lunedì 1 dicembre 2008

L'Italia, primo Paese non ispanico ospite alla Feria del Libro di Guadalajara

Due giorni di Feria del Libro di Guadalajara e l'Italia, il primo Paese non ispanico ospite della Fiera editoriale in lingua spagnola più importante del mondo, può già sorridere. Dei 300mila pesos di vendite di libri registrati, 125mila sono stati spesi nel padiglione italiano. Quasi la metà.
E' che il nostro Paese ha fatto le cose seriamente e si è presentato all'appuntamento dello Stato messicano di Jalisco con un calendario di eventi e di attività che offrono il meglio della nostra cultura: "Abbiamo riunito una comitiva di artisti e intellettuali di primo livello che neanche nel nostro Paese si sono mai visti insieme" ha commentato ai media messicani il sottosegretario alla Cultural Francesco Giro. Per avvicinare i visitatori alla cultura italiana, è stata preparata un'antologia di 71 autori che viene distribuita gratuitamente negli spazi della Feria. Una scelta intelligente che sta convincendo media e pubblico.
L'Italia occupa 1500 mq, in un padiglione che porta il suo nome. Nella parte più interna del Pabellón c'è un Café Literario, in cui si svilupperanno le principali attività previste dal programma culturale; nel Circolo degli Editori ci saranno invece gli incontri tra gli editori italiani e latinoamericani; lo spazio multimediale ospiterà proiezioni e presentazioni interattive dei più importanti prodotti multimediali made in Italy. Tutt'intorno, guidati da un tappeto che porta i simboli delle diverse sezioni in cui si articola il padiglione, i visitatori potranno trovare un'ampia selezione della letteratura italiana, con oltre 3mila titoli, in italiano e in spagnolo, di opere della narrativa classica e giovanile, di poesia, arte, moda, architettura, fotografia e di saggi di autori italiani. Oltre ai libri il padiglione offrirà "una vetrina che evocherà l'Italia dei geni, un Paese moderno che ha dato al mondo prodotti unici, espressioni di un patrimonio fatto di storia, conoscenza, arte e creatività, ma anche, e soprattutto, tecnologia di qualità, innovazione e spirito imprenditoriale", come raccontano nel web messicano.
Ma la presenza dell'Italia a Guadalajara non si limita alla sola Feria. Mostre ed esposizioni si sono impossessate della città tapatia, dandole un'idea della italianidad contemporanea, con forti radici in uno dei passati più affascinanti della storia europea. Al Museo Regional è esposta la Madonna della Pera di Paolo Veneziano, una delle massime espressioni della pittura veneziana del XIV secolo, uscita dall'Italia solo in tre altre occasioni; Guadalajara è la sua prima volta fuori dall'Europa. Curata da Tullio Kezich e Vittorio Boarini, Fellini Oniricon, sempre al Museo Regional, raccoglie cento disegni di Federico Fellini, che illustrano sogni e incubi del regista romagnolo. Los Antonelli de Gatteo permette di riscoprire il genio degli autori delle mura di Cartagena de Indias, delle fortezze di L'Avana e delle opere per la navigabilità del Tago e del Guadalquivir. Al Centro Cultural Casa Vallarta Tina Modotti, Arte Vita Libertà illustra la vita della celebre fotografa italiana attraverso poesie, foto, disegni, lettere, dal film interpretato a Hollywood negli anni 20 al Messico postrivoluzionario. Italidea presenta le eccellenze italiane in tecnologia e meccanica, nautica e moda, enograstronomia e design, si trova nell'Instituto Cultural Cabañas ed offre una grande "opportunità per scoprire le radici storiche dell'ingegno, la creatività e le Iniziative dell'Italia contemporanea". Tra le tante che ancora illustrano ai messicani la cultura italiana, ce n'è una che piacerà soprattutto a noi piemontesi: si trova nella Plaza Galerías, il suo titolo è Piemonte Torino Design e presenta gli oggetti di design realizzati in Piemonte negli ultimi 10 anni. Un posto di rilievo è occupato da oggetti cult a livello mondiale progettati in Piemonte, dalla Moka Bialetti agli zaini Invicta, dal cappello Borsalino alle biro Aurora, dalle Superga agli occhiali Persol.