eldiario.es dedica oggi un lunghissimo articolo a Beppe Grillo, uno degli
articoli più informati (e simpatizzanti) apparsi sui media spagnoli. Sottolinea
come in pubblico il comico genovese parli gridando, recitando, mentre in privato
risulti molto più calmo e gentile, e come con la sua campagna elettorale,
"che dura da più di vent'anni", intenda dare il potere ai cittadini,
intenda entrare in Parlamento ""per cambiare tutto", per
"semplificare tutto", in modo che qualunque cittadino possa leggere il
bilancio dello Stato e capire "che dietro i tagli alla scuola c'è
l'acquisto di due sottomarini nucleari, per esempio". "Ricorda
Beethoven per la capigliatura leonina o il Papa dimissionario per la sua
uniforme bianco nucleare e la sciarpa a gioco, look della fine della
campagna" assicura Cristina Barchi, che firma l'articolo.
Grillo ha risvegliato "un volontariato e uno spirito civico italiano
addormentati, capaci di combattere la paura con cui certe entità e partiti,
come in Spagna, hanno trasmesso le loro responsabilità ai cittadini. Per Grillo
questo è il cammino per la ricostruzione di un'identità comunitaria. Per molti
queste elezioni non sono le definitive, ma una parentesi prima del pieno accesso
alle istituzioni, che arriverà con le seguenti. Nel frattempo Internet è la
piattaforma da cui tesse questa comunità: 160mila visite giornaliere lo
confermano tra i primi blogs in italiano. Il vecchio commediante ha saputo
vederlo prima di tutti e non esiste personaggio pubblico italiano che abbia il
suo potere di convocazione digitale. Scrive, commuove e convoca".
Il movimento è "iperdemocratico" assicurano i simpatizzanti alla
giornalista e sottolineano la passione per il referendum, "strumento che i
politici italiani hanno snaturato, all'essere valido solo con una partecipazione
dei due terzi". "Una delle cose più belle delle piazze di Grillo è
l'assenza di bandiere. Ci sono solo persone!" assicura un'altra
simpatizzante.
L'articolo parla delle "proposte concrete" del programma di Grillo,
dell'accordo per "la restituzione allo Stato dei 100 milioni di euro per la
campagna elettorale, una volta finita", della rabbia di Grillo quando
chiamano la sua "antipolitica", perché "non c'è niente nella
vita di un essere umano, nessun atto, che non sia politico".
Il suo movimento rifiuta anche il media più popolare d'Italia, la televisione,
perché il comico, che ha lavorato per anni in tv, ne conosce il potere
manipolatore.
Si esalta l'aspetto visionario di Grillo, "un politico contemporaneo che ha
consultato Joseph Stiglitz sul lavoro e Mohamed Yunus sulla banca e il
microcredito". "Quando gli chiedono ricette miracolose per uscire
dalla crisi, dice che non partecipa perché ha chiaro che la crescita per la
crescita ha lasciato l'1% della ricchezza alla società e il 99% nei conti
correnti di pochi. non crede che la crescita porti lavoro, crede nel frenare i
progetti dell'alta velocità e nel potenziare i prodotti a km 0, nel trasporto
elettrico e nella permacultura. "Slow life e slow food. Il futuro è
lento e leggero"". Ma dalla crisi bisogna pur uscire e la proposta di
Grillo è togliere "i partiti, perché sono fonte di corruzione. Togliere
il finanziamento elettorale ai partiti. Togliere gli stipendi doppi e vitalizi
ai politici. Unire le amministrazioni di Comuni con meno di 5mila abitanti.
Nessuna pensione superiore ai 3mila euro. Una banca statale. Internet libero e
gratuito sempre, come diritto di nascita, perché da esso dipende la conoscenza
di tutti e la trasparenza del Governo del Paese, adesso in mano a tutti".
Le cinque stelle corrispondono agli assi del programma: "acqua pubblica,
mobilità sostenibile, sviluppo, connessione/wifi libero, ambiente".
Il primo esempio di Governo del Movimento 5 Stelle è la Sicilia, dove i suoi
rappresentanti "si sono abbassati lo stipendio del 50% per dare
microcredito alle imprese". L'articolo accenna anche ai pericoli di
autoritarismo in un movimento che "Grillo dice di non controllare" e
di cui si considera una garanzia, al controllare che i nuovi iscritti non
abbiano antecedenti penali né problemi fiscali; si accenna anche a
"piccole rivolte e scissioni dei grillini" e sul fatto che
"grillo insista in una democrazia senza partiti, perché nella stessa
nascita di un partito arriva la corruzione".
"Ascoltare Grillo permette di osservare sotto un altro prisma la
maltrattata cultura contemporanea, che, sia come sia, ha permesso che in un uomo
dell'età di Grillo si possano coniugare saperi e sensibilità improprie di un
uomo politico ed economico della sua generazione. "Ma è che, in fondo, la
politica è dietro le cose più innocenti e l'oikos-nomos,. l'economia, è delle
più semplice. Per questo un litro di latte in polvere della Nestlè costi 4
euro e uno di latte materno non valga niente non è economia. E che uno yogurt
giri il mondo per un anno prima di arrivare alla tua bocca è un colpo
ideologico". Non solo i leaders dei partiti prima non lo dicevano. Non lo
sapevano" conclude l'articolo, lasciando al lettore le conclusioni sul
movimento italiano.