Al FesTVal di Vitoria Yon González, con i suoi colleghi di serie Martin Rivas, Elena Furiase e Blanca Suárez, è stato probabilmente l'unico in grado di suscitare le stesse scene di entusiasmo ed euforia che si sono viste per Hugo Silva. Il 24enne attore basco è uno degli idoli dei giovanissimi spagnoli grazie al serial El internado, che racconta di un gruppo di studenti di un collegio, coinvolti in episodi misteriosi, inquietanti, a volte macabri e sempre conditi con molta, inevitabile suspence (proprio per questa ragione, non ne ho mai vista una puntata, anche se conosco di fama tutti i protagonisti). Proprio questa trama, che unisce il thriller e il mistero alla bellezza degli attori, fa sì che El internado non sia l'ennesima serie destinata agli ormoni dei giovanissimi, in cui si vedono coetanei fascinosi il più possibile svestiti. Tra i giovani attori lanciati da El internado emergono soprattutto Ana de Armas e Yon González: sembrano essere i più promettenti e i più carismatici e curiosamente sono stati entrambi protagonisti di Mentiras y gordas, campione d'incassi che ha svestito praticamente la maggior parte degli attori televisivi più amati dai giovanissimi (Yon ha offerto anche un paio di nudi integrali) e che ha avuto in loro due degli interpreti più credibili. Ana ha lasciato El internado la scorsa stagione, dopo essere stata l'ennesima vittima di questa inquietante scuola; pare che nessuno si aspettasse la sua uscita di scena, neanche lei, che confermava poco prima: "Nessuno di noi sa cosa succederà, per cui non sappiamo fino a quando rimarremo nella serie, anche se tutti speriamo di rimanere il più a lungo possibile". Antena 3 non se l'è però lasciata scappare e l'ha voluta, bellissima schiava iberica, protagonista ribelle al dominio romano in Hispania (pare che quest'anno sia obbligatorio per le tv spagnole avere almeno una serie d'epoca nei palinsesti).
Per Yon le cose sono andate diversamente. L'ultima stagione di El internado è stata lanciata con l'annuncio della morte di altri 5 protagonisti e il bell'attore basco ha già detto che a lui non importa morire, "l'importante è che succeda nell'ultimo episodio, perché voglio esserci in tutti". E' legato alla serie che lo ha lanciato (prima aveva girato solo SMS, una serie su Internet in cui c'erano anche Amaia Salamanca e Maria Castro, finite in Sin tetas no hay paraiso, e Mario Casas, finito ne Los hombres de Paco), ma, giustamente, ha già pronto il suo futuro. Ieri TVE ha annunciato che è uno dei nuovi protagonisti di Gran Reserva, la serie sorpresa della primavera spagnola, tutta girata tra i vigneti de La Rioja. Doveva essere una specie di versione spagnola di Falcon Crest, raccontando gli amori frustrati e impossibili e le rivalità professionali tra due famiglie, i Cortázar, guidati da Emilio Gutiérrez Caba, patriarca autoritario e manipolatore, e i Reverte, alla cui testa c'è un'Angela Molina splendida, caparbia e ovviamente onesta e leale; si è trasformata in un'appassionante serie che ricorda un po' A proposito di Henry (il primogenito dei Cortázar, cattivissimo, perde la memoria e diventa buono e, cercando di ricostruire il suo passato, si sorprende per le sue malefatte e si innamora di un vecchio amore di gioventù che ha fatto molto soffrire, ovviamente la primogenita dei Reverte), fa scoprire uno dei territori più belli della Spagna settentrionale, La Rioja (che infatti ha partecipato alla produzione con un importante contributo finanziario) e conferma che nelle serie televisive non bisogna mai fidarsi di nessuno, neanche dei terzogeniti belli e indolenti, che si rivelano alla fine più perfidi e astuti dei loro maestri, come Raúl Cortázar, degno figlio del patriarca, come proprio le ultime puntate della prima stagione di Gran Reserva dimostrano.
