domenica 5 gennaio 2014

I Re Magi arrivano nelle città spagnole, per la notte più magica dell'anno

Né Babbo Natale né Gesù Bambino. A portare i regali ai bambini spagnoli che hanno fatto i bravi sono i Re Magi, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Sus Majestades los Reyes Magos de Oriente, questo il loro nome ufficiale, arrivano nelle città spagnole annunciati, il giorno prima, da un araldo debitamente vestito, e, quindi, nel pomeriggio del 5 gennaio, fanno il loro ingresso con una lunga cavalcata, distribuendo caramelle ai bambini che li aspettano, mentre il loro seguito raccoglie le ultime lettere con le ultime richieste di regali.
L'arrivo dei Re Magi è seguito con molto fervore e con molta ilusión non solo dai più piccoli. La Cabalgata de los Reyes è uno degli eventi più importanti del Natale spagnolo (a seguire la Cabalgata di Madrid, sparsi nella folla, si sono visti varie volte l'Infanta Elena e i Principi delle Asturie, con i loro rispettivi figli). Per i Comuni è una vera e propria attrazione turistica, per la popolazione un evento sentimentale, con vari famosi che si prestano a interpretare i sovrani orientali o gli araldi, per le città un momento di grande festa che riempie i centri storici di folla di ogni età.
Se leggete i giornali spagnoli di oggi, non ce n'è uno che non annunci il percorso cittadino della Cabalgata e che non segua le attività di Sus Majestades los Reyes de Oriente (il loro arrivo prevede sempre qualche fine benefico e qualche campagna di solidarietà). Difficile trovare una manifestazione festivo-religiosa di simile portata in Italia: Babbo Natale, tradizione importata, non ha la stessa magia né richiama le folle per le strade, la Befana è un'occasione per prendere in giro le donne, con tratti anche maschilisti, in fondo, ma, di nuovo, non crea la ilusión né ha una sorta di protocollo come i Re Magi spagnoli, dotati di araldo ricevuto dalle autorità locali e di una cavalcata nelle strade cittadine, per raccogliere le ultime richieste di doni (questa è la parte più magica per i bambini, a cui rimane la ilusión che siano davvero i Re Magi a occuparsi dei loro regali). Gaspare, Melchiorre e Baldassarre hanno grande popolarità in Spagna e nessun altro, sia Santa Klaus, Santa Lucia, Gesù Bambino o Babbo Natale, riesce a contrastarla né a ricreare la magia; sono così seguiti e amati che nel blog di Adrián Yánez si scopre persino che hanno ricevuto cristiana sepoltura e che riposano nella Cattedrale di Colonia, in Germania.
A Siviglia l'araldo è arrivato ieri, è stato ricevuto dal sindaco, ha messo in agitazione il centro storico, invaso dalle famiglie in attesa ed è poi ripartito. La città andalusa gioca ancora una volta con la suggestione creata dal suo fiume, con il dualismo tra Triana e Siviglia, separate dal Guadalquivir, e propone immagini di grande fascino (su Twitter, ieri pomeriggio, erano tutti scatenati a pubblicare le immagini dell'heraldo tra l'Avenida de la Constitución e la plaza de San Francisco, in cui si trova il Comune, sotto lo sguardo vigile della Giralda, chissà cosa sarà oggi, con la Cabalgata de los Reyes).
Per oggi pomeriggio alle 16, quando i Re Magi entreranno in città per distribuire caramelle e, per la prima volta, una rivista destinata ai bambini, per fomentare la lettura infantile, è già tutto pronto. elcorreoweb.es sarà in diretta in streaming dal suo sito web, con ben 35 persone impegnate nella produzione. Ancora su elcorreoweb.es, le immagini dell'araldo, ieri sera a Siviglia, con il suo seguito di centinaia di beduini e il delirio dei bambini.
Da Twitter, intanto, una delle immagini più suggestive dei Re Magi, sul Ponte di Triana (ma quanto sa essere magica, Siviglia?!). A tutti i bambini (di ogni età), che sono stati bravi durante l'anno, l'augurio che Sus Majestades los Reyes Magos de Oriente portino questa notte i doni che desiderano.
Dall'account @SevillaInsolita di Twitter, un'immagine suggestiva dei Re Magi, sul Ponte di Triana.