mercoledì 21 agosto 2013

Una tribù indigena in isolamento volontario si fa vedere nel Perù

Il Peù è uno dei Paesi sudamericani abitati da indígenas che non vogliono avere alcun contatto con le altre civiltà, indígenas che, cioè, si trovano in isolamento volontario. Nella selva peruviana ci sono una quindicina di popolazioni, che non hanno rapporti con le altre comunità e che vivono secondo le proprie tradizioni. Tra questi ci sono i mashco piro, che parlano la lingua yine, non sono immunizzati al contatto con altre popolazioni e sono nomadi, all'interno di un vasto territorio lasciato esclusivamente a loro. 
In questi giorni questa tribù indigena è notizia perché si è fatta vedere nei pressi di un punto di controllo alla frontiera del loro territorio, in una zona che si trova a circa quattro giorni di navigazione da Puerto Maldonado, capoluogo di Madre de Dios, nel Perù meridionale. Erano circa un centinaio di persone, che hanno chiesto a un agente del punto di controllo soia e banane, mentre lui li ha convinti a non attraversare il fiume. "Sono popoli che vivono in un grande spazio, che confina con zone di taglio del legname e che si trova anche nella rotta di transito delle attività illegali, verso la Bolivia e il Brasile" spiegano da Federación Nativa del río Madre de Dios y Afluentes (Fenamad). 
Il Perù conta si cinque aree appositamente create per le popolazioni indígenas che hanno scelto l'isolamento volontario. Ma ci sono forti tensioni per questa scelta, data la ricchezza di risorse naturali di queste aree. Molte tribù sentono la pressione delle attività illegali, che si impadroniscono del loro territorio e delle multinazionali del legname e degli idrocarburi. Una pressione che può essere tragica per la loro sopravvivenza: al non aver alcun tipo di immunizzazione, potrebbero essere decimati anche solo da una febbre o da un raffreddore, trasmessi dal contatto con gli operai impiegati nelle numerose attività in corso nella selva. 
Fenemad intende intraprendere azioni legali contro il Governo, perché il Ministero della Cultura non sta proteggendo le popolazioni in isolamento volontario e ha addirittura allontanato il viceministro dell'Interculturalità, per essersi espresso a favore della riserva territoriale nahua-nanti. Per le associazioni indígenas, è importante riuscire a filmare, di tanto in tanto, i popoli in isolamento volontario perché si fornisce così la prova "che dà visibilità agli invisibili".