lunedì 7 novembre 2011

Il successo italiano di William Levy: su Lady Channel arriva Sortilegio

Uno scambio di email con una lettrice affezionata di Rotta a Sud Ovest e scopro che su Lady Channel, canale del pacchetto Sky dedicato tutto alle telenovelas, sta per sbarcare Sortilegio (arriverà alla fine di novembre). E' una telenovela prodotta da Televisa un 2-3 anni fa, remake di uno dei grandi classici degli anni '80 del colosso messicano, Tú o nadie, arrivato in Italia con il titolo Cuore di pietra; poi ci sono stati un refrito messicano e un altro prodotto per il mercato statunitense di lingua inglese.
Alla notizia dell'ennesima versione di Tú o nadie, non pochi avevamo storto il naso, un po' perché della storia dei due fratelli che si contendono una bella ingenua, pasticciona e fondamentalmente insopportabile, non se ne poteva più, un po' perché della crisi di creatività di Televisa, che continua a produrre refritos su refritos, pur di non rischiare, pure non se ne può più. Poi si è saputo che la produzione sarebbe stata affidata a Carla Estrada, una delle migliori produttrici di Televisa (nel suo curriculum Cuore selvaggio con Eduardo Palomo ed Edith Gonzalez e Amor real con Fernando Colunga ed Adela Noriega, entrambi remake di produzioni storiche ed entrambi capaci di non far rimpiangere l'originale). Poi si è saputo che il protagonista maschile sarebbe stato William Levy, il bell'attore cubano che nel giro di pochi anni ha conquistato il Messico e i Paesi in cui le sue telenovelas vengono esportate, con le sue arie di Brad Pitt ispanico e con il suo irresistibile sorriso.
A quel punto Sortilegio è diventata imperdibile. La trama, firmata come l'originale da Maria Zarattini (italianissima trapiantata da decenni in Messico, dove ha scritto le migliori telenovelas di Televisa), è stata appena riadattata ai tempi, soprattutto nella prima parte: la giovane Maria José sposa il bell'Alejandro Lombardo, che muore in un incidente; all'arrivare alla casa di lui per i funerali, la bella scopre che il marito era ricchissimo e, poco dopo, scopre di essere stata ingannata e di non aver sposato Alejandro, ma il fratellastro, Bruno, che l'ha sposata con il nome del fratellastro per poi attentare contro di lui e godersi l'eredità con la ricca vedova. Solo che Alejandro non è morto e quando torna a casa e si scopre sposato, fiuta l'inganno, ma, soprattutto, rimane affascinato dalla moglie inaspettata. E, un po' il primo innamoramento, un po' la rivalità con il fratello, fanno sì che non abbia alcuna intenzione di farla andare via.
Fino a metà telenovela la storia è godibilissima, con molto ritmo, con personaggi delineati bene, con storie secondarie che si lasciano seguire con interesse, con gli straordinari paesaggi del Messico coloniale, tra Mérida, la costa e le varie località che Carla Estrada si diverte a far scoprire. Poi la sceneggiatura si inventa cose che finiscono nella fantascienza, il personaggio di Maria José, il più debole di tutti, perché il meno aggiornato ai nostri tempi, con ossessioni e paure che non stanno più in piedi, diventa più insopportabile (e stupido, sorry), e la telenovela si perde un po', anche se la si guarda fino alla fine.
Carla Estrada ha costruito Sortilegio per William Levy, si vede e si sente (e si ringrazia). Questa è l'unica telenovela in cui il fascinoso cubano è alle prese con un personaggio decente, credibile, padrone della propria vita e delle proprie azioni, coerente con se stesso e con le proprie idee: Alejandro non solo è bello e innamorato, ma è anche intelligente, appassionato, intuitivo, non si lascia dominare da nessuno, non  crede alle prime cattiverie che gli vengono riferite sulla sua bella, non si ubriaca cedendo alle lusinghe della cattivona che ci prova, non molla mai e lotta per le cose in cui crede fino alla fine, contro gli ostacoli che i cattivi della situazione e la stessa Maria José pongono mano a mano. A un certo punto Paula, la sorella di Maria José, dice: Diosito, màndame uno igualito a mi también, que te cuesta?! (Dio, mandamene uno uguale a lui pure a me, che ti costa?!). La sua preghiera è una delle cose più comiche della telenovela, ma non c'è telespettatrice che non l'abbia sottoscritta: chi non si merita un William Levy, cioè, un Alejandro Lombardo, nella sua vita?!
