lunedì 22 settembre 2014

La Spagna sceglie una donna come capitano di Coppa Davis: Toni Nadal non apprezza

Una donna capitano della Spagna in Coppa Davis? L'idea non piace a Toni Nadal, zio e allenatore di Rafael, che ha manifestato la propria perplessità dopo che la Federazione Spagnola di Tennis ha annunciato che Gala León sarà il capitano provvisorio della squadra, dopo le dimissioni, irrevocabili, di Carlos Moyà. L'ex numero 1 del mondo, ha lasciato la guida della squadra in Coppa Davis dopo la sconfitta subita contro il Brasile nei playoff per la permanenza nel World Group. Lo scarso interesse dei migliori giocatori spagnoli di difendere i colori nazionali e l'impossibilità di convincerli a tornare in Coppa Davis, causa impegni dei loro calendari, hanno propiziato la sconfitta e le dimissioni di Carlos.

E la Federazione Spagnola ha sorpreso un po' tutti scegliendo Gala León per sostituirla. Ma dire che non sta tanto bene che una donna si occupi di una squadra maschile, non è politicamente corretto, così Toni Nadal si è limitato a manifestare la propria sorpresa: "Credo non sia mai successo che una squadra di Coppa Davis sia diretta da una donna e, evidentemente, non voglio essere malinterpretato perché non ho niente contro il fatto che una donna possa dirigere un giocatore, ci mancherebbe, ma ci sono anche difficoltà logistiche". Quali? Zio Nadal usa toni prudenti, ma spiega: "Quando sei in Coppa Davis, passi molto tempo negli spogliatoi, con poca roba addosso e non so, non smette di essere strano che una donna sia lì, in mezzo a loro, a dirigere la gara, anche se niente toglie che lo faccia molto bene". Una questione di abbigliamento e di spogliatoio, dunque? Toni Nadal dice di preferire "le cose più semplici possibili e mi risulta che, per la mia logica, sarebbe stato più normale che un uomo fosse il capitano".

La nomina di Gala León a capitano della squadra di Coppa Davis ha sorpreso tutti. 41enne, madrilena, Gala è un'ex tennista, neanche tra le migliori che la Spagna ha avuto nella sua stessa generazione (nessun torneo del Grande Slam né alcun torneo della WTA nel suo curriculum); magari avesse avuto una maggiore esperienza ai massimi livelli internazionali, come una Arantxa Sanchez o una Conchita Martinez le reazioni sarebbero state diverse. Ma Gala non ha un gran passato professionale. E la sua nomina sembra non sia stata discussa con i tennisti: "Rafael lo ha saputo da un giornalista ieri sera e mi immagino che non ne abbiano parlato neanche con Ferrer, Robredo, Verdasco, Feliciano o Bautista" dice Toni Nadal. E' la prima volta che non si cerca il consenso dei tennisti alla nomina del loro capitano: come si possono convincere Nadal, Verdasco o Ferrer a tornare a giocare nella Coppa Davis se non si annuncia loro il capitano e se il capitano non li conosce né ha esperienza nel tennis maschile o, quantomeno, ad alto livello? Mistero.

Toni Nadal ha già rivisto le proprie dichiarazioni, scusandosi per le possibili malinterpretazioni. Il prsidente della Federazione José Luis Escañuela ha già fatto sapere che non è detto che Gala si occupi della Coppa Davis nei prossimi mesi e che arrivi fino a luglio, quando la Spagna dovrà cercare di recuperare il proprio posto nel World Group. Escañuela ha già manifestato sorpresa perché le due volte che la Spagna ha vinto la Coppa delle Federazioni, l'omologa femminile della Coppa Davis, è stato con un capitano uomo e nessuno si è preoccupato degli effetti della sua presenza negli spogliatoi femminili.

La Spagna paritaria e progressista di nuovo alle prese con un machismo velato e con una nuova barriera da abbattere, stavolta in uno sport popolare come il tennis? Gala spiegherà il proprio punto di vista domani alle 12, a Siviglia.