Guai a toccare la paella, soprattutto in provincia di Valencia, anche se
la considerate una specie risotto con frutti di mare sparsi e poco di più (sorry, non
sono mai riuscita a vedere grandi peculiarità a questo piatto).
Qualche giorno fa EstrellaDamm ha lanciato il suo nuovo spot estivo: come da
qualche anno a questa parte esalta lo stile di vita mediterraneo e ci mostra la
band catalana Love of Lesbian, con un gruppo di amiche, che si diverte tra mare
e pinete, con tanto di falò e paella cucinata in loco. Ed è qui che sono
arrivate le dolenti note e che si è sollevata la protesta di Valencia.
Quello che Santi Balmes, il leader di Love of Lesbian, e i suoi amici stanno
cucinando, chiamatelo come vi pare, ma non è la paella! I più attenti hanno notato
che nello spot cucinano calamari, peperoni, cozze, gamberi e persino la cipolla,
in quello che, sottolinea El Mundo, "a Valencia chiamano riso con cose, ma
mai paella". Da wikipaella, assicura l'edizione digitale del quotidiano
madrileno, lamentano che lo spot "tira al suolo i valori della paella, non
rispetta né i prodotti né le modalità di preparazione" ed è "un peccato
perché invece di valorizzare un nostro prodotto, lo confondono. Alla fine stanno
promuovendo una paella per stranieri".
Su Twitter ci sono state varie battute in difesa della paella, tanto che gli
stessi membri di Love of Lesbian, per evitarsi problemi, adesso non dicono più
che nello spot hanno preparato una buona paella e parlano più genericamente di riso
(lascino in pace il risotto, altrimenti interveniamo noi italiani!).
Ma non è l'unica polemica causata dallo spot. Santi Balmes, ancora lui, accende il falò
sul terreno, in mezzo a una pineta, cosa proibitissima per legge (e diciamolo,
pure per buonsenso, anche se in uno spot si vede come una cosa divertente e cool).
Così, informa ancora El Mundo, la Dirección General de Protección Civil de la
Generalitat de Catalunya ha dovuto utilizzare l'hashtag con cui è stato lanciato
il nuovo spot, #mediterraneamente, per avvertire che accendere un fuoco sotto
una pineta è proibito e costa minimo 600 euro di multa.
A questo punto si è stufata EstrellaDamm e ha risposto: il falò dello spot non
era proibito, perché la produzione ha chiesto (e ottenuto) i necessari permessi
per girarlo. E pensare che appariva semplicemente un innocuo, divertente, estivo e mediterraneo spot della birra!
Di nuovo da youtube, lo spot di EstrellaDramm, magari notate qualcosa che non va pure voi e potete protestare nelle reti sociali...
Di nuovo da youtube, lo spot di EstrellaDramm, magari notate qualcosa che non va pure voi e potete protestare nelle reti sociali...