venerdì 7 settembre 2012

Turismo in Andalusia: 8 giorni per scoprire il Castillo de San Sebastián di Cadice

Cadice sorge su una striscia di terra che si slancia dalla ferma terra verso l'Oceano, a chiudere la baia che porta il suo nome, la Bahía de Cádiz. L'estremità di questa striscia di terra si apre come una piccola gemma e lì sorge la più antica città d'Europa, fondata 3mila anni fa dai Fenici.
Sul lato settentrionale questa gemma, verso l'Oceano Atlantico, parte una piccola striscia di terra, che termina con il Castillo; negli anni in cui Cadice era il porto delle ricchezze americane dell'Impero su cui non tramontava mai il sole, la fortezza apparteneva alla rete di forti e torri che vegliavano sulla sicurezza della città. Oggi, osservato dalle mura fortificate, ricorda il passato militare e grandioso di Cadice e impressiona il contrasto che offre la sua severa architettura militare con e spiagge affollate di bagnanti che la circondano. Il Castillo de San Sebastián chiude infatti la Caleta, la spiaggia gaditana più bella e più famosa, affollata di turisti d'estate e di piccole e colorate barche di pescatori d'inverno.
Una delle cose più belle che si possono fare a Cadice è passeggiare su questa striscia di terra che dalla terra ferma porta fino al Castillo di San Sebastián. Mi è capitato di farlo con l'Oceano in burrasca, in fuga dalle ondate che arrivavano arrabbiate a scavalcare la strada asfaltata, ridendo divertita, come tutti i gaditani che provano a sfidare le olas, nei giorni di vento e di sale. Mi è capitato di farlo nei tramonti gaditani, che devono essere visti almeno una volta nella vita, con i pescatori con le loro lenze pazienti e le loro sigarette, il mare calmo e madreperlaceo, il profilo del Castillo sempre più vicino e una pace che in pochi altri posti si sente.
Si arrivava nei pressi del Castillo ed era impossibile andare oltre, perché era una struttura militare e l'ingresso non era permesso ai non addetti.
Non è più così. Per il Bicentenario della Costituzione di Cadice, il Castillo de San Sebastián torna ai gaditani e ai turisti e per nove giorni, dall'8 al 16 settembre, sarà aperto gratuitamente alle visite. Lasciata la sua vocazione militare, il castello è stato ristrutturato, per diventare un centro multifunzionale, con auditorium e sale mostre al servizio di Cadice, in modo da seguire il destino del vicino Castillo de Santa Catalina, che è diventato uno dei centri culturali più visitati della città.
Queste giornate di porte aperte, dalle 11 alle 20.30, mostrano i lavori compiuti finora, che non hanno rispettato le date previste (e neanche il budget, ridotto dalla solita crisi economica) e che pertanto risultano ancora incompleti. Polemiche a parte, che riguardano i gaditani, più che i turisti, questi otto giorni sono una grande occasione per poter vedere da vicino questa struttura militare fino a ieri misteriosa e nascosta, nonostante fosse sotto gli occhi di tutti.
Per raggiungere il Castillo il Comune di Cadice propone anche un trenino elettrico, che parte da La Caleta e attraversa la striscia di terra, fino alle porte della fortezza; il percorso, andata e ritorno, costa 1 euro e, se l'iniziativa dovesse avere successo, potrebbe diventare un'attrazione turistica stabile. Per queste giornate di porte aperte sono previste anche visite guidate, ogni giorno alle 11.30, 12.30, 18.30 e 19.30 in varie lingue, tra cui l'italiano.
Non appena arriveranno tutte le autorizzazioni per l'utilizzazioni delle sale del castello, le casematte, già ristrutturate, ospiteranno una mostra curiosa e interessante, Interiores robados, che racconta gli interni delle case di Spagna e Iberoamérica attraverso la macchina fotografica dei fotografi gaditani Vera Borja e González Santiago.
Dal web, alcune immagini del Castillo