Oggi è sant'Antonio Abate, il santo che secondo la tradizione aiuta le ragazze a trovare marito. San Antonio encuéntrame un novio, Sant'Antonio trovami un fidanzato, recitano le donne in cerca di matrimonio. A Mijas, in provincia di Malaga, c'è un'antica tradizione secondo cui le donne nubili visitano la chiesa del santo cercando la sua benedizione e poi tirano una pietra alla sua statua. Se colpiscono i genitali, troveranno marito entro l'anno, altrimenti, pazienza sarai più fortunata il prossimo anno.
Questa tradizione mi ha fatto venire in mente una bella intervista ad Ana Obregón, attrice, sceneggiatrice, produttrice e soprattutto famosa per essere Ana Obregón, fattale da Jesús Quintero, uno dei giornalisti spagnoli che più apprezzo, in Ratoncitos coloraos, uno dei più bei programmi di informazione della tv iberica (un po' su TVE, un po' su Canal Sur): luci molto soffuse, un bicchiere di vino, un tavolo illuminato, Jesús dallo sguardo profondo e dai lunghi silenzi che mette in imbarazzo l'interlocutore, costretto così a parlare e a raccontarsi per riempire quei vuoti. Da lui sono passati Arturo Pérez Reverte e Antonio Banderas, Felipe González e Pasión Vega e tutti hanno lasciato conversazioni affascinanti.
Ricordo che Ana Obregón, allora single, fece un riferimento a San Antonio encuéntame un novio, e poi arricchì la sua preghiera con suppliche ad altri santi, piuttosto diffuse tra le ragazze, descrivendo il suo uomo ideale. Qualunque ragazza in cerca di marito può prendere spunto:
San Antonio, encuéntrame un novio,
San Gabriel que me sea fiel,
San Erasmo, que me lleve al orgasmo,
Santa Carlota, que la tenga grandota,
San Hilario, que me dé su salario,
y a la Virgen de Logroño que me coma…
traduzione:
San Antonio, trovami un fidanzato
SAn Gabriele, che mi sia fedele
San Erasmo, che mi dia l'orgasmo
Santa Carlotta, che ce l'abbia grandicello
San Ilario, che mi dia il suo stipendio
E alla Vergine di Logroño, che mi mangi... (qui ci va un termine piuttosto volgare per il clitoride)
Questa tradizione mi ha fatto venire in mente una bella intervista ad Ana Obregón, attrice, sceneggiatrice, produttrice e soprattutto famosa per essere Ana Obregón, fattale da Jesús Quintero, uno dei giornalisti spagnoli che più apprezzo, in Ratoncitos coloraos, uno dei più bei programmi di informazione della tv iberica (un po' su TVE, un po' su Canal Sur): luci molto soffuse, un bicchiere di vino, un tavolo illuminato, Jesús dallo sguardo profondo e dai lunghi silenzi che mette in imbarazzo l'interlocutore, costretto così a parlare e a raccontarsi per riempire quei vuoti. Da lui sono passati Arturo Pérez Reverte e Antonio Banderas, Felipe González e Pasión Vega e tutti hanno lasciato conversazioni affascinanti.
Ricordo che Ana Obregón, allora single, fece un riferimento a San Antonio encuéntame un novio, e poi arricchì la sua preghiera con suppliche ad altri santi, piuttosto diffuse tra le ragazze, descrivendo il suo uomo ideale. Qualunque ragazza in cerca di marito può prendere spunto:
San Antonio, encuéntrame un novio,
San Gabriel que me sea fiel,
San Erasmo, que me lleve al orgasmo,
Santa Carlota, que la tenga grandota,
San Hilario, que me dé su salario,
y a la Virgen de Logroño que me coma…
traduzione:
San Antonio, trovami un fidanzato
SAn Gabriele, che mi sia fedele
San Erasmo, che mi dia l'orgasmo
Santa Carlotta, che ce l'abbia grandicello
San Ilario, che mi dia il suo stipendio
E alla Vergine di Logroño, che mi mangi... (qui ci va un termine piuttosto volgare per il clitoride)