E' grazie al biondo cubano che Alejandro Lombardo è entrato nel mio Olimpo dei personaggi maschili da telenovelas, insieme a Santos Torrealba de La tormenta (Christian Meier), Sebastian Blanco de La viuda de Blanco (Francisco Gattorno), Eduardo/Marco di Purasangre (Rafael Novoa). Sì, chicas, c'è vita e tutto un mondo oltre William Levy e Facundo Arana.
Accanto a William Levy ci sono Jacqueline Bracamontes, una delle giovani attrici messicane più popolari, l'unica ragione per cui Maria José non perde credibilità; David Zepeda, che interpreta il terribile Bruno (e adesso che TVE1 lo mostra buonissimo in La fuerza del destino, si apprezza la bravura dell'attore, credibile in entrambi i ruoli, ma si teme che da un momento all'altro appaia l'espressione malefica di Bruno); Daniela Romo, madre di Bruno e matrigna di Alejandro, e Gabriel Soto, che vivono una tenera e appassionata storia d'amore (credibile? non lo so); soprattutto ci sono Wendy Gonzalez e Marcelo Córdoba, che interpretano Paula, la sorella di Maria José, e Roberto, il cognato nullafacente di Alejandro, due dei migliori personaggi della telenovela, che avrebbero meritato un miglior destino (Maria Zarattini, non te lo perdonerò mai!).
Una delle cose che rendono Sortilegio speciale è la colonna sonora, una melodia che accompagna sin dalla sigla, girata in piano sequenza a riassumere tutta la storia di Alejandro e Maria José; la canta il gruppo tenorile Il Divo e c'è poi una versione interpretata da una voce femminile, che non so a chi appartenga, ma che è altrettanto potente e struggente. Non riesco a immaginare Sortilegio senza questa sua colonna sonora così speciale e melodica.
Adesso un appunto a Lady Channel. Sortilegio arriva dopo Cuidado con el angel, inguardabile telenovela di Televisa che ha il solo merito di aver messo insieme William Levy e Maite Perroni e di aver lanciato il cubano come bellissimo del piccolo schermo. Con Sortilegio arriva anche 099 Central, terza telenovela consecutiva con Facundo Arana, dopo Padre Coraje, da cui riprende la coppia protagonista, Facundo con Nancy Duplaa, e Vidas robadas (se proprio Facu-cura dev'essere, sarebbe stato meglio Sos mi vida o la stessa Cuando me sonreís, in onda adesso in Argentina). Si sta iniziando a temere che dopo Sortilegio tocchi all'inguardabilissima Triunfo del amor, solo perché propone di nuovo la coppia Levy-Perroni. E allora, diciamoci un paio di cose, inter nos.
Senza nulla togliere a William Levy e a Facundo Arana, i post che parlano di loro da anni su Rotta a Sud Ovest stanno a dimostrarlo, ma, non so come dirlo, c'è vita oltre William Levy e Facundo Arana. Ci sono altri bellissimi da scoprire, ci sono altre storie a cui appassionarsi: perché non iniziare a proporre le telenovelas con Christian Meier, Fernando Colunga, Rafael Novoa, Guy Ecker, Gonzalo Heredia? Perché scoperto un filone ci si butta a capofitto fino a esaurirlo, invece di scoprire le ulteriori possibilità e far innamorare di altri attori e altre storie?
da youtube, la bella sigla iniziale di Sortilegio