giovedì 22 settembre 2011

Due lezioni da El Corte Inglés di Madrid, cercando una biro

Usando tanto il computer per scrivere e avendo quasi dimenticato i classici carta e penna, capita di trovarsi senza biro proprio quando serve. Niente di male, basta uscire e comprarne una. Più facile a dirsi che a farsi.
Nel Madrid de los Austria non c'è un tabacchino che venda cancelleria. Meglio, non c''è tabacchino y punto. Ok, che il Governo di José Luis Rodriguez Zapatero ha proibito il fumo nei luoghi pubblici, ma dove comprano le sigarette i fumatori di Madrid?! Magari la distrazione collabora, ma tra calle Mayor e dintorni non si avvistano tabacchini. Poi si va verso la Gran Via (anche perché procurarsi una biro non è l'unico pensiero della giornata). La Puerta del Sol è già un crogiuolo di genti, del resto, vuole la leggenda, non dorme mai e c'è già un gruppo di verde vestito che ricorda di primo mattino che la huelga indefinida, lo sciopero a tempo indefinito, proclamato dagli insegnanti contro i tagli di Esperanza Aguirre alla scuola pubblica continua. Però i negozi intorno sono ancora chiusi, compreso El Corte Inglés.
Il mistero di Madrid, che si sveglia come tutte le capitali europee, intorno alle 7, le 8, è l'orario di apertura dei negozi: la città è già in marcia e la maggior parte dei negozi è ancora chiusa alle 9. Si inizia ad aprire alle 10, in Fuencarral anche alle 10.30 e non è raro intorno alle 11 vedere ancora i camion che scaricano i rifornimenti nei bar de los Austria, mentre gli esercenti iniziano ad aprire le pesanti porte di legno. I bar che aprono e ricevono i rifornimenti alle 11... è uno dei misteri degli orari spagnoli.
Fatto sta, che intorno alle 10 aprono i negozi dello shopping globalizzato della Gran Via. E nessuno, tra Fuencarral e il Callao ha l'aria di vendere cose banali tipo block-notes, biro, gomme, matite. Entri in uno dei tanti negozi di souvenir e chiedi del bolígrafo, la commessa indica con il mento lo stand davanti a lei senza sforzarsi né per un Hola né per un , né per un sorriso, ma siamo in Spagna, it's normal. E in effetti non vedi l'ora di spendere 1,65 euro per una biro dai colori psichedelici con su scritto Madrid! Mentre paghi alla cassa di un H&M ti viene in mente la domanda: Scusa, la domanda scema,  ma dove posso comprare un bolígrafo, ché non vedo negozi da nessuna parte per comprarlo?! Il commesso guarda stranito, un boli? così gli spagnoli chiamano familiarmente il bolígrafo, la biro. Sì, un boli. Lui ne prende uno che ha lì alla cassa e te lo passa. No, lo voglio proprio comprare, non lo vendono da nessuna parte? Lui pensa un attimo perché la domanda deve sembrargli veramente scema e poi allarga le braccia: Al Corte Inglés! e a te viene in mente l'amica di Julia Roberts in Pretty woman: In Rodeo Drive, bambina!
Ah, questo Corte Inglés, che risolve i problemi spagnoli. In calle Preciados, ti fai i cinque piani sulle scale mobili, vedi sfilare la moda donna, la moda bambino, la moda uomo, la moda sportiva e i giochi, escludi il sotterraneo perché è dedicato sempre al supermercato alimentare e attraversi la strada per entrare nel Corte Inglés dedicato ai libri. Lì chiedi a una commessa dove vendono un boli, lei ti sorride pronta, ti indica l'edificio da cui sei appena uscita e ti dice lì davanti nella planta sótano, al piano sotterraneo (e sicuro che se le facevi un'ulteriore domanda, sapeva dirti pure dove rimanevano le biro, non appena scesi con la scala mobile). Torni nell'altro edificio, leggi finalmente tutte le voci del sótano e in effetti tra Alimentos, Limpieza & C c'è pure papelería, cancelleria. Per evitare di perdere tempo chiedi di nuovo alla prima commessa che vedi e lei ti indica la parete a cui sono appese. Finalmente una Bic, addirittura in confezione da 4 per 2,15 euro, che sicuramente ti avranno fregato qualche decimo di euro, perché non sarebbe El Corte Inglés se non ti vendesse a 20,50 euro un CD che altrove costa 20 o a 25 centesimi le vienas, i panini, che altrove paghi 20 centesimi l'una. Ma non importa, finalmente una biro in mano e si può continuare.
Cosa conferma tutta questa storia, a parte la necessità di essere meno distratti e di leggere fino in fondo le indicazioni?
1 Che vale sempre il concetto che gli spagnoli cercano di inculcare ai nuovi venuti sin dal primo momento: El Corte Inglés è la soluzione e se quello che cerchi non è al Corte Inglés è perché in Spagna non esiste
2 Le commesse di El Corte Inglés sono su un altro pianeta, esattamente come dice la leggenda, che le vuole anche leggermente snob per il privilegio di lavorare nel grande magazzino più chic di Spagna. Non solo sono competenti e disponibili, ma hanno virtù spesso sconosciute a chi in Spagna lavora nel commercio: il sorriso e la gentilezza. Arrivano persino a parlare più lentamente, scandendo bene le parole, non appena si rendono conto dalla tua cantilena che sei straniera, come per aiutarti a comprendere ancora meglio la loro lingua. Todo un detalle, si direbbe in spagnolo, non necessario, ma assolutamente gradito per la gentilezza che implica.