giovedì 18 ottobre 2007

Come sposarsi secondo la chiesa di Maradona

Adrián González e Olivia Pozos sono due giovani messicani che prima di sposarsi secondo il rito di Santa Romana Chiesa e le leggi del Messico, diventeranno marito e moglie davanti a un pallone, così come vuole la Chiesa Maradoniana. Succederà il 29 ottobre, giorno di Natale del 47 d.D. (dopo Diego). Non sono i soli: la loro idea è piaciuta tanto che i loro amici Emma Trujillo e Mario Martínez hanno deciso di fare altrettanto. Olivia racconta che è difficile far capire ai familiari il senso di un matrimonio secondo la Chiesa di Maradona, "lo considerano qualcosa di folle, ma è simbolico, ci giureremo amore eterno su un pallone e poi secondo la Chiesa e lo Stato". E dopo il matrimonio niente di meglio che una partita: il Boca Juniors, ovviamente, contro il Vélez Sarsfield.
La notizia è talmente curiosa che obbliga a una rapida ricerca su Internet. Si finisce così sul sito ufficiale della Iglesia Maradoniana e si scopre che conta su 40mila fedeli/soci sparsi in tutto il mondo e che ha la bellezza di quasi 10 anni di vita. Tutto è nato il 30 ottobre 1998 alle 00.15, quando l'argentino Hernán Amez ha incrociato per strada l'amico Héctor Campomar e l'ha salutato con un "Buon Natale!" Héctor è rimasto un attimo stranito, ha fatto mente locale, si è aperto in un sorriso e ha ricambiato con un altro sincero "Buon Natale!" Un paio di anni così fino a quando il 7 ottobre 2001 Hernán Amez e Alejandro Verón si incontrano e decidono di fare qualcosa di speciale per l'imminente Natale maradoniano: una cena con tutti gli amici maradoniani e decidono di fondare la Iglesia Maradoniana per il Dios del Fútbol. Come una perfetta Chiesa anche quella del leggendario 10 argentino, ha le sue festività, la più importante è il 29 ottobre, che coincide, l'avrete capito, con il compleanno di Diego Armando Maradona; ma c'è anche la Pasqua maradoniana, che cade il 22 giugno, anniversario del gol più famoso del Pelusa, quello della Mano de Dios, segnato all'Inghilterra nel Mundial di Messico 1986. Il debutto della Chiesa è avvenuto il 10 novembre 2001 nella mitica Bombonera porteña, stadio del Boca Juniors: era la partita dell'adiós del campione argentino e la sua chiesa lo ha salutato con uno striscione rimasto nella memoria: "Iglesia Maradoniana la Mano de D10S Rosario".
Nella pagina web dei fedeli alla religione maradoniana troverete i 10 comandamenti e varie preghiere, tutte molto spiritose. Traduco il Padre Nuestro e il Credo perché, come si direbbe in spagnolo, no tienen desperdicio (in una parola, meritano).
Padre Nostro
Diego nostro che sei in terra, santificato sia il tuo sinistro, vieni a noi con la tua magia, si facciano ricordare i tuoi gol in terra come in cielo. Dacci oggi un'allegria e perdona quei giornalisti come noi perdoniamo la mafia napoletana. Non ci lasciare sporcare il pallone e liberaci da Havelange.
Credo
Credo in Diego, calciatore onnipotente, creatore della magia e della passione, credo nel Pelusa, nostro D10 e nostro Signore. Che fu concepito per opera e grazia di Tota e don Diego. Nacque a Villa Fiorito, ha sofferto sotto il potere di Havelange, fu crocifisso, morto e maltrattato. Sospeso dai campi. Gli tagliarono le gambe. Ma lui tornò e resuscitò la sua magia . Sarà nei nostro cuori per sempre e nell'eternità. Credo nello spirito calcistico, la Santa Chiesa Maradoniana, nel gol agli inglesi, il sinistro magico e l'eterno indiavolato gioco di gambe. E in un Diego eterno.