Yon entra in questa serie piena di domande rimaste senza risposta per interpretare il segretario dei Cortázar: nelle sue mani passeranno i segreti di famiglia e, racconta TVE, sarà una figura chiave per lo sviluppo delle trame future. Per il bell'attore è un salto di qualità importante, evidentemente: Gran Reserva gli offre l'occasione di passare dai serial per i giovanissimi a quelli destinati a tutta la famiglia e di ampliare così pubblico e visibilità. E gli offre anche l'occasione di lavorare per la prima volta con suo fratello, Aitor Luna, che interpreta l'irresistibile e misterioso Raúl Cortázar, silenzioso e distante nei primi episodi e salito prepotentemente alla ribalta negli ultimi.
Yon e Aitor, il primo usa il cognome di famiglia, il secondo quello della madre, separati da 5 anni, Yon è del 1986, Aitor del 1981, hanno lasciato entrambi i Paesi Baschi per cercare fortuna a Madrid. Ieri Aitor raccontava in tv che da ragazzino non sognava di fare l'attore, fino a quando non ha provato per caso, gli è piaciuto e ha scoperto che era quello che voleva fare e ha detto a sua madre, Mamà, quiero ser artista, Mamma, voglio fare l'artista. Yon ha seguito lo stesso percorso: ha scoperto la vocazione sul set di SMS e adesso giura di non volersi fermare. Entrambi sono esplosi in serie di grande successo: Aitor ha sedotto le chicas che sanno, le sorelle maggiori insomma, in Los hombres de Paco, dove interpretava il bel Gonzalo Montoya, Yon è stato l'idolo di tutte le sorelle più piccole in El internado, come dimostra il successo tra le adolescenti a Vitoria. Entrambi sono passati da Antena 3 a TVE1 per dare maggiore solidità alla propria carriera e si dichiarano tutti e due entusiasti di lavorare finalmente insieme. Per ora, nell'attesa di vederli per la prima volta insieme in una serie, possono contare sulla curiosità di tutte le sorelle di Spagna.
PS Stavo cercando un paio di fotografie per illustrare questo post e ho invece trovato il video di uno scherzo giocato a Yon González, con la complicità di Aitor Luna, in una trasmissione tipo Scherzi a parte, ma con fini benefici (alla fine Yon fa un appello per donare denaro a un'associazione che si occupa di bambini ammalati di cancro); Aitor accompagna Yon a un casting, seguono le indicazioni al telefono, ma finiscono su una strada sterrata che termina in mezzo al niente e in un'automobile abbandonata trovano una ragazza imbavagliata e legata. Yon continua a pregare il fratello di andare via, mentre Aitor continua a giocare al fratello maggiore e a tranquillizzarlo, attaccato al telefono. Poi non trovano più le chiavi dell'auto per andare via e arrivano pure due tizi poco raccomandabili...
Per Yon le cose sono andate diversamente. L'ultima stagione di El internado è stata lanciata con l'annuncio della morte di altri 5 protagonisti e il bell'attore basco ha già detto che a lui non importa morire, "l'importante è che succeda nell'ultimo episodio, perché voglio esserci in tutti". E' legato alla serie che lo ha lanciato (prima aveva girato solo SMS, una serie su Internet in cui c'erano anche Amaia Salamanca e Maria Castro, finite in Sin tetas no hay paraiso, e Mario Casas, finito ne Los hombres de Paco), ma, giustamente, ha già pronto il suo futuro. Ieri TVE ha annunciato che è uno dei nuovi protagonisti di Gran Reserva, la serie sorpresa della primavera spagnola, tutta girata tra i vigneti de La Rioja. Doveva essere una specie di versione spagnola di Falcon Crest, raccontando gli amori frustrati e impossibili e le rivalità professionali tra due famiglie, i Cortázar, guidati da Emilio Gutiérrez Caba, patriarca autoritario e manipolatore, e i Reverte, alla cui testa c'è un'Angela Molina splendida, caparbia e ovviamente onesta e leale; si è trasformata in un'appassionante serie che ricorda un po' A proposito di Henry (il primogenito dei Cortázar, cattivissimo, perde la memoria e diventa buono e, cercando di ricostruire il suo passato, si sorprende per le sue malefatte e si innamora di un vecchio amore di gioventù che ha fatto molto soffrire, ovviamente la primogenita dei Reverte), fa scoprire uno dei territori più belli della Spagna settentrionale, La Rioja (che infatti ha partecipato alla produzione con un importante contributo finanziario) e conferma che nelle serie televisive non bisogna mai fidarsi di nessuno, neanche dei terzogeniti belli e indolenti, che si rivelano alla fine più perfidi e astuti dei loro maestri, come Raúl Cortázar, degno figlio del patriarca, come proprio le ultime puntate della prima stagione di Gran Reserva dimostrano.
