sabato 11 maggio 2013

La madrina al matrimonio spagnolo: il protocollo della mantilla e dei colori. Gli esempi celebri

Avete mai sentito parlare della temporada BBC? No, la televisione inglese non c'entra niente: la temporada BBC è la stagione di bautizos-bodas-comuniones (battesimi-matrimoni-comunioni), coincide quasi sempre con la primavera, aprile e maggio, in particolare, e inizia ad agitare i sonni delle signore spagnole (mai dei signori!) già dall'inizio dell'anno.
Siviglia è una delle città in cui la stagione BBC assume una seria importanza sociale. Se vi muovete nelle vie che dalla Cattedrale e dalla calle Sierpes salgono verso il Salvador, è tutto un brulicare di negozi per abiti da cerimonie, vestiti da spose (anche sposi, ma la prevalenza femminile è evidente) e da comunione in primis.
A Siviglia ho scoperto che le figure più importanti dei matrimoni, oltre agli sposi, ovviamente, non sono i testimoni, ma il padrino e la madrina, cioè, in genere, il padre della sposa e la madre dello sposo o, in loro assenza, la figura familiare più simile o l'amica/o più cara/o de toda la vida. Sono loro che si fanno carico che tutto funzioni alla perfezione durante la cerimonia e nel banchetto successivo: che i paggetti e le damigelle stiano al loro posto, che gli anelli siano a portata di mano, che gli invitati siano soddisfatti, che gli sposi non abbiano altro pensiero che ser felices y comer perdices (essere felici e mangiare pernici, che è la frase spagnola per e vissero felici e contenti, con cui si concludono le fiabe).
La madrina è una sorta di viceprotagonista del matrimonio. Questo l'ho scoperto leggendo Hola e trovandomi sempre questa madre dello sposo in primo piano, chiamata sempre madrina. Ma me l'ha confermato Siviglia, dove esiste tutto un protocollo per le madrine, ben noto alle signore che conversano su BBC, e dove nei soliti negozi per cerimonie ci sono immancabilmente le sezioni riservate alle madrine. E sono vestiti così belli, eleganti e raffinati che viene da pensare che non si può morire senza essere state per una volta madrine in una boda sevillana.
La cosa interessante è il protocollo che accompagna il ruolo. Essere madrina di un matrimonio non è cosa che si possa affrontare alla leggera: ci vuole molta consapevolezza e molto equilibrio. La prima consapevolezza è psicologica: la protagonista del matrimonio è la sposa, che deve festeggiare la giornata senza un pensiero (quelli li deve avere la madrina) e senza essere messa in ombra dagli outfits della sua seconda. Insomma, una Pippa Middleton va bene in Inghilterra (e forse neanche lì), non in Spagna. Stabilito e chiarito questo, la madrina ha tutta un'etichetta da dover soddisfare.
Il suo primo problema, al momento della scelta del look, è: vestito lungo o corto? In genere questo viene stabilito dalla solennità della cerimonia, ma la tradizione vuole che la madrina vesta un abito lungo, sia la cerimonia di giorno o di sera (però su questo punto non tutti sono d'accordo, c'è chi dice che nei matrimoni meno solenni, la madrina deve andare de corto). E a questo punto c'è l'altro dilemma: la madrina indossa la mantilla o il tocado? La mantilla è un pizzo prezioso che si indossa tradizionalmente sulla peineta: la tradizione la riserva oggi solo ai matrimoni, alla Settimana Santa e alle corride (qui, per sapere come si indossa in Semana Santa); il tocado è una specie di cappellino, ma a volte anche un semplice ornamento di tulle e fiori tra i capelli.
La risposta degli esperti è facile. Se la madrina indossa un abito lungo e il matrimonio viene celebrato di mattina, allora ci vuole la mantilla, che dev'essere nera in caso di cerimonia religiosa; se il matrimonio è serale, meglio il tocado. Se la madrina veste un abito corto, allora può usare una pamela, un cappello a tesa ampia, di giorno, invece usa un sombrero, un cappello a tesa stretta, o un tocado in un matrimonio serale.
