mercoledì 8 febbraio 2012

L'infinito di Facundo Arana, sulla cima dell'Aconcagua

Sto diventando adicta, dipendente, al Twitter di Facundo Arana? Ieri ha fornito il link per informare che la Giustizia argentina sta finalmente processando, tra ritardi ed errori, i sequestratori di Marita Verón, la sfortunata giovane che fu sequestrata da una rete di trafficanti di donne e trasformata in schiava sessuale nei bordelli lungo le strade d'Argentina e che ha ispirato la telenovela pluripremiata Vidas robadas. Oggi ha invitato a leggere un suo racconto, pubblicato nel suo blog (il rubio ha un blog!!), e, spulciando tra i vecchi post, ho trovato questa splendida foto. Di sicuro l'avrà scattata dalla cima dell'Aconcagua, la montagna più alta d'America che ha scalato un paio di volte, per promuovere le trasfusioni del sangue.
Facundo l'ha pubblicata ricordando uno dei suoi slogan preferiti: Poder, se puede (Potere, si può). E, probabilmente, stando lassù, vedendo la Cordigliera delle Ande ai propri piedi e il Cile davanti, con il sole che tramonta nell'Oceano Pacifico, devono venire in mente questi pensieri (ma a me viene in mente l'Infinito, con le morte stagioni, la presente e viva e il suon di lei e davvero, il naufragar dev'essere dolce anche da lassù). Grazie, Facu!