Una delle cose più impressionanti, in questi giorni a Madrid, è la cappa di smog che avvolge la città. Non è qualcosa che raccontano i media: è qualcosa che chiunque si avvicini o si allontani dalla città vede a occhio nudo. Il cielo terso di questi giorni d'inverno e, poco più giù, una sottile foschia nera. Fa impressione pensare che milioni di persone respirano quell'aria tutti i giorni. Non che in altre città non ci sia inquinamento e non che, per fare un esempio, arrivando dalla Val di Susa, non si veda la stessa sottile cappa di smog su Torino. La cosa che fa impressione, nel caso madrileno, è leggere i media.
Da giorni infuria una polemica sulla qualità dell'aria. Ha iniziato il Comune di Madrid, che, al vedere l'impossibilità di rispettare i parametri dell'Unione Europea in materia d'inquinamento, ha chiesto una moratoria. Immediatamente le associazioni ecologiste hanno protestato: "Gli studi calcolano che a Madrid muoiono ogni anno 2000 persone prematuramente a causa dell'inquinamento dell'aria" hanno fatto sapere da Ecologistas en Acción. Le polemiche hanno spinto il vicesindaco e Assessore all'Ambiente Ana Botella a intervenire. Non l'avesse mai fatto. "L'inquinamento atmosferico di Madrid non è nocivo per la salute dei cittadini" ha affermato infelicemente la moglie di José Maria Aznar. Non è ancora riuscita a spiegare come possa l'inquinamento non essere nocivo, ma ha suscitato un vespaio, l'indignazione degli ecologisti e l'incredulità dei media di ogni colore (persino l'ABC ha rinunciato a difenderla). "L'inquinamento provoca migliaia di morti. Danneggia il sistema cardiovascolare, causa infarti, problemi di circolazione, asma, ostruzione delle vie aeree, bronchiti, problemi nel sistema immunologico" ha commentato il dottor Javier González Medel, portavoce dell'Asociación por la Defensa de la Salud Pública di Madrid. "Sono dichiarazioni di un'irresponsabilità e un'ignoranza assolute. La inabilitano a continuare ad esercitare la sua carica" ha sostenuto l'associazione ecologista Equo. Ma, ovviamente, Botella non si è dimessa.
Il meglio, però, arriva leggendo El Mundo. E se lo leggete su un treno che si muove avendo Madrid all'orizzonte, coperta dalla sua paurosa cappa nera, vi assicuro che è ancora più impressionante (o indignante?). "Per anni la stazione municipale di misura dell'inquinamento installata all'altezza della plaza de Luca de Tena dava i peggiori risultati della capitale. Ma adesso non più. Il Paseo de las Delicias è sparito dalla cartina dei fumi nocivi. Cosa è successo? E' migliorata l'aria? No. Il fatto è che non ci sono più le stazioni che misurano l'inquinamento. Come per dar ragione al detto "occhio non vede cuore non duole", il Comune di Madrid ha cambiato, un anno fa, il posto di una decina di stazioni e le ha portato verso la periferia. Quelle che ha spostato sono proprio quelle situate in alcuni dei posti con maggiore traffico e in cui si avevano i livelli più elevati di sostanze nocive nell'aria" scrive il quotidiano, vicinissimo ad Aznar e, dunque, a Botella. Madrid nasconde l'inquinamento sotto il tappeto titola il suo articolo. E l'impressione è proprio questa, che il Comune agisca con cinismo infischiandosene, in fondo, della salute dei cittadini.
La polemica tra Governo municipale e opposizione non dimentica le imminenti elezioni locali del 22 maggio, in cui il popolare sindaco conservatore Alberto Ruiz Gallardón, uno degli uomini politici più popolari del PP e del Paese, non dovrebbe lasciare molte chance allo sconosciuto socialista Jaime Lissavetzky, Sottosegretario allo Sport del governo di José Luis Rodriguez Zapatero, che non ha lasciato, per ora, l'incarico nazionale per dedicarsi a Madrid. In campo è scesa anche il Ministro dell'Ambiente Rosa Aguilar, che ha accusato le autorità madrilene di ingannare sulla qualità dell'aria, dimenticando l'importanza che riveste per la salute dei cittadini. L'intervento del Ministro ha spinto la presidente della Comunidad de Madrid Esperanza Aguirre, in genere ai ferri corti con il collega di partito Alberto Ruiz Gallardón, a dire la sua e a definire "impresentabile" Aguilar perché gli spostamenti delle stazioni di misurazione dell'inquinamento sono stati richiesti dalla normativa UE e il Ministro "lo sa bene".
In realtà Aguirre, come suo solito, manipola abbastanza le cose. L'Unione Europea chiede che le stazioni siano collocate in modo da coprire la città nel modo più ampio: quindi, come fanno notare le associazioni ecologiste, non era necessario toglierle dal centro (e dai luoghi più inquinati di Madrid), era sufficiente aggiungerne altre negli altri quartieri cittadini. Con lo spostamento delle stazioni, sottolinea anche El Mundo, "si perdono le serie storiche di misurazioni accumulate negli anni. Non sarà più possibile sapere come evolve la qualità dell'aria in posti problematici come la plaza Luca de Tena". E, soprattutto, non si controlla l'impressionante nube nera che grava su Madrid.
