domenica 23 novembre 2014

El Pais: il PSOE prepara un piano per gli ultra 40enni disoccupati

Non credete a chi dice che la Spagna è uscita dal tunnel della crisi economica. Il Governo di Madrid rilancia con soddisfazione le cifre della ripresa economica, siano la diminuzione della disoccupazione (grazie a contratti a tempo determinato e sottopagati) o l'aumento della produzione industriale, e gli elogi del Fondo Monetario Internazionale. Ma nelle strade spagnole la situazione non è molto cambiata: il turn over dei negozi continua a essere tumultuoso, la disoccupazione tra i giovanissimi e gli ultra 40enni continua a essere altissima, migliaia di famiglie vivono grazie alle pensioni dei nonni, nelle conversazioni e nelle idiosincrasie la crisi economica continua ad avere un peso rilevante.

Se il PP di Mariano Rajoy si dichiara soddisfatto dei risultati economici del Paese, il PSOE sembra preoccupato delle conseguenze sociali della crisi economica. Pedro Sánchez, il Segretario Generale 43enne, che deve far dimenticare il disastro economico dell'era Zapatero, sta lavorando al nuovo programma elettorale del partito, in vista delle elezioni del prossimo anno. Una delle misure stella sarà il piano di occupazione per i disoccupati di lunga durata con più di 45 anni. E finalmente qualcuno pensa agli ultra 40enni disoccupati. Perché, onestamente, si è un po' stufi di sentir parlare solo della disoccupazione giovanile, dei 30enni che non trovano lavoro, della fuga dei cervelli.

La disoccupazione colpisce duramente tutte le fasce d'età e non si parla mai dei lunedì al sole di chi deve mantenere la propria famiglia e vede la propria esperienza professionale svalutata dall'età. Il piano socialista si chiama La Garantía +45, "è di carattere statale e permetterebbe di finanziare 200mila contratti temporali in posti di lavoro adatti alle competenze e alle qualificazioni dei partecipanti" spiega El Pais "i beneficiati sarebbero i disoccupati di lunga durata, che hanno terminato le protezioni sociali e abbiano più di 45 anni. Il disegno comprende un contratto temporaneo di sei mesi di durata, part time, per l'80% della giornata, con un salario equivalente al 100% del salario minimo professionale. Il 20% viene completato con un piano personalizzato di ricollocamento, offerto attraverso i servizi pubblico".

Il costo del piano è di circa 1,3 miliardi di euro ed è previsto che sia competenza dello Stato e delle Comunidades Autonomas. Ma come si finanzierebbe un piano così ambizioso? Dal PSOE fanno sapere che "con un terzo dei tagli fiscali che il Governo farà ai redditi più alti nell'IRPEF e alle grandi società nell'Imposta delle Società e che si calcola intorno ai 3,8 miliardi di euro". Per il PSOE questo piano sarà prioritario, spiega ancora il quotidiano di Madrid, "perché è urgente riscattare immediatamente 200mila persone disoccupate. Si guarda in particolare a chi ha più di 55 anni e non ha né lavoro, né prestazioni sociali né pensione". E' tempo di guardare anche a questa fascia di lavoratori, la cui esperienza è preziosa e fondamentale se si cerca un'economia di qualità.