mercoledì 16 aprile 2014

Spagna: in Andalusia, Ceuta e Melilla ed Estremadura la disoccupazione triplica la media UE

Che ripresa economica è, di quali primi germogli verdi si sta parlando, se il tasso di disoccupazione è altissimo? Da mesi il Governo spagnolo sta cercando di convincere i cittadini che l'economia si sta riprendendo e che il peggio è ormai passato. Lo dimostrrebbero, secondo Mariano Rajoy e i suoi uomini, la ripresa degli investimenti stranieri e la discesa dello spread. Poi arrivano dati come quelli di Eurostat.
E si scopre che le regioni europee con maggior tasso di disoccupazione sono tutte in Spagna: Andalusia, le città autonome di Ceuta e Melilla, le isole Canarie, l'Estremadura. Le cifre sono drammatiche: in Andalusia i disoccupati sono il 36,3% delle persone in età da lavoro, praticamente un andaluso su tre è disoccupato; a Ceuta i disoccupati arrivano al 35,6%, a Melilla al 34,4%, alle Canarie al 34,1%, in Estremadura al 33,7%. Il tasso di disoccupazione medio dell'Unione Europea è al 10,8%: queste regioni spagnole, dunque, triplicano i valori della UE. Non solo. Praticamente tutte le regioni spagnole hanno un tasso che raddoppia quello europeo.
Se si parla di disoccupazione giovanile, le cifre sono ancora più drammatiche e sono lo specchio di quello che è davvero il Paese, al di là delle parole dei governanti. Sono cifre che raccontano il Paese che davvero si incontra nelle strade e nelle conversazioni. A Ceuta, tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la disoccupazione raggiunge il 72,7%, in Andalusia arriva al 66,1%, in Estremadura al 61,7%, in Castilla-La Mancha al 61,6%. La media europea è del 23,4%.
La disoccupazione di lunga durata in Europa ha una media del 47,5%, in Spagna raggiunge il 49,8%.
I Paesi che hanno le regioni nelle situazioni più drammatiche sono la Spagna, con 13 regioni, e la Grecia, con 10 regioni. All'estremo opposto, le regioni che registrano i tassi di disoccupazione più bassi, intorno al 5%, la metà della media europea, sono la Germania, dove si trova la grande maggioranza, l'Austria e la Repubblica Ceca.