venerdì 16 novembre 2012

Al Vertice Iberoamericano di Cadice, re Juan Carlos annuncia la nuova operazione

Oggi pomeriggio re Juan Carlos ha inaugurato il XXII Vertice Iberoamericano di Cadice, che celebra il Bicentenario della Costituzione e analizza la crisi europea e le opportunità che offre adesso a Iberoamérica.
Erano presenti i Reali e i Principi, insieme ai Capi di Stato e di Governo del Portogallo e dei Paesi iberoamericani e re Juan Carlos, che è apparso di buon umore e felice di fare il padrone di casa, ne ha approfittato per annunciare una nuova operazione al bacino. Stavolta tocca al fianco destro per un artrosi: il re ci ha scherzato su, dicendo che ha ritardato l'intervento per partecipare al Vertice, altrimenti sarebbe già stato in ospedale (l'operzione è adesso prevista per la prossima settimana). E a vederlo a Cadice appare effettivamente più stanco, più lento nei movimenti, che accompagna con un bastone, e molto più gonfio, forse per qualche medicinale (magari cortisone?). E' stanco, il vecchio Re, ma non ha perso le maniere campechanas, alla mano, e i leaders latinoamericani continuano a trattarlo con affetto e rispetto.
La cerimonia dell'apertura ufficiale si è tenuta nel Gran Teatro Falla, il principale teatro gaditano, un edificio che riprende lo stile mudéjar e che ogni anno ospita il Carnevale. Ma il primo atto si è tenuto nell'Oratorio di San Filippo Neri, un gioiello del barocco gaditano, una delle principali mete turistiche per la sua doppia valenza, artistica e storica: sotto le sue volte si sono riuniti i deputati, provenienti da tutta la Spagna, per scrivere la prima Costituzione del Paese. E' stato sotto queste volte, e sotto l'assedio dell'esercito napoleonico, che per la prima volta l'Europa ha messo nero su bianco il diritto all'inviolabilità delle case e dei corpi, il diritto dei cittadini delle colonie di essere uguali a quelli nati in Madrepatria, tutti figli di uno stesso Paese. Ha fatto un certo effetto vedere i leaders dei loro discendenti riuniti con il Re, in cui, in qualche modo, continuano affettuosamente a riconoscersi, un po' perché rappresenta la Spagna, la Madrepatria, da cui adesso sono indipendenti, ma non separati, e un po' perché è Juan Carlos, considerato un esempio di impegno per la democrazia in buona parte di Latinoamérica.
Ci sono molte foto delle cerimonie del pomeriggio gaditano, ma la più bella di tutte è quella che potete vedere più in basso, che riunisce i partecipanti al Vertice sotto le storiche volte di San Filippo Neri. Mi piacciono la forte carica emotiva, la grande valenza simbolica e questa magnifica cupola, così sorprendente nel tracciato ortogonale di Cadice.