle speranze di indipendenza della Catalogna.
"Il Comune di Barcellona e la Generalitat della Catalogna organizzano una
commemorazione cittadina che servirà per riscoprire la città del XVIII
secolo, per capire le dimensioni dei fatti e metterli in rapporto con il
presente e le aspettative di futuro" spiega il sito web del Tricentenario.
In inglese, catalano e castigliano, potete trovare anche il programma; sede
principale degli eventi in programma, un nuovo spazio culturale, il Born.
Si scende in Andalusia, per celebrare i 750 anni dal ritorno di Jerez de la
Frontera alla Cristianità. La capitale dello sherry e dei cavalli, a pochi
chilometri da Cadice e dall'Oceano Atlantico, venne riconquistata dalla Corona
di Castiglia nel 1264 e da allora è rimasta fedele ai sovrani castigliani,
anche se le influenze arabe continuano presenti nel suo patrimonio e nella sua
cultura (basti pensare al magnifico Alcázar, alla Cattedrale costruita
sull'antica Moschea, alla presenza dei cavalli nella sua economia). In programma
ci sono mostre, seminari, itinerari, che spiegheranno questi 750 anni e che
racconteranno le radici di Jerez, prima città romana, quindi visigota, araba e
infine cristiana (nel sito web jerez750.com tutte le indicazioni). Ma non è
questa l'unica ragione per visitare Jerez nel 2014: la cittadina gaditana è
anche Città Europea del Vino, con itinerari ad hoc nei vigneti e nelle bodegas
dei grandi marchi dello sherry e del vino.
A Córdoba, un'altra città che non ha bisogno di una ragione speciale per essere
visitata, bisogna tornare perché per la prima volta verrà aperto al pubblico
il campanile della Moschea-Cattedrale. Da marzo, secondo i programmi, i turisti
potranno salire fino al livello delle campane, per poter ammirare da lì il
panorama dell'antica capitale del Califfato e per avere ai propri piedi il
Giardino degli Aranci, uno degli spazi di riflessione più belli dell'Andalusia.
E' l'ultimo omaggio che la città rende alla propria Mezquita: dopo averla
aperta di notte, con le suggestive visite notturne, arriva questo nuovo regalo.
L'antico minareto diventato campanile aperto alle visite turistiche.
Da marzo 2014 a Langreo, a poche decine di km a est di Oviedo, nelle Asturie,
tornerà in funzione il trenino dell'Ecomuseo Valle
de Samuño, che ha chiuso la sua prima stagione di attività con oltre 22mila turisti. Langreo si trova in una delle più importanti aree minerarie del
Principato, e sta trovando nel turismo una delle attività per superare la crisi
economica, causata anche dalla chiusura delle miniere. Il percorso del trenino
dura un paio d'ore e permette ai turisti di vedere da vicino, tra gli altri
luoghi legati alle attività minerarie, anche la galleria del pozzo San
Luis de La Nueva, lunga un paio di km: è il pezzo più lungo di una miniera che
può essere visitato in Spagna a bordo di un treno. Una volta tornati in
superficie, c'è una visita guidata per le installazioni della miniera,
dichiarate patrimonio di interesse culturale. Inaugurato il 15 giugno 2013, ha
avuto un successo inaspettato, tanto che per il 2014 si è deciso di ampliare il
periodo di funzionamento.