venerdì 4 luglio 2014

El País sedotto da Matteo Renzi: è nato un nuovo leader europeo

E' nato un nuovo leader europeo ed è Matteo Renzi. Parola di El País, che dedica oggi un editoriale al discorso pronunciato dal Presidente del Consiglio per l'inaugurazione del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. "A volte bastano pochi minuti per segnare un punto d'inflessione in una dinamica che sembrava invariabile" esordisce il quotidiano madrileno, secondo il quale, in un Parlamento europeo, "in cui gli avversari dell'europeismo sono più rappresentati che mai", a Renzi sono stati sufficienti "appena venti minuti di discorso vibrante, senza testo scritto, ma di grande altezza oratoria, per rivendicare l'attualità dell'idea dell'Europa e del ruolo della politica, e dei politici, in essa".

El País ha apprezzato il discorso del Presidente italiano sia nella forma che nei contenuti, che, sottolinea, spiegano "perché alle passate elezioni europee abbia sconfitto la dialettica populista del suo stesso Paese". Della forma ha apprezzato il "canto alla politica europea, con una combinazione di modernità, classicismo, umorismo ed erudizione", proprio nei giorni in cui i parlamentari euroscettici hanno dati vita a "incidenti in cerca di fotografia". Del contenuto ha ricordato che "pur non togliendo importanza alle questioni finanziarie, ha concentrato l'attenzione nel progetto europeo". Renzi non propone cambi bruschi di direzione né difende salti nel vuoto, ha ricordato l'importanza della crescita e che "il capitale più importante, quello che in ultima istanza bisogna servire, non è quello finanziario, ma quello umano".

La conclusione è un voto di fiducia a Renzi e uno sguardo di speranza al suo eventuale successo: "Il politico socialdemocratico, 39 anni, ha mostrato ambizione e determinazione, al raccogliere il guanto davanti alle prossime e urgenti sfide dell'Unione Europea, soprattutto essendo lui già impegnato nel suo stesso Paese, con una delle riforme più importanti della vita repubblicana italiana. Se Renzi riuscisse a far approvare il progetto di legge elettorale e di riforma del Senato, che al momento dispone degli stessi poteri della Camera dei Deputati per far cadere un Governo, l'Italia potrebbe iniziare un sentiero di stabilità politica sconosciuto da anni. In ogni caso, dall'Europa meridionale si è mostrato un cammino con valori storici e nuovi nell'UE. E, forse, un leader capace di percorrerlo".

E, aggiungiamo, l'indicazione di quel cammino arriva ancora una volta dall'Italia. Scusa, El País: dato che non lo dici, lo diciamo noi, che sappiamo che non esisterebbe Europa senza l'Italia e ce ne sentiamo, pertanto, doppiamente responsabili.