Ci sono voluti 16 mesi per realizzare Guadalquivir, lo splendido documentario che racconta la natura sulle rive del grande fiume andaluso (al-wadi al-kabir, in arabo), dalla sierra de Cazorla alle dune del Parco di Doñana e che è stato appena presentato al Festival del Cinema Europeo di Siviglia. E' il primo
documentario sulla natura prodotto dalla Spagna e presentato sul
grande schermo dagli anni 60, il primo realizzato con i moderni strumenti per
il suono e il video. Ed è stato curato con molta passione.
Il regista è Joaquín Gutiérrez Acha, che ha lavorato in numerose produzioni di
Canal+ e National Geografic. La voce narrante appartiene a Estrella Morente,
una delle cantaoras più apprezzate.
Tutto inizia nella Sierra de Cazorla, in provincia di Jaén, dove il
Guadalquivir nasce e dove regna l'aquila reale. Il filo narrante è la storia di
una volpe, che parte dalla Sierra de Cazorla, attraversa la Sierra Morena e
scende fino a Doñana, all'inseguimento delle sue prede. Il cammino lungo il
grande fiume permette di conoscere la grande
varietà dei suoi paesaggi, della sua fauna e della sua flora; le lunghe ore di appostamento hanno permesso a Gutiérrez Acha di
registrare casualmente la cattura di un coniglio da parte di una lince iberica;
la tecnica del time-lapse, che accelera il movimento, permette di vedere la
nascita di un'orchidea, il volo di un'aquila reale, la lotta di due volpi.
Oltre a usare le moderne tecniche visive, Guadalquivir è il primo documentario
al mondo registrato con il suono Dolby Atmos, utilizzato generalmente nelle
produzioni 3D: è una tecnica che avvolge lo spettatore, che ha così
l'impressione di trovarsi in mezzo a ogni scena, siano le lotte tra gli animali
o una nevicata sulla sierra.
Il trailer di Guadalquivir è su youtube, per vedere il documentario sul web,
bisognerà aspettare.