venerdì 1 luglio 2011

La Famiglia Reale spagnola è l'unica assente alle nozze di Albert e Charlene

Re Juan Carlos ha telefonato personalmente al Principe Albert di Monaco per confermargli che non sarà presente al matrimonio con Charlene Wittstock, oggi alle 17 il rito civile, domani mattina quello religioso. La Casa Reale spagnola ha anche confermato che alle nozze monegasche non assisterà alcun membro della Famiglia Reale. E sarà l'unica Famiglia Reale europea regnante assente alle "altre" nozze dell'anno.
Il Principato di Monaco ha infatti diffuso la lista degli invitati che hanno confermato la propria presenza e ci sono la Famiglia Reale svedese al completo, i Granduchi del Lussemburgo con l'erede al trono, i principi ereditari del Belgio con i fratelli, il principe ereditario della Danimarca con moglie e fratello, i principi ereditari di Olanda e Norvegia, i principi Edward e Sophie d'Inghilterra con lo zio, Michael di Kent, il principe Alois del Liechtenstein, la principessa Meriem del Marocco con la figlia, il principe Feisal di Giodania, l'erede al trono del Bahrein, il re del Lesotho, l'Aga Khan, i rappresentanti delle Case Reali deposte d'Italia, Serbia, Romania, Russia, Portogallo. Ci sarà persino Luis Alfonso di Borbone, aspirante al trono di Francia e nipote di secondo grado di Juan Carlos. Insomma, i Borbone spagnoli stanno facendo una figuraccia. Perché?
Sono giorni, da quando le indiscrezioni che parlavano della clamorosa assenza hanno iniziato a girare, che si lanciano le ipotesi più varie. L'ufficiale, ma non per questo credibile, è che l'invito è stato rivolto personalmente a re Juan Carlos da un altro Capo di Stato, il principe Albert, quindi, per ragioni protocollari, o va Juan Carlos o non va nessuno. Il re spagnolo detesta andare ai matrimoni e a cerimonie simili, e infatti non ci va da anni, ha assistito solo alle nozze dei figli suoi e delle sorelle. Poche settimane fa è stato operato a un ginocchio e ha preso al balzo la convalescenza per evitarsi il matrimonio principesco monegasco. Ok, ma se il re non va, poteva andare almeno la regina! Solo che sta male, sempre per ragioni protocollari, mandare Sofia in giro da sola: era già successo in Svezia, al matrimonio di Victoria, dove la si era accoppiata a Beatrice d'Olanda, pure lei sola (vedova); ma, al gran ballo di Victoria e Daniel, vedere tutte le coppie ballare e la regina spagnola fare da candela non è piaciuto. Quindi, neanche Sofia.
Le ragioni protocollari ovviamente non convincono nessuno. Di fatto, le altre case regnanti mandano gli eredi al trono, che hanno lo stesso rango di Albert, seppure lui sia Capo di Stato. Praticamente il matrimonio di Albert è stato trattato dalle Case Reali europee come il matrimonio di William e Catherine: rappresentanza reale ai massimi livelli, ma con l'assenza dei sovrani, che partecipano solo ai matrimoni di altri re o di eredi al trono (William ha davanti il padre Charles, è erede di un erede, il protocollo delle Case Reali non è cosa per tutti e beato chi si diverte).
Insomma, perché non vanno nel Principato Felipe e Letizia, come andranno domani Haakon e Mette Marit, Philippe e Mathilde, Wilhelm-Alexander e Máxima, Frederik e Mary, Victoria e Daniel? Qui inizia il bello. La colpevole sarebbe la solita Letizia, secondo le teorie che si muovono tra Madrid e il web. Dopo sette anni di matrimonio Letizia non ha ancora trovato il suo posto in Europa, scriveva tempo fa Vanity Fair España, sottolineando come le altre principesse del Nord, pure loro di origine plebea e pure loro con un passato problematico, si siano adattate perfettamente al ruolo e si vedano anche in privato, per un caffè e un pomeriggio di shopping. Letizia è esclusa, un po' perché non parla bene l'inglese, e dunque l'unica con cui può parlare è Máxima d'Olanda, nata in Argentina, un po' perché non si fa mai vedere agli appuntamenti internazionali non strettamente necessari (come dimenticare che si è evitata la festa per i 70 anni di Costantino di Grecia, a cui ha assistito persino la regina Elisabetta II, per andarsene nell'Algarve con alcuni amici portoghesi?). La Principessa delle Asturie detesta gli incontri dell'aristocrazia europea e la sua presenza si limita allo stretto necessario: al matrimonio di William e Kate gli eredi al trono spagnolo sono stati i primi a sparire perché lo stesso giorno la piccola Sofia compiva 4 anni e bisognava essere a casa per festeggiare il suo compleanno. Dunque, i Principi non vanno perché Letizia non ha voglia e perché, sostanzialmente, nessuno se li fila.
Ma è evidente che Letizia, per quanto possa essere arrogante e altezzosa, non ha tutto il potere che le si attribuisce: se Juan Carlos avesse ordinato ai Principi di volare a Monaco, sarebbero volati a Monaco, volenti o nolenti. E allora, perché il re non l'ha ordinato? Perché, si dice, i rapporti con il principe Albert non sono più fluidi e affettuosi come un tempo. Il patatrac sarebbe successo nel 2005, alla riunione del COI che doveva determinare la città sede delle Olimpiadi 2012. Madrid era una delle capitali candidate, con Londra e Parigi, non era neanche in una posizione sfavorita, anzi, anche senza essere spagnoli, possiamo dire che il suo progetto era uno dei più apprezzati. Albert di Monaco, in qualità di membro del COI, chiese come pensava, la capitale spagnola, di garantire la sicurezza, alla luce degli attentati ad Atocha e dell'ETA. Smarrimento della delegazione spagnola, alla domanda inaspettata, considerata da allora in poi un vero e proprio trabocchetto: ovviamente né il sindaco Alberto Ruiz Gallardón né il premier José Luis Rodriguez Zapatero potevano garantire una sicurezza al 100% (ma non potevano neanche farlo Parigi e Londra, pure loro teatri di sanguinosi attentati, a cui, però, Albert non rivolse la fatal domanda). Così la candidatura di Madrid cadde. E da allora gli spagnoli incolpano il principe monegasco della bocciatura della loro capitale. Ed è da allora che i rapporti tra i Borbone e i Grimaldi si sono molto raffreddati. E questa potrebbe essere una delle ragioni dell'assenza della Famiglia Reale spagnola al matrimonio di Albert e Charlene. Mah.