domenica 30 novembre 2014

La carica dei politici belli in Spagna, il capitano è Pedro Sánchez

"La rinascita democratica della Spagna passa per il rinnovamento estetico dei suoi leaders" assicura La otra crónica di El Mundo, oggi, in un articolo semiserio, in cui analizza il sorprendente fascino estetico dei nuovi politici rampanti. Li capitana il 42enne Pedro Sánchez, il nuovo Segretario Generale del PSOE, che con il suo 1,90 attira subito lo sguardo e poi convince con volto e sorriso da modello (e anche la stampa italiana, quando lo ha presentato, in occasione della sua elezione e dei suoi incontri con Matteo Renzi, ha insistito più sulle sue qualità estetiche che su quelle politiche, ancora tutte da scoprire, in un PSOE con forte necessità di rinnovamento, non solo generazionale). Dietro di lui c'è il 28enne Alberto Garzón, il deputato più giovane del Parlamento, proveniente dalla galassia indignada e prossimo candidato alle primarie di Izquierda Unida, la sinistra radicale spagnola: un 28enne candidato a guidare il movimento più importante della sinistra alternativa! Il bel Garzón, che nelle interviste mostra idee chiare, critiche durissime al bipartitismo che ha retto la Spagna finora e nessun timore reverenziale per la Transición, è anche l'unico politico spagnolo con un Club di Fans omosessuali, su Facebook.

Secondo La otra crónica, il 'padre' di questa tendenza alla valorizzazione estetica dei politici è il 35enne catalano Albert Rivera. Nel 2006, quando ha presentato Ciutadans, il suo partito, con cui rivendica l'identità catalana, ma all'interno delle Spagna e in un'economia di mercato, il giovane leader si è fatto fotografare nudo, con le mani davanti alle parti intime, per dimostrare che era nato il partito in cui ci si poteva identificare. Rivera è da tempo molto vicino a UPyD, il partito centrista di Rosa Diez, e si parla sempre più spesso di una loro unificazione. Nell'UPyD milita il 49enne Toni Cantó, uno degli attori più belli degli anni 80 e 90 (ha lavorato anche in Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar, in cui interpretava un bellissimo travestito), prestato da qualche tempo alla politica. Toni è adesso il candidato di UPyD alla presidenza della Comunitat Valenciana, dopo aver vinto le primarie. Riuscirà a farsi eleggere viste le dichiarazioni controverse che ha rilasciato in questi anni e la perplessità che suscita l'idea di un attore come presidente?

Se contasse solo la bellezza, uno che non avrebbe problemi alle elezioni è Pedro Sánchez; ai tempi delle primarie contro il collega Eduardo Madina, l'esperta Erika San Clemente, citata da LOC, ha scritto di lui: "Pedro Sánchez è molto bello, anche se a volte appare stucchevole per troppo bello, ma lo è. Ha un'immagine che in televisione viene molto bene, anche se la telecamera lo sorprendesse mentre fa la siesta sul divano. E ha un sorriso che cattura. Si potrebbe quasi dire che, come con Zapatero, ogni volta che sorride riceve mille voti in più". Sarà sufficiente per convincere che il PSOE ha davvero voltato pagina ed è tornato a essere un partito di sinistra dopo i disastri economici dell'ultimo Zapatero e dopo le titubanze dell'era Rubalcaba? Lo scopriremo solo alle prossime elezioni (le prime sono le regionali del 2015).

Quello che è certo è che la sinistra sembra disporre di più leaders belli di quanti dispone la destra: oltre a Sánchez e a Garzón, c'è anche il leader che fa più paura all'establishment in questo momento, Pablo Iglesias, stella nascente della politica spagnola, grazie all'enorme forza di Podemos, nato dalla galassia protestataria degli indignados e in cerca di una sintesi tra rabbia e proposte di governo proprio in questi mesi. Il look di Iglesias non è rassicurante come quello di Sánchez: con la sua barba lunga e i capelli raccolti in una coda, il bel Pablo ha "un'aura da rock star" scrive La otra crónica; "lo si nota nelle groupies che lo sostengono nelle reti sociali, con tweets tipo 'Pablo Iglesias è più figo di ieri, prima dello scrutinio'". L'unico leader di destra che sembra poter rispondere ai belli di sinistra è Borja Samper, portavoce popolare del Parlamento Basco: a 38 anni, con perenne barba di pochi giorni e con sorriso affascinante, è uno dei pochi leaders conservatori in grado di restituire al PP un'anima rigorosa e coerente, estranea agli scandali di corruzione che lo stanno scuotendo e a cui Mariano Rajoy risponde con l'indifferenza vergognosa che dimostra di fronte a qualunque avvenimento spagnolo.

Secondo l'esperto di comunicazione Antoni Gutiérrez-Rubí, consultato da La otra crónica, “" bellezza è una cosa soggettiva, che non si può valutare, ma sì può contare considerando l'immagine. La persona che aspira a rappresentare gli altri deve curare il proprio aspetto. Un'immagine sana e pulita genera fiducia. Costa confidare in qualcuno con un'immagine trascurata. Alla lunga il fattore estetico gioca un ruolo importante, perché viviamo in una società più attenta all'immagine. Le doti atletiche e un corpo tonificato sono altri elementi di valutazione sociale. C'è uno spostamento verso l'estetica, sempre di più la forma è il contenuto".

Da elmundo.es, al link già citato, Pedro Sánchez, Alberto Garzón e Borja Samper.