L'Andalusia più sconosciuta e autentica, di campanili barocchi, piazze di
azulejos e aranci, eredità romane, arte mudéjar e tramonti infuocati sullo
skyline di cupole e tetti. E' il bel video realizzato da Écija per promuovere il
turismo (meno brindisi delle due coppie che fanno da filo conduttore non avrebbero dato fastidio).
Écija si trova nella campiña andalusa, tra Siviglia e Córdoba; è a un lato
dell'autostrada e scorre via veloce, lasciando la sensazione che al non
fermarsi, tra tante torri e case bianche, si perde qualcosa. Tra Siviglia e
Córdoba, immersa nella campiña andalusa, è un'ottima meta per le escursioni di
chi è in vacanza sia a Siviglia che a Cordoba.
La sua storia è millenaria: si trova in un pianoro che, lungo l'autostrada,
preannuncia Córdoba e che assomiglia davvero a una padella (date le alte
temperature che raggiunge d'estate, quando arriva a sfiorare i 45°C, la
cittadina è chiamata la padella d'Andalusia). Ha un passato tartesso, romano,
visigoto e musulmano, raccontato dal Museo Historico Municipal del Palacio de
Benameji, che conserva oreficeria tartessa, mosaici romani, iscrizioni,
capitelli e utensili di epoca islamica. Il suo periodo di maggior splendore,
dopo la Reconquista castigliana, avvenuta nel XIII secolo, è stato nel
Settecento, quando, grazie alla presenza di nobiltà e Chiesa e delle loro
ricchezze, vennero costruiti palazzi, conventi e templi. In quell'epoca Écija
conquistò quaranta titoli nobiliari, di cui tredici con Grandezza di Spagna, di
qui il suo slogan turistico, Écija Grande de España.
In città ci sono veri e propri itinerari tematici, per visitare i conventi e le
chiese; da non perdere anche i palazzi patrizi, che hanno decorazioni e patios
in grado di fare concorrenza a quelli di Siviglia.
Sul sito web ufficiale turismoecija.com, tutte le informazioni, anche in italiano, per visitare la cittadina e passarvi qualche giorno.
Da youtube il video, che è un bel modo per iniziare il weekend.