Yon entra in questa serie piena di domande rimaste senza risposta per interpretare il segretario dei Cortázar: nelle sue mani passeranno i segreti di famiglia e, racconta TVE, sarà una figura chiave per lo sviluppo delle trame future. Per il bell'attore è un salto di qualità importante, evidentemente: Gran Reserva gli offre l'occasione di passare dai serial per i giovanissimi a quelli destinati a tutta la famiglia e di ampliare così pubblico e visibilità. E gli offre anche l'occasione di lavorare per la prima volta con suo fratello, Aitor Luna, che interpreta l'irresistibile e misterioso Raúl Cortázar, silenzioso e distante nei primi episodi e salito prepotentemente alla ribalta negli ultimi.
Yon e Aitor, il primo usa il cognome di famiglia, il secondo quello della madre, separati da 5 anni, Yon è del 1986, Aitor del 1981, hanno lasciato entrambi i Paesi Baschi per cercare fortuna a Madrid. Ieri Aitor raccontava in tv che da ragazzino non sognava di fare l'attore, fino a quando non ha provato per caso, gli è piaciuto e ha scoperto che era quello che voleva fare e ha detto a sua madre, Mamà, quiero ser artista, Mamma, voglio fare l'artista. Yon ha seguito lo stesso percorso: ha scoperto la vocazione sul set di SMS e adesso giura di non volersi fermare. Entrambi sono esplosi in serie di grande successo: Aitor ha sedotto le chicas che sanno, le sorelle maggiori insomma, in Los hombres de Paco, dove interpretava il bel Gonzalo Montoya, Yon è stato l'idolo di tutte le sorelle più piccole in El internado, come dimostra il successo tra le adolescenti a Vitoria. Entrambi sono passati da Antena 3 a TVE1 per dare maggiore solidità alla propria carriera e si dichiarano tutti e due entusiasti di lavorare finalmente insieme. Per ora, nell'attesa di vederli per la prima volta insieme in una serie, possono contare sulla curiosità di tutte le sorelle di Spagna.
PS Stavo cercando un paio di fotografie per illustrare questo post e ho invece trovato il video di uno scherzo giocato a Yon González, con la complicità di Aitor Luna, in una trasmissione tipo Scherzi a parte, ma con fini benefici (alla fine Yon fa un appello per donare denaro a un'associazione che si occupa di bambini ammalati di cancro); Aitor accompagna Yon a un casting, seguono le indicazioni al telefono, ma finiscono su una strada sterrata che termina in mezzo al niente e in un'automobile abbandonata trovano una ragazza imbavagliata e legata. Yon continua a pregare il fratello di andare via, mentre Aitor continua a giocare al fratello maggiore e a tranquillizzarlo, attaccato al telefono. Poi non trovano più le chiavi dell'auto per andare via e arrivano pure due tizi poco raccomandabili...
Yon y Aitor en la Gala Inocente inocente
Caricato da samureta. - Guarda gli altri video