La vita a volte è così. Dopo l'ascesa alla gloria,
arriva la caduta a terra, a volte più fragorosa del successo. E' successo anche
a Santiago Calatrava, negli anni 90 stella delle torri più originali e di qualunque
infrastruttura avveniristica e adesso, sembra, nuova stella dei Tribunali.
Mentre a Valencia stanno smontando il trencadís del Palau de les Arts, il mosaico di ceramica che copre la cupola, caduto in
più punti e pericoloso per i passanti, mentre a Venezia ricorrono alle vie legali per le spese extra sostenute dopo la costruzione del Ponte della Costituzione, sul
Canal Grande, ecco che da Oviedo arriva
la notizia della condanna per il Palazzo dei Congressi.
Il celebre architetto dovrà pagare 2,9 milioni di euro a Jovellanos XXI, il
gruppo che ha costruito il Palazzo ,per indennizzarlo delle spese extra sostenute durante la realizzazione dei lavori; è la seconda sentenza ed
è stata in fondo favorevole a Calatrava: la prima lo condannava a pagare 3,2 milioni di
euro. La costruzione del Palazzo dei Congressi del capoluogo ovetense è stata
polemica sin dalle sue origini. E' un complesso enorme, realizzato nello spazio
angusto di una piazza circondata da edifici d'abitazione; è costruito su tre
lati e riproduce su ognuno di essi un grande triangolo equilatero rovesciato,
con gli uffici e le sale sul lato superiore, parallelo al piano stradale, mentre
l'altezza del triangolo raccoglie tutti i servizi, a cominciare dall'ascensore;
nella parte centrale del complesso c'è un edificio che simula una grande
discesa, all'interno del quale c'è un centro commerciale. Lo si vede e ci si
chiede il perché di uno sfregio simile a una piazza di un quartiere
residenziale, quando un complesso come questo avrebbe avuto bisogno di grandi
spazi, di un concetto più avveniristico del quartiere che lo ospita. Ma è un
altro discorso.
Il fatto è che la realizzazione del progetto, come buona parte di quelli
firmati da Calatrava, ha dato molti mal di testa. Ci sono stati incidenti di
cantiere e vari difetti di costruzione e progettazione, tanto che la copertura
dell'edificio centrale, che era stata promessa mobile, è stata realizzata
rigida. Tutto questo ha causato l'ennesimo aumento dei costi iniziali, tipico
delle opere di Calatrava, e vari litigi tra l'architetto e la società
costruttrice. E' stato Calatrava a ricorrere al Tribunale, al non aver ricevuto
tutto il compenso stabilito e il Tribunale, fatti i conti, ha stabilito, in
prima sentenza, che il debito era dell'architetto e non di Jovellanos XXI:
infatti i lavori causati da alcuni difetti di costruzione, riparati in corso
d'opera, e causati dal tentativo di garantire l'iniziale mobilità delle coperture
dell'edificio centrale, sono costati 10,24 milioni di euro alla società
costruttrice, il compenso di Calatrava era di 7,2 milioni di euro e, fatte le
debite sottrazioni, è l'architetto che deve versare un compenso ai costruttori.
Non è ancora finita, però: anche per questa sentenza è possibile presentare
ricorso.
La foto del Palazzo dei Congressi di Oviedo, da panoramio.com. d
La foto del Palazzo dei Congressi di Oviedo, da panoramio.com. d