sabato 30 giugno 2007

L'inarrestabile Bea, la Betty la fea spagnola, regina della tv

Cosa si nasconde dietro la segretaria brutta, ma intelligente, preparata e di buon cuore che riesce ad affascinare il bellissimo capo fino a farsi sposare? Betty la fea, travolgente fenomeno delle telenovelas colombiane, è un successo in qualunque altra versione. Se in Italia ci si sorbisce su Italia1 Ugly Betty, la versione USA prodotta da Salma Hayek, in Spagna, dopo aver visto la versione originale e quella messicana, hanno deciso di farsene anche una in proprio. Risultato: da circa un anno Yo soy Bea, questo il titolo spagnolo del format colombiano, è il fiore all'occhiello di Tele5 e domina gli ascolti della sua fascia oraria.
TVE e Antena 3 non sanno più cosa inventarsi per contastarla e hanno dovuto puntare su telenovelas di produzione miamense come La viuda de Blanco o El Zorro la Rosa y la Espada per racimolare qualcosa. Alejandro Tous e Ruth Núñez, i due attori protagonisti, sono finiti più volte, nonostante gli inutili tentativi di Tele5 di nascondere il vero volto di Ruth per non rovinare la sorpresa della trasformazione del brutto anatroccolo in cigno, sulle copertine della stampa rosa. Pare che si siano inevitabilmente fidanzati anche nella vita.
Un paio di giorni fa Yo soy Bea ha superato la barriera del 40% di ascolto, sfiorando quota 41%. Quasi come un Gran Premio di Formula 1 di questi anni di Alonsomania o una partita della selección spagnola ai Mondiali.
A marzo la prima notte d'amore di Bea e Alvaro, i due protagonisti, raccolse il 37,7% dei telespettatori, primato appena battuto, e finì commentata su tutti i giornali, oltre che su youtube et similia.
Il fenomeno Bea ha superato le barriere della tv ed è tracimato su Internet, dove la pagina creata da Tele5 per riunire i brutti di tutto il mondo di lingua spagnola (www.yotambiensoybea.com), ha superato il milione e mezzo di visitatori unici, con oltre 10 milioni di pagine viste dalla sua creazione, ed è diventato il prodotto multimedia leader della catena. All'interno del sito c'è il Blog de una fea (Blog di una brutta), in cui la protagonista racconta le sue esperienze nel serial, riflettendo sulle difficoltà e gli svantaggi di un brutto nel mondo: ha ricevuto oltre 26mila messaggi; nella sezione delle foto "imbruttite" hanno partecipato oltre 43mila persone. Tutto un successo e un fenomeno che non dovrebbero essere sorprendenti, visti i risultati che le varie Betty hanno ottenuto nei propri Paesi. Ma che però non evitano qualche domanda, visto il successo planetario di questa modesta segretaria colombiana diventata simbolo universale di superamento personale, nonostante gli svantaggi iniziali. Perché Betty, diventata Bea in Spagna, ha tanto successo? Perché piacciono le sue tragicomiche vicende? Perché c'è così tanta voglia di vedere un brutto intelligente e preparato trionfare sui belli, rappresentati sempre come cinici e volgari, ai quali l'aspetto fisico rende tutto più facile? Ci sarà anche una certa dose di sadismo nell'assistere ai tormenti del bellissimo capo costretto ad ammettere prima a se stesso e poi agli amici, di essere innamorato della segretaria insignificante nonostante le bellissime che lo circondano? Sarà che il mondo è dei brutti e si sono stufati di vedersi rappresentati come sgraziati anatroccoli perdenti? e sarà che la vera dicotomia non è ricchi/poveri ma belli/brutti?
Domande senza risposta, in fondo.
Ma è interessante notare come Tele5 continui a sfruttare il grande successo di Yo soy Bea, tradendone il vero spirito. Il serial si svolge nella redazione della rivista muy trendy Bulevar 21, di cui Alvaro è direttore. In questi giorni la rivista esce davvero nelle edicole spagnole: i suoi contenuti sono diretti al pubblico femminile, sullo stile di Vanity Fair, A o Grazia. Ci sono richiami al fortunatissimo serial nelle varie rubriche, ad esempio, le ricette sono quelle fornite in tv da Carlos, il padre di Bea. Ma ci sono anche articoli indipendenti, reportage su temi di attualità e non necessariamente tipici del segmento femminile. L'idea è che Bulevar 21 sopravviva al fenomeno televisivo e possa trovare un proprio spazio nel già affollato mondo dei mensili femminili spagnoli (in Spagna non esistono i settimanali, i giornali più prestigiosi e più interessanti sono mensili. Strano ma vero). Per riuscirci sulla prima copertina hanno messo Vicky Martin Berrocal, una delle donne più belle di Spagna, volitiva ex moglie del torero El Cordobés e logorroica opinionista di Channel n.4, contenitore pomeridiano della Cuatro.