Tutto chiaro? Ci sono ovviamente famose eccezioni e, guarda caso, le hanno fatte alcune delle madrine più celebri e più belle degli ultimi anni. Carmen Ordóñez è stata madrina delle nozze di suo figlio Francisco con Eugenia, la figlia della Duchessa d'Alba, indossando un vestito blu lungo con mantilla blu; una cosa che non s'era mai vista, perché la mantilla dev'essere nera (in genere per le donne sposate, se non si tratta di cerimonie religiose) o bianca (per le donne nubili), al limite si riconosce l'uso del color avorio, ma blu è stata un'invenzione della celebre Carmina, una delle donne più osservate e più popolari (e più belle) del suo tempo, e probabilmente anche per questo la sua libertà dal protocollo è stata perdonata ed è entrata addirittura negli annali (la consuocera era, del resto, la Duchessa d'Alba, un'altra che del protocollo si prende solo quello che le serve e il resto lo manda gentilmente a farsi benedire). Ancora Carmen Ordóñez, al matrimonio del figlio Cayetano con Blanca Romero, celebrato di mattina, si è presentata sempre bellissima, in lungo, ma con un tocado e senza la richiesta mantilla, anche in quel caso è stata perdonata per l'effetto "elegante e vistoso" della sua scelta. Rimaniamo in Casa de Alba per un'altra madrina entrata negli annali, anche se non ha rispettato alla lettera il protocollo: Carmen Tello è stata la madrina del terzo matrimonio della Duchessa d'Alba, celebrato a ottobre 2011, con un fantastico vestito lungo rosso Valentino di Victorio y Lucchino impreziosito da una mantilla; peccato che era bianca, e avrebbe dovuto essere nera, all'essere la cerimonia religiosa e all'essere Carmen una signora sposata. Ma, onestamente, non ricordo madrine così eleganti e belle, così sivigliane per bellezza e fierezza del portamento, per cui, la luminosa mantilla bianca, era perfetta (e buona parte degli esperti concorda).
Chi ha rispettato alla lettera il protocollo è stata la regina Sofia, madrina del matrimonio del principe Felipe e di Letizia Ortiz con un vestito verde lime lungo e una mantilla nera; qualche purista storce il naso per il lungo di mattina, ma Sofia non è stata l'unica a utilizzarlo e, se non è solenne il matrimonio del Principe delle Asturie, spiegatemi quale matrimonio può esserlo in Spagna! Il risultato del look della regina, alle nozze dell'Almudena, è stato tra i più impeccabili degli ultimi anni.
Si discute anche di colori: qual è il più adatto, per non mettere in ombra la sposa? Esclusi per ovvie ragioni il bianco, e le sue sfumature, e il nero, ci si può sbizzarrire, anche se il protocollo consiglia i pastello di giorno e i colori delle pietre preziose (verde smeraldo, rosso rubino, blu zaffiro, ecc) di sera, però non è una regola strettamente osservata (Carmina e Carmen, madrine di matrimoni di giorno, docent). Rimangono gli accessori e si consiglia, anche in questo caso, sobrietà: per cui pochette o borsette, guanti e scarpe piuttosto  in tinta; i tacchi adeguati e un make-up naturale, che sottolinei il fascino, senza distrarre da quello della sposa.
Essere madrina, insomma, non è facile: è una mescola di savoir fair, eleganza, equilibrio e protocollo che richiede anche una certa sicurezza in se stesse. 
Le collezioni per le madrine iniziano ad apparire nei negozi poco prima della primavera, quando ci si prepara alla temporada BBC. Una delle mie stiliste predilette è Vicky Martin Berrocal; la sua ultima collezione ha linee molto pulite e sobrie e gioca con i drappeggi e con volants discreti: la sposa non viene messa in ombra, ma la madrina fa un figurone; al fondo di questa galleria fotogafica, ci sono due vestiti dell'attuale collezione (potete vederla tutta nel suo sito web, nella sezione Colecciones), mentre il vestito su sfondo grigio è un'anticipazione della prossima collezione, che ha regalato su Twitter. L'ho detto: non si può morire senza essere state madrinas in una boda sevillana.

Carmen Ordóñez, madrina ai matrimoni dei figli Francisco (sin) e Cayetano (des)
Carmen Tello (sin) e la regina Sofia (des)
Alcuni vestiti per madrine della collezione 2012-2013 di Vicky Martin Berrocal
Un vestito della collezione 2014 di Vicky Martin Berrocal