martedì 30 gennaio 2007

Le nozze d'argento di Luis Miguel: 25 anni di musica e successo

Luismiguel
Forse chi di voi ha più di trent'anni si è trovato qualche volta a riflettere sul significato nascosto di versi come "noi ragazzi di oggi abbiamo bisogno di un paio di ali e stimoli eccezionali". Era il 1985 quando il giovanissimo Luis Miguel cantava queste dimenticabili parole al Festival di Sanremo. Per un'estate infiammò le adolescenti italiane, poi sparì. Ma solo dall'Italia.

A 36 anni l'ex ragazzo di oggi, chiamato dai fans el Sol de México, è una delle grandi icone della musica latina, seguito da milioni di incondicionales di ogni età. In questi giorni festeggia le nozze d'argento con la carriera, iniziata nel 1982, con un'apparizione nella versione azteca di Domenica In.
Con oltre 60 milioni di copie vendute, è considerato dalla Warner uno dei suoi due artisti di maggior successo. Giusto per rendere l'idea, l'altro è Madonna. A differenza dei colleghi Ricky Martin, Shakira o Enrique Iglesias, Luis Miguel non ha ceduto alle lusinghe di un disco in inglese, richiestogli insistentemente dalla Warner. "Voglio superare le frontiere in spagnolo" ha spiegato una volta "Mi piace la nostra lingua perché permette di dire Ti amo in molti modi". In 25 anni di carriera, è passato dal rock al pop fino alla geniale riscoperta del bolero, il più romantico dei ritmi latinoamericani, che lo ha trasformato in uno dei nomi classici e imperdibili della musica latina.
Ai Latin Grammy 2005 ha battuto due mostri sacri dei mariachi come Vicente Fernández e Rocío Dúrcal, col suo disco d'esordio nel genere, México en la piel, un omaggio alla cultura del suo Paese, 12 canzoni e 2 milioni di dischi venduti. Si potrebbe dire che prenderle da un esordiente è un'umiliazione, ma essere battuti da Luis Miguel è un onore. Il suo ultimo disco, Navidades, uscito poco prima di Natale, raccoglie i grandi classici natalizi anglosassoni tradotti per la prima volta in spagnolo: ovviamente un successo, il disco più venduto delle Feste in America Latina, Spagna e USA ispanici.
L'ex ragazzo di oggi ha una sfilza di record che farebbero invidia a qualunque veterano: è il primo cantante ad aver vinto il disco di platino per un disco non inglese negli USA, il primo latinoamericano ad aver ottenuto il tutto esaurito al Madison Square Garden di New York, il primo straniero ad aver vinto un Grammy Award, per di più cantando nella propria lingua (aveva 15 anni, poi sono venuti altri 2 Grammy Awards e 5 Latin Grammy). Nel suo ultimo tour USA si è piazzato secondo per numero di spettatori raccolti in un solo posto: alle sue spalle Celine Dion ed Elton John, davanti solo Paul McCartney.
Il suo stile è romantico: "Le donne sono la mia fonte di ispirazione, tutto quello che faccio ha loro come motore. I miei dischi nascono dal bisogno di sedurle" dice. E pare che ne abbia sedotte tante. La più famosa è Mariah Carey, che dopo averlo perso tentò addirittura il suicidio. L'ultima è l'attrice messicana Aracely Arámbula, qualche telenovela azzeccata e due grandi occhi verdi, che da quando si è legata a lui è letteralmente sparita dalla circolazione. E' anche la donna più invidiata del continente, dato che il 1° gennaio lo ha reso padre del piccolo Miguel, il bambino più aspettato del 2006, la cui foto vale adesso milioni di dollari. E infatti pare che la pubblicherà in esclusiva Hola.
Abile amministratore di se stesso, Luis Miguel non commenta mai ciò che i media dicono di lui e della sua vita privata. Sa che il mistero aumenta l'interesse. E' il sogno proibito delle donne grazie al sorriso fanciullesco e ai modi educati d'altri tempi; il modello degli uomini, che vedono in lui la capacità di esprimere sensibilità senza perdere niente del macho.
La vita privata non gli ha risparmiato grandi dolori. "Con tutto quello che mi è successo sarei dovuto impazzire o sparire e invece risulta che sono sopravvissuto" dice. La sua famiglia non ha retto il suo successo di bambino prodigio e poco dopo il divorzio sua madre, l'italiana Marcella Basteri, è misteriosamente scomparsa (di tanto in tanto la cerca Chi l'ha visto?); nel 1992 suo padre è morto dopo un lungo periodo di incomprensioni mai risolte. Qualche tempo fa in un'intervista televisiva Luis Miguel ha ammesso che vorrebbe rivedere la madre: "Sarebbe il regalo più grande della mia vita, mi aiuterebbe in molte cose" ha spiegato con semplicità. E' stato così sincero da spiazzare l'intervistatore.
Prima di Aracely viveva da solo in una villa di Acapulco, diventata una delle inevitabili mete turistiche della città, adesso si muove tra Los Angeles e Chihuahua, la città di cui è originaria la compagna, legatissima alla sua famiglia. E sempre prima che lei gli cambiasse la vita e gli regalasse Miguel era "el gran solitario" della musica latina. Una volta aveva detto: "Spero che un giorno la gente mi possa ascoltare e sentire la mia vera voce. In quel momento saprà che sono solo un vecchio cane solitario e molto colpito".
Ripensandoci adesso, quei dimenticabili versi "puoi farci piangere ah ah, ma non puoi farci cedere ah ah", in fondo nascondevano una verità. Luismi deve aver pianto molto, ma non ha ceduto.