Da giorni infuria una polemica sulla qualità dell'aria. Ha iniziato il Comune di Madrid, che, al vedere l'impossibilità di rispettare i parametri dell'Unione Europea in materia d'inquinamento, ha chiesto una moratoria. Immediatamente le associazioni ecologiste hanno protestato: "Gli studi calcolano che a Madrid muoiono ogni anno 2000 persone prematuramente a causa dell'inquinamento dell'aria" hanno fatto sapere da Ecologistas en Acción. Le polemiche hanno spinto il vicesindaco e Assessore all'Ambiente Ana Botella a intervenire. Non l'avesse mai fatto. "L'inquinamento atmosferico di Madrid non è nocivo per la salute dei cittadini" ha affermato infelicemente la moglie di José Maria Aznar. Non è ancora riuscita a spiegare come possa l'inquinamento non essere nocivo, ma ha suscitato un vespaio, l'indignazione degli ecologisti e l'incredulità dei media di ogni colore (persino l'ABC ha rinunciato a difenderla). "L'inquinamento provoca migliaia di morti. Danneggia il sistema cardiovascolare, causa infarti, problemi di circolazione, asma, ostruzione delle vie aeree, bronchiti, problemi nel sistema immunologico" ha commentato il dottor Javier González Medel, portavoce dell'Asociación por la Defensa de la Salud Pública di Madrid. "Sono dichiarazioni di un'irresponsabilità e un'ignoranza assolute. La inabilitano a continuare ad esercitare la sua carica" ha sostenuto l'associazione ecologista Equo. Ma, ovviamente, Botella non si è dimessa.
Il meglio, però, arriva leggendo El Mundo. E se lo leggete su un treno che si muove avendo Madrid all'orizzonte, coperta dalla sua paurosa cappa nera, vi assicuro che è ancora più impressionante (o indignante?). "Per anni la stazione municipale di misura dell'inquinamento installata all'altezza della plaza de Luca de Tena dava i peggiori risultati della capitale. Ma adesso non più. Il Paseo de las Delicias è sparito dalla cartina dei fumi nocivi. Cosa è successo? E' migliorata l'aria? No. Il fatto è che non ci sono più le stazioni che misurano l'inquinamento. Come per dar ragione al detto "occhio non vede cuore non duole", il Comune di Madrid ha cambiato, un anno fa, il posto di una decina di stazioni e le ha portato verso la periferia. Quelle che ha spostato sono proprio quelle situate in alcuni dei posti con maggiore traffico e in cui si avevano i livelli più elevati di sostanze nocive nell'aria" scrive il quotidiano, vicinissimo ad Aznar e, dunque, a Botella. Madrid nasconde l'inquinamento sotto il tappeto titola il suo articolo. E l'impressione è proprio questa, che il Comune agisca con cinismo infischiandosene, in fondo, della salute dei cittadini.
La polemica tra Governo municipale e opposizione non dimentica le imminenti elezioni locali del 22 maggio, in cui il popolare sindaco conservatore Alberto Ruiz Gallardón, uno degli uomini politici più popolari del PP e del Paese, non dovrebbe lasciare molte chance allo sconosciuto socialista Jaime Lissavetzky, Sottosegretario allo Sport del governo di José Luis Rodriguez Zapatero, che non ha lasciato, per ora, l'incarico nazionale per dedicarsi a Madrid. In campo è scesa anche il Ministro dell'Ambiente Rosa Aguilar, che ha accusato le autorità madrilene di ingannare sulla qualità dell'aria, dimenticando l'importanza che riveste per la salute dei cittadini. L'intervento del Ministro ha spinto la presidente della Comunidad de Madrid Esperanza Aguirre, in genere ai ferri corti con il collega di partito Alberto Ruiz Gallardón, a dire la sua e a definire "impresentabile" Aguilar perché gli spostamenti delle stazioni di misurazione dell'inquinamento sono stati richiesti dalla normativa UE e il Ministro "lo sa bene".
In realtà Aguirre, come suo solito, manipola abbastanza le cose. L'Unione Europea chiede che le stazioni siano collocate in modo da coprire la città nel modo più ampio: quindi, come fanno notare le associazioni ecologiste, non era necessario toglierle dal centro (e dai luoghi più inquinati di Madrid), era sufficiente aggiungerne altre negli altri quartieri cittadini. Con lo spostamento delle stazioni, sottolinea anche El Mundo, "si perdono le serie storiche di misurazioni accumulate negli anni. Non sarà più possibile sapere come evolve la qualità dell'aria in posti problematici come la plaza Luca de Tena". E, soprattutto, non si controlla l'impressionante nube nera che grava su Madrid.