lunedì 25 febbraio 2013

eldiario.es: Beppe Grillo, il non leader di un'Italia diversa

eldiario.es dedica oggi un lunghissimo articolo a Beppe Grillo, uno degli articoli più informati (e simpatizzanti) apparsi sui media spagnoli. Sottolinea come in pubblico il comico genovese parli gridando, recitando, mentre in privato risulti molto più calmo e gentile, e come con la sua campagna elettorale, "che dura da più di vent'anni", intenda dare il potere ai cittadini, intenda entrare in Parlamento ""per cambiare tutto", per "semplificare tutto", in modo che qualunque cittadino possa leggere il bilancio dello Stato e capire "che dietro i tagli alla scuola c'è l'acquisto di due sottomarini nucleari, per esempio". "Ricorda Beethoven per la capigliatura leonina o il Papa dimissionario per la sua uniforme bianco nucleare e la sciarpa a gioco, look della fine della campagna" assicura Cristina Barchi, che firma l'articolo.
Grillo ha risvegliato "un volontariato e uno spirito civico italiano addormentati, capaci di combattere la paura con cui certe entità e partiti, come in Spagna, hanno trasmesso le loro responsabilità ai cittadini. Per Grillo questo è il cammino per la ricostruzione di un'identità comunitaria. Per molti queste elezioni non sono le definitive, ma una parentesi prima del pieno accesso alle istituzioni, che arriverà con le seguenti. Nel frattempo Internet è la piattaforma da cui tesse questa comunità: 160mila visite giornaliere lo confermano tra i primi blogs in italiano. Il vecchio commediante ha saputo vederlo prima di tutti e non esiste personaggio pubblico italiano che abbia il suo potere di convocazione digitale. Scrive, commuove e convoca".
Il movimento è "iperdemocratico" assicurano i simpatizzanti alla giornalista e sottolineano la passione per il referendum, "strumento che i politici italiani hanno snaturato, all'essere valido solo con una partecipazione dei due terzi". "Una delle cose più belle delle piazze di Grillo è l'assenza di bandiere. Ci sono solo persone!" assicura un'altra simpatizzante.
L'articolo parla delle "proposte concrete" del programma di Grillo, dell'accordo per "la restituzione allo Stato dei 100 milioni di euro per la campagna elettorale, una volta finita", della rabbia di Grillo quando chiamano la sua "antipolitica", perché "non c'è niente nella vita di un essere umano, nessun atto, che non sia politico".
Il suo movimento rifiuta anche il media più popolare d'Italia, la televisione, perché il comico, che ha lavorato per anni in tv, ne conosce il potere manipolatore.
Si esalta l'aspetto visionario di Grillo, "un politico contemporaneo che ha consultato Joseph Stiglitz sul lavoro e Mohamed Yunus sulla banca e il microcredito". "Quando gli chiedono ricette miracolose per uscire dalla crisi, dice che non partecipa perché ha chiaro che la crescita per la crescita ha lasciato l'1% della ricchezza alla società e il 99% nei conti correnti di pochi. non crede che la crescita porti lavoro, crede nel frenare i progetti dell'alta velocità e nel potenziare i prodotti a km 0, nel trasporto elettrico e nella permacultura. "Slow life e slow food. Il futuro è lento e leggero"". Ma dalla crisi bisogna pur uscire e la proposta di Grillo è togliere "i partiti, perché sono fonte di corruzione. Togliere il finanziamento elettorale ai partiti. Togliere gli stipendi doppi e vitalizi ai politici. Unire le amministrazioni di Comuni con meno di 5mila abitanti. Nessuna pensione superiore ai 3mila euro. Una banca statale. Internet libero e gratuito sempre, come diritto di nascita, perché da esso dipende la conoscenza di tutti e la trasparenza del Governo del Paese, adesso in mano a tutti".
Le cinque stelle corrispondono agli assi del programma: "acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connessione/wifi libero, ambiente".
Il primo esempio di Governo del Movimento 5 Stelle è la Sicilia, dove i suoi rappresentanti "si sono abbassati lo stipendio del 50% per dare microcredito alle imprese". L'articolo accenna anche ai pericoli di autoritarismo in un movimento che "Grillo dice di non controllare" e di cui si considera una garanzia, al controllare che i nuovi iscritti non abbiano antecedenti penali né problemi fiscali; si accenna anche a "piccole rivolte e scissioni dei grillini" e sul fatto che "grillo insista in una democrazia senza partiti, perché nella stessa nascita di un partito arriva la corruzione".
"Ascoltare Grillo permette di osservare sotto un altro prisma la maltrattata cultura contemporanea, che, sia come sia, ha permesso che in un uomo dell'età di Grillo si possano coniugare saperi e sensibilità improprie di un uomo politico ed economico della sua generazione. "Ma è che, in fondo, la politica è dietro le cose più innocenti e l'oikos-nomos,. l'economia, è delle più semplice. Per questo un litro di latte in polvere della Nestlè costi 4 euro e uno di latte materno non valga niente non è economia. E che uno yogurt giri il mondo per un anno prima di arrivare alla tua bocca è un colpo ideologico". Non solo i leaders dei partiti prima non lo dicevano. Non lo sapevano" conclude l'articolo, lasciando al lettore le conclusioni sul movimento italiano.