Juana Martin è una delle stiliste spagnoli più interessanti. E' stata la prima
a utilizzare tessuti impensati come i jeans per il traje de flamenca,
l'abito delle ferias andaluse, che ha rivoluzionato un decennio fa,
senza pregiudicarne l'identità. E' stata la prima gitana a presentare le sue
collezioni alla Pasarela Cibeles di Madrid, la più importante di Spagna. Oggi
le sue collezioni di trajes de flamenca sono tra le più attese, le sue
sfilate di pret-a-porter alla Cibeles sono tra le più osservate, i suoi vestiti
da sposa sono tra i più mediatici, il tutto grazie alla sua passione per
l'artigianato e alla passione con cui i potenti blog della moda seguono il suo
lavoro. Si può dire che Juana è un esempio per tutte le donne della sua etnia e
la dimostrazione di quello che può ottenere una donna grazie a impegno e
passione. La quiero mucho e ogni suo successo mi rende felice per lei,
per le gitane e per il genere femminile. Il suo atelier è a Córdoba, in calle don
Rodrigo 1, nel centro storico; se visitate la città e vi interessa la moda
spagnola, consideratelo una delle tappe imprescindibili nei vostri itinerari
cordobesi.
Un paio di settimane fa Juan Martin ha partecipato per la prima volta a Sevilla de Boda, la Fiera sivigliana dedicata alle spose. La sua sfilata di vestiti da sposa originali "molto lavorati" e "generalmente fatti tutti a mano" ha conquistato El Mundo, che le ha dedicato un articolo sognante, e ha affascinato i blog della moda perché propone abiti "lontani da quelli dei grandi magazzini".
L'estetica delle spose, in Spagna, la dettano Pronovias e Rosa Clara, gira in genere intorno a un corpetto lavorato con gonna vaporosa e gioca con il velo e le trasparenze; si tratta, in genere, dei classici vestiti da sposa che innamorano tutte le ragazze, facendole sentire principesse o stars inarrivabili, e hanno il loro fascino. In calle Cuna, a Siviglia, la via commerciale più sivigliana e sin dall'antichità con grande spazio per le spose, ci sono vetrine che incantano anche chi non ha il matrimonio tra i propri progetti e chi l'ha già avuto molto tempo fa e la parte del leone la fanno questi marchi più classici, che godono di grande popolarità tra le spose in cerca di vestito.
Per questo la proposta di Juana Martin, che si allontana da questi canoni classicheggianti e punta a vestire le spose "più audaci", quelle che vogliono sottolineare la propria personalità differenziandosi, ha attirato l'attenzione.
La collezione di quest'anno, spiega la stilista, "offre vestiti fatti a mano, tutto è molto artigianale e moto ricco e i volumi dei vestiti sono molto speciali, perché escono dall'alto e marcano molto la vita e il corpo della donna"; ci sono anche vestiti doppi, che permettono alle spose di assistere alla cerimonia con "un vestito più tradizionale" e poi cambiarlo con uno più corto e più comodo, ma sempre da sposa. Tra i tessuti, pizzi, tulle, satin, organze; non mancano le decorazioni di perle e fiocchi.
Trovare le foto della collezione è stato piuttosto complicato; queste sono dal blog La moda muere joven, dove trovate le altre.
Un paio di settimane fa Juan Martin ha partecipato per la prima volta a Sevilla de Boda, la Fiera sivigliana dedicata alle spose. La sua sfilata di vestiti da sposa originali "molto lavorati" e "generalmente fatti tutti a mano" ha conquistato El Mundo, che le ha dedicato un articolo sognante, e ha affascinato i blog della moda perché propone abiti "lontani da quelli dei grandi magazzini".
L'estetica delle spose, in Spagna, la dettano Pronovias e Rosa Clara, gira in genere intorno a un corpetto lavorato con gonna vaporosa e gioca con il velo e le trasparenze; si tratta, in genere, dei classici vestiti da sposa che innamorano tutte le ragazze, facendole sentire principesse o stars inarrivabili, e hanno il loro fascino. In calle Cuna, a Siviglia, la via commerciale più sivigliana e sin dall'antichità con grande spazio per le spose, ci sono vetrine che incantano anche chi non ha il matrimonio tra i propri progetti e chi l'ha già avuto molto tempo fa e la parte del leone la fanno questi marchi più classici, che godono di grande popolarità tra le spose in cerca di vestito.
Per questo la proposta di Juana Martin, che si allontana da questi canoni classicheggianti e punta a vestire le spose "più audaci", quelle che vogliono sottolineare la propria personalità differenziandosi, ha attirato l'attenzione.
La collezione di quest'anno, spiega la stilista, "offre vestiti fatti a mano, tutto è molto artigianale e moto ricco e i volumi dei vestiti sono molto speciali, perché escono dall'alto e marcano molto la vita e il corpo della donna"; ci sono anche vestiti doppi, che permettono alle spose di assistere alla cerimonia con "un vestito più tradizionale" e poi cambiarlo con uno più corto e più comodo, ma sempre da sposa. Tra i tessuti, pizzi, tulle, satin, organze; non mancano le decorazioni di perle e fiocchi.
Trovare le foto della collezione è stato piuttosto complicato; queste sono dal blog La moda muere joven, dove trovate le altre.