E' il primo presidente della democrazia
cilena rieletto per due volte, da quando è caduta la dittatura di
Augusto Pinochet. E in questi giorni italiani, in cui non si riesce
neanche ad assicurare l'alternanza tra uomini e donne nelle liste
elettorali, in modo da garantire pari opportunità d'elezione, è
particolarmente significativo che questo primo presidente cileno a
rinnovare il mandato, a quattro anni di distanza, sia una donna,
Michelle Bachelet.
La presidente cilena ha assunto il nuovo
mandato suscitando grandi aspettative, con la promessa di profonde
riforme costituzionali, sociali e fiscali. Riuscirà a realizzarle?
Dalla sua parte ha la maggioranza assoluta che l'ha votata, anche se
non le ha garantito sempre i numeri sufficienti per approvare le nuove leggi in Parlamento (alcune riforme, in particolare quelle
costituzionali e del sistema scolastico, dovranno essere negoziate
con l'opposizione, il che le renderà meno progressiste di quanto il
programma di Bachelet avesse promesso).
Ma ieri, nella giornata di
saluto a Sebastián Piñera, il presidente della destra gentile, che ha
governato per quattro anni, senza riuscire a entrare in sintonia con
il sentire di buona parte della popolazione (come dimenticare le
proteste sociali e studentesche e l'irrisolta questione mapuche?), e
del ritorno di Michelle Bachelet al Palacio de La Moneda, l'immagine
che più ha colpito i media e gli osservatori ha un'altra
protagonista.
Camila Vallejo, la giovane leader degli studenti,
che un paio di anni fa ha guidato le manifestazioni di protesta,
chiedendo una scuola gratuita, pubblica e di qualità, è stata
eletta deputata per il Partito Comunista Cileno, appartenente alla
Coalizione Nueva Mayoria, che sostiene la presidente Bachelet.
Diventata mamma di una bambina a ottobre, Vallejo ha portato la
figlia con sé e l'ha tenuta in braccio per tutta la durata della
cerimonia. Sono sempre piuttosto scettica davanti a queste
rivendicazioni di conciliazione tra maternità e professione, essendo
convinta che la conciliazione debba riguardare entrambi i genitori e
non dev'essere solo a carico delle mamme (se il bimbo ha la febbre,
può rimanere a casa papà, se c'è da andare a fare dei documenti o
andare a parlare con i professori, può andarci anche papà, e se entrambi i genitori sono molto impegnati al lavoro, può essere pure papà che per una volta gestisce il pargolo in ufficio, ecc
ecc). Ma l'immagine di questa 25enne che si porta la figlia in
Parlamento è un messaggio che non passa inosservato, nel Cile che
Michelle Bachelet dovrà governare nei prossimi quattro anni.
La
foto, dal web cileno